Bell'articolo! Anche se mi hai un po' messo in crisi, visto che gli unici due titoli del lotto che possiedo, Blood Rage e Kemet, sono anche gli unici due che consigli di non avere insieme. XD
Come i ferroviari, o i giochi di civilizzazione, i dudes on a map vanno a costituire una categoria a sé stante caratterizzata da alcuni punti fermi, ma con ampia libertà d'interpretazione per tutto il contorno.
Come da Goblinpedia, parliamo di un gioco che appartiene al tipo “dudes on a map” (tizi su mappa) se ha quattro caratteristiche:
- presenza di miniature;
- asimmetria tra le fazioni;
- meccanica di controllo territorio/maggioranze;
- meccaniche di conflitto e interazione diretta.
I candidati allo scontro per questo articolo sono ben otto. Ne sono rimasti fuori altri, a volte perché non dotati di tutte le quattro caratteristiche, altre perché non a livello di questi otto:
- Caos nel Vecchio Mondo, di Eric M. Lang
- Kemet: Blood and Sand, di Jacques Bariot e Guillaume Montiage
- The Lord of the Ice Garden, di Krzysztof Wolicki
- Blood Rage, di Eric M. Lang
- Rising Sun, di Eric M. Lang
- Ankh: Gods of Egypt, di Eric M. Lang
- Lords of Hellas, di Adam Kwapiński
- Cry Havoc, di Grant Rodiek, Michał Oracz, Michał Walczak
Le prime quattro voci del confronto riguardano gli aspetti tipici dei dudes on a map. A seguire altre voci che possono dissipare i dubbi rimanenti.
Miniature e comparto estetico
Forse il migliore del lotto, se non altro per la grandezza delle miniature componibili.
Blood Rage, Rising Sun, Ankh
In seconda fascia il trittico CMON, che paga a volte la quantità con la qualità, ma è comunque uno spettacolo per gli occhi, specie se avete anche gli stretch goal che consentono di rendere tutta la plancia di gioco più tridimensionale.
Kemet
La nuova edizione è molto più curata esteticamente, soprattutto per le miniature, anche se continuo a preferire le vecchie piramidi.
Caos nel Vecchio Mondo
Risente degli anni e della produzione Fantasy Flight Games, che per il tempo era sicuramente all'altezza, mentre oggi è superata.
The Lord of the Ice Garden, Cry Havoc
Poche minature, poco dettagliate, nel caso di Cry Havoc anche uguali all'interno delle stessa fazione. Per The Lord of the Ice Garden si aspetta la seconda edizione su Kickstarter, con nuove e migliori miniature.
Asimmetria tra fazioni
Se amate avere fazioni davvero diverse, già in partenza, con una predilezione per una condizione di vittoria invece che per un'altra, Caos nel Vecchio Mondo è la risposta.
Ma anche Cry Havoc si difende molto bene, anche se l'obiettivo è comune a tutte le fazioni.
Ottimo anche The Lord of the Ice Garden, che ha una bella differenziazione iniziale e differenti obiettivi di vittoria per tutte le fazioni.
Blood Rage e Rising Sun partono da piccole differenze iniziali e sviluppano poi l'asimmetria nel corso della partita, con Blood Rage che diventa sicuramente più asimmetrico. Stessa cosa accade ad Ankh, anche se le possibilità di differenziazione sono inferiori.
Kemet è bene o male a livello di Blood Rage, con asimmetria progressiva man mano che vengono prese tessere uniche dagli alberi tecnologici.
Lords of Hellas è forse il meno differenziato del lotto.
Controllo territorio
Può esserlo meno in Lords of Hellas se si punta a un altro tipo di vittoria (monumento o mostri).
Diventa più fluido in Kemet perché è un gioco maggiormente soggetto agli stravolgimenti bellici.
È sicuramente fluido in Rising Sun, in cui fare punti più volte su uno stesso territorio non contribuisce alla collezione set di fine partita.
Anche in Caos nel Vecchio Mondo e in The Lord of the Ice Garden ci sono fazioni per le quali il controllo del territorio è molto meno importante, rispetto allo scontro diretto o ad altri parametri di gioco.
In Blood Rage, alcune strategie e combo di carte consentono di fare punti al di là del controllo.
Quelli per cui è più importante e imprescindibile sono probabilmente Cry Havoc e Ankh.
Guerra e combattimento
Partendo dal più deterministico per arrivare al più american:
In The Lord of the Ice Garden è tutta questione di maggioranze, visibili, note, matematiche.
Ankh è il più german del trittico di Lang. Le carte battaglia sono identiche per tutti, c'è solo l'incertezza della lettura dell'avversario, ma spesso le circostanze restringono molto la scelta.
Kemet è molto simile ad Ankh, come meccanica, ma le carte hanno più variabili.
In Cry Havoc l'imprevedibilità aumenta per via dell'incertezza sulle carte avversarie, ma rimane comunque un rischio calcolato.
In Rising Sun non si ha solo l'incertezza su quali e quante mosse di combattimento vengano effettuate, ma anche su quanto si è puntato sulla singola mossa. Inoltre le monete utilizzate dal vincete vengono redistribuite ai perdenti, rendendo meno prevedibili le battaglie future.
In Blood Rage le carte pescate dai giocatori e usate per la battaglia sono casuali e diverse, per cui, oltre alla lettura dell'avversario, subentra anche questo fattore randomico.
In Lords of Hellas le carta battaglia vengono pescate estemporaneamente, dando meno controllo sull'esito dello scontro da parte di tutti i coinvolti.
Caos nel Vecchio Mondo usa ancora i dadi, oltretutto col sistema del “6 esplosivo” (se ottieni un 6, il colpo va a segno e ottieni subito un altro colpo da tirare).
Se dovessi tirare una riga tra prevalenza di calcolo e prevalenza di azzardo, direi che nella prima categoria includerei i giochi da The Lord of the Ice Garden a Rising Sun, nell'altra quelli da Blood Rage a Caos nel Vecchio Mondo.
Altre voci
Scalabilità
2 giocatori: Kemet: Blood and Sand, Lords of Hellas
3 giocatori: The Lord of the Ice Garden, Blood Rage, Rising Sun, Kemet: Blood and Sand, Lords of Hellas
4 giocatori: Cry Havoc, Caos nel Vecchio Mondo, The Lord of the Ice Garden, Blood Rage, Ankh, Kemet: Blood and Sand, Lords of Hellas
5 giocatori: Blood Rage, Rising Sun, Ankh, Kemet: Blood and Sand
Tempi di gioco
Sono tutti abbastanza standard, come tempo di gioco, diciamo attorno alle due ore, poi dipende dal numero dei giocatori. I più rapidi sono probabilmente Kemet e Lords of Hellas.
L'unico che di solito dura maggiormente è Rising Sun, che arriva facilmente attorno alle tre ore.
Americanità VS Germanitudine
...fermo restando che sono tutti ibridi in grado di piacere trasversalmente:
Caos nel Vecchio Mondo
A--|--------G
Kemet: Blood and Sand
A-----|-----G
The Lord of the Ice Garden
A---------|-G
Blood Rage
A---|-------G
Rising Sun
A----|------G
Ankh: Gods of Egyp
A-------|---G
Lords of Hellas
A---|-------G
Cry Havoc
A------|----G
Gameplay: ovvero alla fine quale scegliere?
Lo consiglierei principalmente a chi ama quell'ambientazione e propende per un dudes on a map più teso al conflitto, sia diretto che indiretto.
Lords of Hellas ha ottimi materiali, ma probabilmente il gameplay più povero del lotto. Sia per lo sviluppo della fazione, che per come sono gestiti i combattimenti, che per l'equilibrio delle condizioni di vittoria. Ha dalla sua il grosso vantaggio che praticamente ogni fazione può perseguire tutte le condizioni di vittoria, cosa in cui è uguagliato solamente da The Lord of the Ice Garden.
Però, nel complesso, è probabilmente l'ultimo degli otto che vi consiglierei.
Kemet è una royal rumble. La disposizione dei territori e le vie di comunicazione, ne fanno in assoluto il titolo più dinamico ed esposto a cambi di fronte: non vi sentirete mai al sicuro, in Kemet. La nuova edizione è esteticamente all'altezza delle migliori produzioni e le piccole modifiche fatte ne hanno esaltato ulteriormente il gameplay. Pur essendo un titolo così interattivo, la parte di sviluppo e programmazione tattica non è secondaria.
Attualmente può essere, per me, la scelta d'elezione per chi cerca forte personalizzazione e scontro diretto.
The Lord of the Ice Garden supplirà, con la nuova edizione, alle pecche grafiche e dei materiali. Al di là di questo, ci troviamo di fronte al titolo più euro del lotto. Già il fatto che il motore di gioco sia un piazzamento lavoratori vi fa capire il cambio di paradigma. Può appunto però essere il gioco adatto a chi cerca sì lo scontro diretto di un dudes on a map, ma anche maggior controllo e calcolo.
Cry Havoc rimane certamente il fanalino di coda come produzione ed estetica. È anche quello che risente di equilibri più delicati al tavolo e dell'esperienza dei giocatori, specie per alcune fazioni (al pari del solo Ankh, probabilmente). Ha però delle meccaniche veramente innovative ed azzeccate, che ne esaltano il gameplay, assieme a una profonda asimmetria tra le fazioni.
Lo consiglierei ai più “gamers” di voi, ovvero a quelli che godono nel vedere e applicare cose nuove al tavolo, anche se ciò comporta dei rischi.
Blood Rage è in un certo senso affine a Kemet. Più vario nei modi per fare punti, anche però più disordinato e fortunoso. Non terrei francamente in casa tutti e due e tra i due scelgo Kemet.
Dalla sua ha sicuramente miniature superiori e, se vogliamo, maggiore benevolenza verso i neofiti. Anche probabilmente più varietà per il draft delle carte, laddove in Kemet si può essere tentati di ripetere le stesse strategie di partita in partita.
Rising Sun è il dudes on a map indicato per chi desidera anche una parte diplomatica e un combattimento abbastanza elaborato e molto tattico, caratteristica per la quale trova come unico rivale Cry Havoc. L'elemento di alleanze momentanee e le conseguenze dei combattimenti, ne fanno probabilmente uno dei titoli più strategici della selezione, ma la parte tattica e di adattamento rimane comunque molto evidente. È anche il più impegnativo del lotto, sia come tempo, sia perché risplende davvero in cinque giocatori.
Ankh è uno dei più german tra i considerati, secondo solo a The Lord of the Ice Garden. Dal punto di vista delle regole è anche il più asciutto di tutti, ma anche il più ingannevole: a dispetto dell'apparente semplicità, è forse quello (assieme a Cry Havoc), che più risente dell'esperienza del gruppo, potendo trasformare l'esperienza di gioco da molto appagante a frustrante. Ha al suo interno idee geniali, come il merge, che però vengono esaltate solo giocando bene.
Lo consiglierei a chi comunque cerca un gioco con molto controllo, profondo, con anche una certa paralisi da analisi in agguato. È sicuramente uno dei più ragionati e soddisfacenti, se giocato con la dovuta costanza.