Ieri ho giocato a: "Ventiquattrore ludica in salsa crucca!"

Ecco a voi il resoconto di una fantastica giornata di giochi in terra germanica ad opera di due intrepidi pelleverde (ma si, chiamiamoli pure "eroi"). Per ben 24 ore consecutive al tavolo si sono sfidati a ben 12 titoli differenti ad in questo articolo scoprirete ogni aneddoto, sfottò o curiosità di questa spassosissima impresa.

Non mancheranno spunti relativi ai giochi "messi in tavola", il tutto condito da foto ed impressioni personali. Insomma: correte a leggere e commentare.

Ho giocato a...
Tana dei Goblin

[NDR - Questo articolo e' stato erroneamente cancellato (ben due volte!) insieme a tutti i suoi commenti. Grazie alla pazienza del suo autore ve lo riproponiamo perchè assolutamente degno di interesse!]

 

È da poco passata l'una, a Colonia. È un venerdi sera e fino a qualche minuto prima un gruppo di ragazzi entusiasti ha vissuto emozioni al ritmo delle canzoni di Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè, venuti qui ad aprire il loro tour europeo.

Non è una notta fredda e tempestosa e nessuno zombie assetato di sangue mira alla vita dei ragazzi sulla via del ritorno (ahò mi spiace, clichè bruciati!), ma ancora l'energia non s'è spenta e tra una risata e l'altra inizia un discorso fatto di: "Ma che andiamo già a dormire? Ma dai, ma che vecchi che siamo!" - "Beh si, io sono vecchio dal '56, che non te n'eri accorta?" - "Seee, ma che vecchi e vecchi, è che n'altro po' e sono 24 ore che sto sveglio e oggi il grande capo mi ha massacrato in ufficio, abbbelliii" - "Ma zitto và, ma sai quante sono 24 ore? Ma facciamo mattina da me piuttosto" - "Ehhh... fossimo stati in 6 sarebbe stata la volta buona per <<taaa tatatatataaa tatatatataaa taaa taaa (musichetta del Trono di Spade, mimata con tono epico e crescente, petto gonfio e proposta di matrimonio per Daenerys già pronta!)>> - "Dai, che se una partita dura quanto una stagione, allora si che vedi cosa sono 24 ore" - "24 ore di Trono, mmm, ma sai che..." - "24 ore con 'anche' il Trono, eh già!"

FaccettaConL'occhioSornionePerMe + FaccettaConL'occhioSornionePerLui = Challenge accepted!

Nasce così l'idea di tentare l'impresa, di guardare verso l'infinito e oltre, di vedere cose che voi umani, combattendo al fianco di quel bestione di Oriali... insomma, se è tempo di morire, che sia attorno a un tavolo, dopo una "Ventiquattroredigiochi": la Spiel Maratonen!

A partorirla, organizzarla e prepararla saremo io (Aibindrye) ed Emanuele "LelePikachu" (da qualche settimana anche lui iscritto qui in Tana) coadiuvati da Clizi@ (la dolce metà di Ema). Spargiamo la voce a mò di novelli Mazzini e Crispi, tra gli amici carbonari che pensiamo possano essere interessi, ma le adesioni latitano. Sconcertati? Affranti? Delusi? Vinti? Macchè! Non sanno quello che si perdono! Tzè! La nostra voglia di un'abbuffata di giochi è troppo grande per fermarci!

Giovedi 2 Ottobre - Dusseldorf

Ore 18:00 Fuga dall'ufficio. 

Ore 20:00 Pronto il megavaligione da vacanza mensile oltreoceano, pieno di giochi. 

Ore 20:45 "Aò aprite che c'ho fameee!" Eh si, perchè altro che Robinson a spasso sull'isola a cercar cibo, noi qua ci rifocilliamo per bene prima di iniziare la nostra, di avventura. Clizi@ prepara delle pizze bbone, ma bboooneee oooh, che infatti non facciamo in tempo a fotografarle che sono già finite! Vabbè sono certo che vi fidiate della mia parola...

Ore 21.40 Che la maratona abbia inizio!

Primo gioco: 6 NIMMT

Giocatori (3): Ivano - Ema - Cli
Partite: 2

Veniamo avvisati da una coppia di amici della loro intenzione di passare a trovarci, attirati dalla nostra folle idea (sulla quale forse nutrivano dei dubbi e volevano accertarsi di avere dei veri matti tra i loro conoscenti) e quindi accantoniamo l'idea di un esordio targato Spellen Splotter (Bus) per ingannare l'attesa con una new entry al tavolo: 6 nimmt!

Sono l'unico a non averci mai giocato (nonostante lo abbia fatto conoscere ai miei due sfidanti, su BGA), ma data la semplicità del titolo non mi ci vuole molto a capirne le regole e -pronti, via- ci spariamo due partite in fila. Nella prima riesco a non prendere mai più di un paio di penalità per turno e finisco quasi con un punteggio che all'Empoli ne basterà la metà per salvarsi quest'anno (vabbè l'ultimo turno non conta dai, era finita)! Cli invece è prossima ad aprirsi un ranch in Nevada tante sono le bestiole che colleziona (Punteggio: Io 18; Ema 8; Cli -5).

Seconda partita in cui non faccio sconti a nessuno: prendo 20 punti a giro. Lo confesso, il mio obiettivo era rilevare il ranch di Cli, ma non c'è niente da fare, è lei la vera cowgirl e in una mano raccoglie anche le mucche dalla scatola di Homesteaders (non sia mai e s'offendono eh!). Fenomeno vero! Partita finita e vittoria che va ad Ema (Punteggio: Ema 21; Io 13; Cli -19).

Il gioco in pillole: E' piaciuto a tutti (alla prima sfida "vera" e dal vivo), sicuramente un ottimo filler che, complici le regole semplicissime e la piccola dose di bluff che consente, regala momenti spassosi ed è proponibile ad ogni tipologia di giocatori. Voto 7. Promosso. E nel frattempo arrivano Jenny e Peppe...

Secondo gioco: RAILWAYS OF THE WORLD

Giocatori (5 diventati 3): Ivano - Ema - Cli - Peppe - Jenny
Partite: 1
Orario di inizio: 23.20

I nostri amici sono niubbi con la doppia B maiuscola! L'unica partita in cui si sono lasciati coinvolgere è stata a Citadels, pochi giorni prima (tra l'altro molto ben giocata). Ci fa piacere la loro presenza al tavolo e ci impegniamo a scegliere il più semplice dei giochi che avevamo in scaletta, per 5: già testato scientificamente su altre cavie niubbe con successo, non possiamo che proporre Railways of the World! 

Spiegazione un po' macchinosa (e faccia di Jenny da: domani devo ricordarmi di togliergli il saluto) e si parte. Io che ho un barone che premia le tratte da e per Chicago scelgo la via dell'Ovest (rischiosissima), Ema e Peppe si scontrano dalle parti di New York, Cli mette giù tratte come non ci fosse un domani e Jenny... ehi... Jenny!?! Dopo aver tentato di consegnare un cubetto attraverso monti, laghi, fiumi, portali intergalattici senza uno straccio di tratta messa giù, alla nostra domanda se non fosse troppo in difficoltà per continuare, riprende vita posizionandosi con un balzo felino sul divano a leggere un libro che appare da non so dove 

Restiamo in 4. Partita tiratissima che mi vede prendere il largo, circa a metà, giusto un attimo prima del mio suicidio: la costruzione del Western Link! Mi ipoteco la casa, mezza scatola di Indonesia e 8 miniature di Star Wars Epic Duels per metter giù quel collegamento che si rivelerà semplicemente i-n-u-t-i-l-e!! Ema sogghigna e porta la sua locomotiva al livello 8 in poco tempo, Cli intanto ricopre di verde (il suo colore) il sud-est della mappa e Peppe... ehi Peppe!?! Peppe, forse sconcertato dal vedermi dilapidare una fortuna, forse intristito dal non poter essere gli indiani ed attaccare tutti quei bei trenini o forse... boh... decide che è ora di tornare a casa con Jenny 

Restiamo in 3. Ancora un'ora di gioco che vede Ema recuperarmi decine di punti a turno grazie ad un'ottima strategia tarata sulla potentissima locomotiva che si è costruito, bloccandomi la consegna a Chicago (fonte primaria di ricchezze per me), visto che la regola del Western Link che consente di pescare due cubetti su Chicago ad ogni consegna da Ovest lo avvantaggia troppo e quindi io smetto di far viaggiare quei dannati cubetti rossi fino a far "chiudere", addirittura, la città. Sono dietro di 8 punti alla chiusura della 16esima città. A parità di bond recupero però 6 punti soddisfacendo la condizione della mia Baron Card (lui no). Non bastano. (Punteggio: Ema 101; Io 98; Cli 66).

Che gran gioco!! Non restiamo mai delusi ed ogni volta ne rigiocheremmo un'altra subito, per provare quella strategia nuova, che forse, ma sai, sono sicuro che... Voto 8.5.

Terzo gioco: BUS

Giocatori (3): Ivano - Ema - Cli
Partite: 1
Orario di inizio: 03.24

Ed ecco finalmente l'ora del gioco che forse più di tutti avevo voglia di giocare. L'orario è proprio quello giusto per approcciare un titolo così corposo! Tzè! Sarà una partita epica, lo so.

Avendolo provato già in settimana, ricordiamo tutti le regole e partiamo decisi verso la strategia che ci è frullata in testa in questi giorni, dopo la prima partita (giocata ovviamente malissimo). Punteggi come sempre strettissimi e cubetti che vanno via troppo velocemente, dannazione (ricordiamo che sono contati, per tutta la partita ed una volta finiti quelli ti attacc... ehm... non avrai più "lavoratori" da piazzare e dovrai guardar giocare gli altri)! Stavolta porto subito il mio bus al terzo livello e cerco di costruire strade lontano dagli altri due, pur controllandoli con la disposizione degli edifici. Io ed Ema, come al solito, ci guardiamo a vista e disturbiamo a vicenda, così la "ranchera" Cli a due turni dal termine sente già odore di vittoria. Spazza via Ema con una tattica aggressiva e si aggiudica il primo "Vrooom" del turno finale che le consentirà di togliere " proprio quel passeggero" che sarebbe servito a me, per trasportarlo dove desidera. Grrrr! E che le vuoi dì... dopo quella pizza che ha fatto che le vuoi dì? Brava! Sei la migliore! Clap Clap! E pensare che eravamo pronti per sfidare Agzaroth a 'sto giro (e invece tutte le quote online lo darebbero vincente contro di noi già DURANTE il set-up! Sic!).

(Punteggio: Nic: 11; Io 10; Ema 7).

Al momento, assieme a Lewis & Clark, il gioco che vorrei giocare sempre! Per me, voto 9: un pick-and-delivery come non se ne trovano in giro; meccaniche di piazzamento, come accennavo prima, a lavoratori "contati", l'idea di "fermare il tempo" divertente e geniale ed in più rapido e senza (troppi) tempi morti, quantomeno in tre. Stra-promosso.
1. Fase di studio del gioco; 2. Agz non ci fai paura! 3. Siamo due pippe
1. Fase di studio del gioco; 2. Agz non ci fai paura! 3. Siamo due pippe

Quarto gioco: HOMESTEADERS

Giocatori (3): Ivano - Ema - Cli
Partite: 1
Orario di inizio: 04.56

Alla seicentoventimilionesima tazza di caffè siamo pronti ad affrontare anche una maratona di film yemeniti sottotitolati in tzigiko, ma volendo tener fede all'impegno preso (con i nostri zero-followers) decidiamo di continuare la maratona. È il turno di Homesteaders, uno dei nostri giochi preferiti.

Ecco, questo è un gioco che, per quanto mi piaccia, ho fatto davvero fatica ad imparare a giocare bene. Ed ogni volta mi ha lasciato la voglia di rigiocare e migliorarmi. Ed ancora adesso ne farei a decine di partite di seguito. Per chi non lo conoscesse (ma davvero c'è qualcuno che ancora non lo conosce? Ma che daaveeeeero?): lo scopo del gioco è di "costruire" il proprio ranch aggiudicandosi (tramite asta ad inizio turno) la concessione edilizia per tirar su degli edifici. La particolarità è che, durante i 10 turni di gioco previsti, si succederanno 3 ere diverse (Settlement, Town, City) e gli edifici diventeranno via via non più disponibili a seconda della (nuova) era sopraggiunta. Ovviamente ogni edificio costruito (pagando determinate risorse) frutterà delle rendite (ad inizio turno e/o a fine partita) e porterà in dote dei punti vittoria. That's it. C'è di tutto un po' dentro a questo gioco, che dura un'ora o poco più in tre e ha zero tempi morti. Come dicevate? La partita? Ah, la nostra partita, si, giusto, quasi dimenticavo...

Io parto maluccio, perdo subito un'asta e costruisco edifici poco redditizi nei primi turni, Ema inizia a metterne giù un paio che gli garantiscono punti vittoria ad ogni giro mentre Cli sta ancora scorrazzando i passeggeri in città col Bus degli amici Splotter! Aò svegliaaa! La partita scorre senza grosse bastardate, si cerca di avere sempre un piano B a disposizione, per non trovarsi ad arare i campi con le forchette insomma, ma poi si arriva alla fine: Il decimo turno. L'ultima asta! (TAA-DAAAM vabbè dai... un po' di immaginazione e sentirete il motivetto anche voi).

È un bagno di sangue! Giocando in 3 ci sono solo due "lotti" disponibili e, particolarità dell'asta, se cambi idea e ti sposti, non puoi ritornare a rilanciare sul lotto lasciato. Io parto con un bel vantaggio: un mio edificio mi consente di vincere l'asta "pareggiando" l'offerta anzichè rilanciarla (e solo scrivendo di quei momenti rivedo la goccia di sudore di Ema e la mano sul grilletto pronta al duello, in caso di affronto e asta vinta ai suoi danni). Io scelgo il primo lotto, Ema il secondo, Cli... il secondo anche lei! Lentissimissimamente le offerte si susseguono, poi all'improvviso, mossa da pietà verso Ema, forse, Cli si butta sul mio lotto! Riparte la lenta agonia, arriviamo quasi al massimo consentito e sono io a cambiare lotto stavolta. Più che sul grilletto la mano di Ema è quasi al mio collo, ma sgattaiolo dietro le spalle di Django e porto a termine l'asta vincendola (mi costerà ben 3 debiti che dovrò ripagare, pena la perdita di punti vittoria).

Conteggio finale: Ema tira via dal suo schermo un giubileo di punti già conquistati, io circa un terzo, ma i miei edifici (soprattutto quelli costruiti nell'ultima era) ne portano in dote tantissimi e grazie all'oro rubat... ehm conservato nelle mie riserve ripago i debiti al centesimo. (Punteggio: Io: 52; Ema: 50; Cli: 34). WOW!

Nulla da aggiungere: gran bel gioco. Per noi, voto 8 confermato.

A sorpresa (ma non troppo), Cli ci abbandona, facendosi lasciare dal Bus direttamente sul letto (ne avremo notizie solo qualche ora dopo... credo... forse... mmm... boh...).

Quinto gioco: KONIG VON SIAM

Giocatori (2): Ivano - Ema
Partite: 2
Orario di inizio: 06.30

Ma, ci chiediamo, non dovrebbe iniziare ad albeggiare? Guardiamo speranzosi il cielo che ci ritorna però, ancora, l'oscurità della notte. Anelavamo un raggio di sole per convincerci che non ci fosse bisogno di riposo, ma anzi fossimo in forze per giocare un'intera, nuova giornata! Sarà Konig Von Siam a farci superare le ore più difficili, con una doppia sfida all'insegna dell'equilibrio (una vittoria a testa) che potremmo riassumere così: io ero i gialli, ma governavo i rossi, laddove tu con i tuoi blu spostavi i gialli, controllando i rossi, di mia proprietà, con cui attaccavo i tuoi gialli che difendevano i miei blu per portare in trionfo i nostri amati colori britannici!

Chiaro no? Quant'è vero che non abbiamo maledetto il giorno in cui c'è venuta la "geniale" idea, tirando su con forza le palpebre e attorcigliandoci la lingua per leggere le province che venivano conteggiate di volta in volta!

Gioco bellissimo, ad ogni modo, anche vissuto nella fase REM e con il tizio sulla cover che per quanto ne sappiamo avrebbe potuto essere il maestro Miyagi. Voto 8.

Sesto gioco: BRUXELLES 1893

Giocatori (2): Ivano - Ema
Partite: 1
Orario di inizio: 07.39

C'è! Il sole! Il sole c'è! Lo vediamo! Siamo vivi! Siamo matti, stanchi, assonnati ma contenti e pronti per mettere in tavola un altro gioco scoperto di recente (a proposito, ancora grazie Rozzilla) e che ci sta piacendo sempre di più: Bruxelles 1893. Graficamente molto originale e, anche per questo motivo, molto apprezzato (quantomeno da me, Ema sta ancora ricontando all'indietro le pecorelle che volevano indurlo al sonno più profondo e non si esprime), è un gioco di piazzamento che consente un ventaglio di scelte strategiche molto ampio ad ogni turno e che in 4/5 persone deve essere un festival di "ca**immate" (come si dice dalle mie parti  )! In due si riesce a mettersi i bastoni tra le ruote grazie alla regola ad hoc degli assistenti "neutri", che in pochi giri riescono a diventare i più odiati di tutto il Belgio, mi dicono, ed ancora oggi nei bar più malfamati di Bruxelles c'è qualcuno che chiede informazioni sul loro conto...

Partenza lanciata per Ema che edifica per primo e vende di più le proprie opere, mentre io mi assicuro il simpatico personaggio che porta in dote 5 punti ogni volta che viene attivato e baso la mia strategia su due aspetti: il livello del mio architetto sulla plancia e il moltiplicatore di punti relativo alle opere possedute a fine partita (e ne avrò in quantità tale da rubare visitatori al Louvre!). Questo mi fa essere piuttosto sereno nonostante i tanti punti di vantaggio di Ema durante la partita, al conteggio finale infatti sarà trionfo!! (Punteggio: Io: 76, Ema: 54). Deve essere stato questo il momento in cui Ema s'è pentito di avermi invitato a casa sua, mi sa. Eh si che non potevo lasciar correre la disfatta, di uguali se non maggiori proporzioni, che mi aveva inflitto all'ultimo confronto in terra belga! Tzè!

Questo è un gioco che ci pentiamo di aver scoperto così tardi (comprato ad Essen l'anno scorso) per quanto ci piaccia giocarlo: rapido (dando per scontato che non ci si giochi dopo 24 ore da svegli), divertente, interattivo, strategico e dagli esiti sempre incerti viste le numerose possibilità di fare punti. Voto 8 anche per lui.

Settimo gioco: NUGGETS (aka Armadora)

Giocatori (2): Ivano - Ema
Partite: 2
Orario di inizio: 09.20

Potevano mai mancare dei giappo-giochi nella mia borsa? Certo che no, che domande (peccato non aver potuto tirar fuori Liar Kingdom, che avrei altrimenti commosso quei gran teneroni di AleK, Morg e Sava che ci hanno lasciato il... cuore a questo gioco) e allora, per due, la scelta deve ricadere tra Alley Thieves (mio favorito, ma vattelo a leggere il regolamento in inglese, una mattina in cui avresti difficoltà a rispondere persino alla domanda: "La Bellucci ci sta, tu ci stai?") e Nuggets (vincitore scontato, potendo contare sulla traduzione del regolamento in italiano della sua versione europea: Armadora), laddove il secondo la spunta dopo un interminabile conciliabolo di questo tipo: "Oh, Nuggets?" - "Nuggets!".

Nonostante le tesserine plastificate me lo farebbero, da sole, preferire ad un Puerto Rico autografato da Seyfarth col sangue del bisnonno colono (e diciamo "colono"), lo scetticismo si insinua alla vista di un gioco forse troppo semplice. Errore! Questo gioco (e credo anche la sua versione europea, certo sfido io ad essere ugualmente adorabile come design e materiali, ma vabbè) è un gioiellino! Pronti, via e ci ricorda Quoridor (che ci garba assai), in pratica funziona così: nel setup si distribuiscono sulla griglia delle pepite con un valore compreso tra 4 e 8 e al proprio turno si può: 1) o piazzare due legnetti, che chiudono due lati del quadrato in griglia 2) o una delle tessere in proprio possesso (se ne hanno una ventina, con valori da 1 a 5), coperta. Alla fine della partita si assegnerà ogni pepita (e i relativi punti vittoria) a chi totalizzerà la somma più alta con le proprie tessere (che verranno rivelate in quel momento) all'interno del "recinto" in cui si trova la pepita stessa. Insomma, più facile da giocare che da spiegare.

Due partite scorrono via tra mille risate, bluff a catena, infamate ad ogni legnetto. Sprechiamo trilioni di punti per pepite inutili e magari ce ne troviamo a fine partita per le mani un paio su cui avevamo "scommesso" due biglie e un caciocavallo. L'insulto è la regola (ma vale solo in giapponese, altrimenti si è squalificati dal gioco: HR ufficiale dell'autore!) e senza nemmeno uno sbadiglio si arriva alla fine della seconda partita. (Punteggio I: Io: 31, Ema: 17 / Punteggio II: Io 30, Ema: 18).

Il gioco in pillole: Divertente! Si può (e si deve) intortare il proprio avversario con tante e inutili chiacchiere per confonderlo, cercando al contempo di intuire le sue mosse e impostare una strategia che non sia troppo spendacciona e sia modulabile a seconda del posizionameno dei legnetti. Voto 7+ anche da parte di Daniel San!

Ottavo gioco: PUERTO RICO (on-line)

Giocatori (2): Ivano - Ema
Partite: 1
Orario di inizio: 10.02

"Certo che un Puerto Rico ci sarebbe stato proprio bene, peccato averlo dovuto riportare in Italia"- "Io credo di avere ancora la pagina di BoardGameArena aperta sul pc..." - "OK, prendi il pc di Cli e se non lo trovi svegliala e chiedi a lei dove lo ha messo, che tanto è tardi, deve tornare al tavolo di gioco!"

Avete presente quando si parla dei mali della società moderna? Dell'incomunicabilità delle persone che preferiscono la compagnia di uno smartphone a quella dell'amico che si trovano, magari, di fronte? Ecco, uguale... ma non troppo! Io e lui uno di fronte all'altro con i nostri bei pc, loggati su BGA ma in configurazione braille, visto che quel poco che resta aperto dei nostri occhi è di un rosso da corrida e altro che incomunicabilità: ogni mossa viene commentata, ogni decisione sbeffeggiata, ogni ruolo storpiato (resta da capire perchè il Cercatore d'oro sia diventato lo Scaricatore di porto... e soprattutto come faccia a raccoglier monete e dove?). La partita? mmm...

Potrei ammettere di non ricordare molto, vista l'ora, il sonno, la pace nel mondo... ma invece è andata così: un massacro! Purtroppo la differente esperienza, maturata nel giro di questi ultimi mesi (al momento di iniziare Ema aveva 200 e passa partite su BGA e io meno di 20) ci ha messo del suo, complice una serie di mie scelte sbagliate (a partire dallo sperperare soldi in edifici economici e poco redditizi fino all'ignorare completamente il mais di cui Ema era monopolista assoluto di tutta la galassia, credo!) che ha portato a conclusione una partita mai stata in discussione. (Punteggio: Ema: 85, Io: 56).

E che c'è da spiegare o dare un voto a Puerto Rico? Suvvia.

Nel frattempo Cli si è svegliata! E si, perchè il suo pc non si trovava e siamo stati "costretti" a chiederle aiuto...

Tutti svegli quindi?

Sono le 11, è ora di fare colazione!

Come dite? Non si trovano cornetti alla crema qui in Germania? E certo che no... infatti questi li ha fatti Ema e sò bboni, ma bbooooniii (eh si, quanto le pizze di cui sopra, ma stavolta la prova fotografica c'è):

Nono gioco: CUBA

Giocatori (3): Ivano - Ema - Cli
Partite: 1
Orario di inizio: 11.30

Di Cuba, io ed Ema, potremmo dirvi che è un'isola, una gran bella isola, delle tante storie che l'hanno popolata, di miti e leggende che ne accrescono l'aura. Della partita a Cuba, io ed Ema, ma che vi dobbiamo dì... La foto con Ema, a corredo, parla da sola!

No dai, mi concentro: mmm., allora, il gioco inizia, si scelgono i personaggi, si compra rhum, si vende rhum, si imbarca rhum, ah, i sigari, si comprano sigari, si vendono sigar... ehm gli edifici, si comprano edifici... ho già detto si scelgono i personaggi? I personaggi! Già. Di turno in turno si trasformavano da sindaco a Matteo Renzi a Carcarlo Pravettoni, da architetto a palazzinaro, da contadino a spaventapasseri e la procace commerciante speravamo ci invitasse a perderci nei vicoli della città assieme a lei e invece ci offriva solo zucchero, tabacco e arance! Ad ogni modo la partita scorre via bene, combattutissima e, a dispetto della stanchezza, ben giocata da tutti e tre, con un risultato incerto fino alla fine! Mi pento solo di aver sfruttato pochissimo l'accoppiata diga/campo da golf, ricavandone meno punti del dovuto e questo farà la differenza al conteggio finale, ahimè! (Punteggio: Cli: 72, Io: 71, Ema: 65).

Gioco scoperto anch'esso tardi, è sempre una scelta gradita all'interno del gruppo in quanto unisce la gestione risorse (meccanica preferita da Cli) con la scelta dei personaggi e la costruzione degli edifici che ci restituisce, pur alla lontana, il flavour dell'amato Puerto Rico. Voto 7.5.

E' tempo di cucinare, ma anche di un nuovo gioco!

Decimo gioco: IL PICCOLO PRINCIPE

Giocatori (2): Ivano - Ema
Partite: 1
Orario di inizio: 13.28

Risvegliati dai profumi che arrivano dalla cucina, decidiamo di "antipastare" con uno dei miei filler preferiti: Il piccolo principe. Setup che finisce prima ancora di prendere il gioco dallo scaffale, birrozzo d'ordinanza per far ritornare i liquidi (alcolici) corporei nella media tedesca giornaliera e patatine a rovinarci l'appetito giusto prima di pranzo (eh si, mamma, come vedi non è cambiato niente!). Questo gioco dall'aspetto puccioso è di una bastardaggine acuta, soprattutto nel gioco a due, soprattutto quando indovini quale tessera lasciare nascosta e induci il tuo avversario a prenderla, nonostante quell'altra gli servisse di più! E così va per tutta la partita, laddove una mia scelta sbagliata (prendere il piccolo principe anzichè il tizio che paga "un tot a pecora") mi fa sudare freddo nonostante i punti che mi arrivano dai baobab e le stelle; di fronte infatti ho un pianeta con più luminarie che gli Champs Elysees (e relativo personaggio) e vari moltiplicatori incrociati. Ma... 

Ma arriviamo alla fine: Ema conta 44 punti suoi, io mi fermo a 43. Ma... E i vulcani? Tò, "tu" ne hai due (Punteggio: Io: 43, Ema: 42).

Gran bel giochino! E non lo dico da vincitore di "tutte" le partite che abbiamo giocato (ma proprio "tutte" eh!), ma insomma ha tutto quello che serve per essere proposto in tavola ad ogni occasione e con ogni avversario. E vista come era partita la mia avventura con il piazzamento tessere carcassonesco (brrr) direi che abbiamo fatto un bel passo avanti qui. Voto 7+ (a Ema e Cli invece Carcassonne piace, giusto ricordarlo: nessuno è perfetto).
1. Il mio volto pietrificato dal sonno festeggia la vittoria a Nuggets; 2. Ema che chiede la grazia a Raul Castro; 3. Ma quant'è bello vincere di un-solo-punto-uno?
1. Il mio volto pietrificato dal sonno festeggia la vittoria a Nuggets; 2. Ema che chiede la grazia a Raul Castro; 3. Ma quant'è bello vincere di un-solo-punto-uno?

Sono le 14.00 SE MAGNA!

Sono le 14.55 SE MOOOREEE! "Ci appoggiamo un attimo sul letto" 

...

...

...

Sono le 18.15 "Chi sono? Dove sono? Peeerchèèè sooonooooo?" - Il risveglio -

Caffè ricostituente (se ne contano a questo punto della maratona: 132264530! C'è arrivato un fax con i complimenti di Dilma Rousseff e due biglietti gratis per il Brasile a visitare le migliori piantagioni di Recife) e si ricomincia. In due. Cli appena si risiede al tavolo ripiomba nel sonno più profondo e sparisce.

Undicesimo gioco: LEWIS & CLARK

Giocatori (2): Ivano - Ema
Partite: 1
Orario di inizio: 19.00

E' bello già a vedersi, con le sue risorse dai colori intensi e gli adesivi appiccicati sopra, con le carte disegnate magistralmente, tutte diverse tra loro, con le plancette e i meeplesploratori curati nel dettaglio. Ah, e gli indiani. Ci sono anche gli indiani.

Finito il setup e letto il regolamento per la prima volta assieme (in passato ho provato a giocarci in solitario un paio di volte, affascinato dai report di Agzaroth, ma avevo abbandonato l'idea in men che non si dica viste le batoste prese da McKenzie) la prima idea che ci restituisce è quella di non sapere "da dove iniziare". Sappiamo di non dover appesantire troppo la spedizione e conosciamo già le difficoltà che si presenteranno all'arrivo delle montagne, ma gambe in spalla e, via, partiamo! Più che a passo di granchio, ci muoviamo a passo di ballerino pakistano coi postumi della sbronza a VOV e assenzio: due avanti, uno indietro, uno avanti, due indietro, quattro avanti ("Olè, sono fortissimo, ti distruggo"), quattro indietro ("Non vale, era fuorigioco!") e così via fino alle montagne! Le montagne (altra musichetta: TAA-DAAAM)!

Potrebbero essere trascorse ere geologiche mentre, un passo alla volta, cercavamo la giusta combinazione per avanzare di buona lena. Complice anche un pool di carte-esploratori non proprio vantaggiose (che infatti abbiamo cambiato più volte), ci mettiamo qualche turno in più del previsto per ciclare il mazzo come vorremmo. Ema ha più carte che gli garantiscono piccoli bonus sia in montagna che sul fiume ed una carta che scambia canoe con cavalli 1:1, ma tante carte in mano e quindi perde in agilità. Io mi libero di alcune carte del pool iniziale e sfrutto un movimento di 5 spazi-fiume per canoa e un +2 in montagna (sempre a forza 3, grazie agli indiani... stivati nella mia imbarcazione aggiuntiva da 1) per uscire prima di lui dal primo blocco montuoso ed entrare a gran velocità nel secondo. Da lì alla fine sono solo un paio di turni, arruolo anche il personaggio che mi sconta "un tempo" nell'azione accampamento e riesco a superare il traguardo con tutta la spedizione, che festeggia con gara di rutti intonando i migliori successi dei Righeira e Amanda Lear!

G-i-o-c-o-n-e! Finalmente "entro" nel gioco dopo i miei esperimenti in solitario e riesco ad apprezzare appieno questo titolo. Anche Ema, nonostante la sconfitta (ma credo che con un altro paio di turni sarebbe arrivato al traguardo anche lui, ora che il mazzo iniziava a girargli meglio) ha apprezzato molto il gioco ed entrambi siamo curiosi di rimetterci alla prova, rifinendo quella che sicuramente non è stata la migliore strategia che potessimo adottare (McKenzie ci avrebbe doppiato, bendato, zoppo e a piedi, partendo da Cape Town!). Voto 9.

Sono le 22.33 e non abbiamo sonno.

E' passato un giorno ed abbiamo aspettato di raccogliere "adepti" per giocarlo, magari in 6, ma ormai, visto che ci siamo...

Dodicesimo (ed ultimo, sic!) gioco: IMPERIAL

Giocatori (3): Ivano - Ema - Cli
Partite: 1
Orario di inizio: 22.37

Imperial è il gioco preferito di Ema. Imperial è, notorialmente, un gioco per gente crudele, spietata e calcolatrice. Fredda e insensibile. Insomma: Imperial è un gioco per "brutte persone"! Sono due pensieri slegati, sia chiaro eh, se poi c'è qualcuno di voi che fa 2+2 io non c'entro. Tzè.

Imperial è, anche e soprattutto, un gioco strepitoso e ogni partita la approcciamo col sentore di essere dentro la storia, col sapore di una sfida che sarà epica. E anche questa partita non farà eccezione, anzi. All'interno (o per meglio dire, a conclusione) di questa fantastica maratona ludica, un gioco del genere rappresenta un valore aggiunto sia per la qualità del gioco in sè, che per l'impegno che richiede e ogni ricordo di stanchezza regressa sparisce all'istante. 

"Non voglio partire con la Germania, per favore, tutte ma la Germania no. Non datemi la Germania. No, no, no" -sorteggio - A me toccano Germania e Francia.

Ecco, tornando al discorso d'apertura, io sono il giocatore meno adatto a partecipare a questa sfida, perchè mi affeziono alle nazioni (Russia e Inghilterra in primis) e perdo facilmente di vista l'obiettivo: speculare, sfruttare, accumulare ricchezze. In tre la partita ci è sembrata molto "veloce", si investe spessissimo e la carta Investor passa di mano con buona frequenza dopo il classico inizio di studio e sviluppo; purtroppo non perderò il controllo della mia odiata Germania mai, mentre la Francia passa sotto le grinfie di Cli abbastanza presto; Ema espande l'impero austro-ungarico con maestria e "mi lascia" un'Inghilterra con tutte le fabbriche a pieno regime, quindi Cli gli soffia Vienna da sotto al naso e da lì inizia a comprare bond a destra e a manca, calandosi perfettamente nel suo nuovo ruolo di "sFizzero-no-Novi"!

A 3/4 di sfida ci sono io a guidare Germania, (la mia amata) Russia e Inghilterra, Cli le altre tre nazioni ed Ema a costruire un infinito domino-fatto-di-bond sul tavolo di gioco, rifiutando scientificamente di prendere il controllo di qualche nazione. La Francia è la nazione più potente e ricca e decido di investire i miei ultimi risparmi strappandone il controllo a Cli, mi faccio due conti e vedo che da Russia e Germania guadagno (pur poco) principalmente io... ma i conti li faccio senza l'oste e appena ne ha la possibilità Cli mi strappa il controllo della Russia (e peserà... ahhh quanto peserà questa mossa! Grrr!), con Ema che si vede costretto a riprendersi gli austriaci (di cui si divide la proprietà praticamente a metà con Cli). Purtroppo i miei piani vengono scossi dalla "presa di Mosca" e i conti iniziano a non tornare, ho la mente offuscata e lo spirito ferito per l'offesa, decido che andare avanti comporterebbe la mia scientifica esclusione dai possibili vincitori vista la prossima tassazione austriaca e allora tasso il favoloso impero francese e porto a termine la gara.

E... no. Non ho fatto bene i conti.

Lo "spoglio" è lentissimo, c'è chi dà i Democratici avanti di dieci punti, ma i Verdi già festeggiano il superamento dello sbarramento al 5%, quando ecco gridare all'unisono "Noooo" (Ema) e "Ho viiintooo" (Cli). (Punteggio: Cli: 167, Ema: 165, Io: 154).

Ancora una grande sfida, ancora una volta decisa sul filo di lana. Questo gioco si conferma un capolavoro...

... ma purtroppo segna la fine di questa bellissima avventura.

 

Sono le 01.28

Che facendo due calcoli fa: 28 ore lorde, tolto il riposino pomeridiano fanno: VENTIQUATTROREDIGIOCHI!

Ce l'abbiamo fatta!

1. Clark è stato una guida fantastica: ringraziamento d'obbligo; 2. Carta canta! 3. E che non la vuoi chiudere con un limoncello sta "giornata"?
1. Clark è stato una guida fantastica: ringraziamento d'obbligo; 2. Carta canta! 3. E che non la vuoi chiudere con un limoncello sta "giornata"?

Siamo stremati (come dimostrano le foto), siamo felicissimi però di aver organizzato questa giornata.

E' stata una grande abbuffata e siamo contenti di averla condivisa con voi. Speriamo di avervi reso partecipi della nostra emozione, del nostro piacere e della soddisfazione che ci hanno dato i tanti titoli provati. E magari di avervi invogliati a (ri)giocarne qualcuno...

Quello che ci resta è la consapevolezza e la gioia di avere questa passione e l'ultimo pensiero che vogliamo donare alla tana e a tutti i goblin è: "Giocate, giocate, giocate. Non stancatevene mai. Per noi, come avete visto, è impossibile che accada".

 

Ivano "AiBindrye"
Ema "LelePikachu"
Clizi@

 

PS: Eh no, poi il Trono di Spade non l'abbiamo giocato. Non ci resta quindi che organizzarne un'altra di 24 ore al più presto e mettere in tavola anche Seeland, Belfort, God's Playground, Im Shatten Des Kaisers, Cyclades, Keyflower, After Pablo, Isaribi, Liar Kingdom, Carolus Magnus, ecc ecc.

PPS: Ah già, dimenticavo di riassumere i giochi a cui abbiamo giocato (12 in tutto): 6 nimmt, Railways of the world, Bus, Homesteaders, Konig von Siam, Bruxelles 1983, Nuggets, Puerto Rico, Cuba, Il piccolo principe, Lewis & Clark, Imperial.

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"RICOMINCIO DA TRE" Edition!

Dopo l'attacco subito dal lato oscuro della forza, che ha cancellato dal server (ma spero non anche dalla vostra memoria) le prime due versioni del report, questo è stato ripubblicato affinchè resti (nei secoli dei secoli!), ringraziamo però chi aveva lasciato un gradito commento (ahimè perso): Agzaroth, Morg, Sava73, Tika, Donhaldo, Rozzilla, Kadaj, Odlos, Stec74.

Baciamo le mani!!

Commenti

Io non penso ci riuscirei mai, ma queste imprese "folli" sono uno spasso, almeno da leggere, per poi andarsi a coricare. Io, finora la cosa più folle in cui mi sono spinto, è stato fare km 170: partita a Nations in 3 e a Roads & Boats in 2, per poi riprendere l'auto alle 04:30 del mattino e rifare altri Km 170 per rientrare a casa... anche se poi mi sono fermato in un autogrill a dormire a metà strada. È anche vero che l'unico impegno del giorno dopo era per le 19:00 e quasi tutto il giorno l'ho passato a dormire.

Siete dei Grandi...tutto il mio rispetto

Complimenti e grande invidia!

P.s. Io sono l'altro giocatore di R&B, partita cominciata all'una con spiegazione regole, ma almeno giocavo in casa.

Beh anche tu però.. 170km e una nottata in autogrill nemmeno sono male come pazzia eh :D
Ma noi BG-addicted possiamo fare questo ed altro, senza nessun rimorso per la nostra giocosa follia..

Ad ogni modo qua è già in cantiere la prossima maratona a tema EssenSpiele '14!!
Quindi: keep playing BG and stay tuned, mates ;)

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