Titolo | Voto gioco | Commento | Data commento | |
---|---|---|---|---|
In the Year of the Dragon | 9,0 | Avvincente e serrato. Strategico, ma anche vario. Profondo, interattivo, pulito ed elegante. Insomma, un capolavoro. Ho particolarmente apprezzato la scorrevolezza dei round e il ritmo della partita: per quello che offre, è un gioco dalla durata decisamente contenuta e privo di tempi morti. 9 | 05/01/2024 | |
Ankh: Gods of Egypt | 9,0 | Gli scacchi se li avessero inventati nel secolo XXI. Un gioco davvero eccellente. Per un parere più esteso, rimando alla seconda parte di questo resoconto: https://www.goblins.net/articoli/pillole-di-odr-34-auztralia-ankh. 9 | 15/09/2024 | |
Wildlands | 8,5 | A mio modestissimo avviso, uno skirmish molto bello, tattico e con una valida gestione mano. Il fatto che il motore delle azioni sia costituito da mazzetti di carte multiuso rende il gioco fluido e pulito, senza inutili orpelli, oltre che rapido da intavolare. Anche il sistema della linea di tiro e gli accoppiamenti tra le varie tipologie di attacco e le relative difese sono svolti in maniera del tutto elegante. Il tocco di classe à la Wallace è sicuramente il posizionamento iniziale delle gemme e dei personaggi tramite le carte numerate: una specie di gioco nel gioco (o meglio: prima del gioco). Personalmente, poi, apprezzo la presenza di obiettivi in giochi di questo tipo (raccolta gemme), così come di mappe che non siano ring o arene claustrofobiche, ma che diano una certa libertà di movimento. Anche in questo, Wildlands mi soddisfa ampiamente (fermo restando che sono uscite mappe più strette per il gioco a due). Lo stile grafico da fumetto d'antan lo trovo gradevole, così come il tema post-apocalittco in salsa fantasy un po' scanzonato. I materiali sono curati, anche se avrebbero potuto pensare a dei dorsi personalizzati per i mazzi delle diverse fazioni, essendo questi unici e non mescolabili tra loro. Il sistema ha una duttilità e un'essenzialità di fondo che lo predispongono a venire espanso e integrato facilmente. E in effetti sono disponibili mappe e fazioni aggiuntive (che fungono anche da bot per introdurre varianti), microespansioni e un'espansione grossa che aggiunge solitario/coop + gioco fino a 6 (a squadre). So che in questa sede il titolo ha ricevuto una recensione pesantemente negativa e non intendo entrare nel merito di un parere tanto più esperto del mio e che sicuramente ha le sue ragioni. Mi limito a ritenermi a mio modo fortunato se un gioco possibilmente scentrato in quanto a target con me ha fatto centro. Tanto meglio! 8.5 | 28/01/2024 | |
Radlands | 8,5 | Eccellente battler pvp a base di carte con elementi di posizionamento, draft e pesca da mazzo comune. Un gioco estremamente grindy, in cui ogni minimo vantaggio va conquistato con fatica e si ha una costante sensazione che la situazione possa ribaltarsi all'improvviso (ma ribaltarla in realtà è tutt'altro che facile). Bellissimo il sistema per cui le carte possono essere giocate spendendo punti azione (acqua) o scartate per un effetto one-shot più debole ma gratuito. Ciò fa sì che nessuna pescata sia mai una pescata definitivamente morta. E se vi avanzasse un punto azione? Nessun problema: potrete spenderlo per averne uno in più in un turno successivo, cosicché neanche le azioni vadano sprecate. Le carte sono tutte altamente sinergiche e offrono molteplici possibilità di combo, così come le basi stesse, draftate in fase di setup, che non sono dei semplici bersagli - dovremo distruggere le tre dell'avversario per vincere la partita -, ma delle armi da sfruttare a nostro vantaggio. Davvero notevole, a questo proposito, anche il sistema per il quale le nostre basi determinano il n. di carte nella nostra mano iniziale: quelle dotate di effetti meno potenti o più situazionali in partita ci conferiranno un importante vantaggio carte in apertura. Simili meccaniche, insieme ad altre ampiamente collaudate ("debolezza da evocazione" ed esaurimento mutuate da Magic), fanno di Radlands un gioco di carte che restituisce sensazioni da GCC pur non essendolo. Per quanto mi riguarda, questo è l'unico gioco tra quelli provati a essere riuscito nell'impresa e lo consiglio caldamente a chiunque stia cercando di disintossicarsi da Magic e affini. Stile grafico dai toni fluo estremamente accattivante, che ben si adatta al tema punk post-apocalittico (cfr. Mad Max, Borderlands etc.). 8.5 | 28/01/2024 | |
Dune: Imperium | 8,5 | Ottimo amalgama di piazzamento lavoratori, deckbuilding e maggioranze, meccaniche che si integrano in modo coeso e non slegato. Teso e interattivo. Il tracciato dei punti è una corsa che non lascia mai la sicurezza di un vantaggio. Il gioco è semplice nel suo flusso. La simbologia è chiara, il tabellone è pulito ed essenziale. I turni scorrono lisci e la durata complessiva è contenuta, specialmente per un gioco che propone bluff, gestione di risorse, conflitti, colpi di scena e una buona personalizzazione, dalla leggera asimmetria iniziale dei personaggi a quella data dalla costruzione del mazzo a partita in corso. A proposito di quest'ultima: il gioco non è un deckbuilding puro, ma esso c'è e funziona. Certo, bisognerà lavorarci un poco e non limitarsi ad aggiungere, ma è possibile concludere la partita con una decina di carte o poco più, delle quali meno della metà provenienti dal mazzo di partenza. Peccato che in due giocatori perda mordente, nonostante il bot di facile gestione (rimane comunque discretamente godibile); ottimo, invece, il solitario. La sensazione complessiva è quella di un monster game o uno strategico per pc liofilizzato e condensato in circa due ore. Comprensibili le ragioni del suo successo. 8.5 | 12/02/2024 | |
Kingdomino | 8,3 | Una rivisitazione del domino basata su open draft e piazzamento tessere, con un intelligente sistema di ordine di turno. Gioco semplice, rilassante e appagante (anche graficamente), può essere proposto davvero a chiunque senza per questo risultare banale. Ciò è vero soprattutto nella modalità 1 vs 1 con tutte le tessere (griglia 7x7) e le varianti per i punti bonus. Da evitare, probabilmente, in quattro giocatori, configurazione nella quale l'ultimo di turno rimarrà senza alcuna scelta possibile. Ottimo invece in tre, utilizzando sempre 4 tessere e scartandone una. Un nuovo classico per famiglie. 8+ | 12/09/2024 | |
7 Wonders (Second Edition) | 8,3 | Personalmente amo la meccanica del draft classico, e questo gioco ormai iconico la rappresenta ottimamente. Ho gradito particolarmente la leggera asimmetria fornita dalle plance, con la possibilità di scegliere tra lato diurno e notturno. Eccellente la produzione, con il tema ben rappresentato da una grafica accativante e una simbologia chiara. Ha il pregio non indifferente di tenere al tavolo fino a 7 persone senza aumentare i tempi morti. Ad oggi sono uscite molteplici espansioni che permettono di approfondire il gioco nei modi più svariati. 8+ | 14/03/2024 | |
AuZtralia | 8,3 | Un gestionale magnificamente ambientato. Per un parere più esteso, rimando alla prima parte di questo resoconto: https://www.goblins.net/articoli/pillole-di-odr-34-auztralia-ankh. 8+ | 12/09/2024 | |
7 Wonders Duel | 8,3 | Must have per due giocatori. Semplice, ma non banale: adatto ai neofiti (piaciuto a tutti coloro cui l'ho proposto), può dare soddisfazione anche ai giocatori più navigati. Partite veloci e rigiocabilità elevata anche con la scatola base. Mi ha davvero colpito positivamente la presenza di ben tre differenti condizioni di vittoria per un gioco dalla durata così contenuta (e nelle mie partite tutte e tre sono risultate perseguibili). Tema ben rappresentato da una grafica accattivante. Personalmente perde qualcosina perché a volte trovo un po' frustrante dover lasciare carte all'avvversario senza sapere di cosa si tratti (ciò è evitabile, ma non sempre). 8+ | 12/02/2024 | |
The Castles of Burgundy | 8,3 | Gran bel gioco: fluidità nella meccanica di base; scelte di ottimizzazione non banali; tattica, ma anche strategia (ad es. per le tessere conoscenza, che danno punti a fine partita). Giocato soprattutto in due, mi è piaciuto molto anche in tre (più tessere sul tabellone centrale, ma più forte la sensazione che gli avversari potessero "rubarmi" quelle prescelte). In quattro temo diventi un po' troppo lungo. Qualche difetto: forse un'eccessiva lunghezza, appunto, e un'ultima fase (E) che consiste quasi unicamente nel racimolare qualche punticino finale, con un ventaglio di opzioni drasticamente ridotto. La resa grafica non è il massimo, ma personalmente le tesserine e le griglie esagonali conservano un loro fascino. Un po' troppa fiddliness nel riassetto della plancia centrale tra una fase e l'altra mi fa passare a volte la voglia di intavolarlo. Al netto di tutto ciò, ribadisco: un gran bel gestionale dadi, che merita la sua popolarità. 8+ | 05/01/2024 | |
Akros | 8,0 | Un gioiellino per due giocatori. Astratto asimmetrico molto elegante, con due regolette in croce per una profondità più che buona. Meccanismo fluido, dà l'impressione che ogni cosa sia al suo posto e che non avrebbe potuto essere altrimenti da come è stata congegnata. Si svolge in un tempo molto contenuto (20' circa) ed è difficile dire no a una nuova partita. Ottime anche la produzione e la qualità dei materiali: posizionare i pezzi esagonali uno sopra l'altro sulla piccola plancia è davvero soddisfacente, e il loro peso rispecchia il peso di ogni mossa nel decidere la vittoria finale (peccato che le pedine dei servitori siano invece un po' leggerine). Personalmente non sono un amante degli astratti, ma per felice combinazione questo gioco presenta un amalgama di meccaniche tra le mie favorite (piazzamento tessere, controllo area, fazioni asimmetriche, draft, pesca da sacchetto), che me lo fanno preferire ad alternative più blasonate. Preso a scatola chiusa, si è rivelato una piacevolissima sorpresa. 8 | 12/09/2024 | |
Riftforce | 8,0 | Bel battler a base di carte con elementi di posizionamento, veloce da intavolare e da giocare. È divertente sperimentare le combinazioni tra le diverse fazioni e cercare di utilizzare ciascuna nel migliore dei modi. Ogni turno presenta scelte potenzialmente determinanti e occorre ottimizzare le giocate per trarre il massimo da ciascuna azione. Abbattere gli elementali avversari, magari più di uno per turno, dà una certa soddisfazione, così come effettuare l'azione 'pesca e dominio' con il giusto tempismo. Il fatto che tutti gli elementali di una certa tipologia si rifacciano sempre allo stesso potere (quello del relativo evocatore) è un punto di forza, perché dona eleganza e fluidità al gioco; al contempo riduce un po' la varietà, e a mio avviso lo rende un titolo che beneficia largamente dell'espansione (fortunatamente disponibile). Un paio di fazioni in più nella scatola base non avrebbero guastato. 8 | 05/01/2024 | |
Undaunted: Normandy | 8,0 | Bel wargame light che ha in un deckbuilding fluido ed elegante la sua meccanica principale. Oltre a questa, ho particolarmente gradito la varietà delle azioni disponibili in relazione alla loro semplicità, che mantiene inalterata l'immediatezza del gioco. Troviamo inoltre una buona differenziazione delle unità, che le rende tutte più o meno utili a seconda delle circostanze. Degna di nota è infine la presenza di scenari giocabili sia one shot che a campagna. Quest'ultima è particolarmente curata, con l'introduzione progressiva delle varie unità per favorire l'apprendimento e una contestualizzazione storica. Sono proprio gli scenari a donare al titolo la sua asimmetria, modulando le situazioni iniziali. Mi ha colpito positivamente come ogni scenario esalti un certo modo di approcciare la partita, ponendo in risalto diverse sfaccettature del sistema: si avranno scenari da battaglia campale, che invitano allo schieramento massiccio di truppe con un focus sulla costruzione del mazzo; ma anche scenari di corsa agli obiettivi, dove certe unità pesanti e poco mobili saranno probabilmente d'intralcio e sarà preferibile mantenere un mazzo snello, che cicli in fretta. Proprio questo, che è a mio avviso uno dei maggiori pregi del gioco, ne costituisce paradossalmente anche un potenziale difetto, dacché talvolta le partite sembreranno eccessivamente indirizzate. A questa perplessità si aggiunga un fattore aleatorio troppo ingombrante, almeno per i miei gusti. Materiali e grafica semplici ma curati, come da consuetudine Osprey. Piccola chicca: artwork differente per ciascuna unità, con tanto di nomi e cognomi. Nel complesso, un titolo solido e piuttosto godibile. 8 | 12/02/2024 | |
Knarr | 8,0 | Gran bel filler di carte da 2 a 4 giocatori, alla portata di tutti e dalla durata contenuta (30' circa). Per un'analisi più dettagliata, si veda la mia recensione: https://www.goblins.net/recensioni/knarr-tarokki-sul-drakkar
| 09/05/2024 | |
Ankh: Gods of Egypt – Pantheon | 8,0 | Espansione more-of-the-same, che dona con successo ulteriore varietà. Da avere se si apprezza il gioco base. Miniature sempre di superba qualità. 8 | 12/09/2024 | |
Unmatched: Battle of Legends, Volume One | 7,5 | Sul sistema in generale Skirmish tattico che ha il pregio di essere approcciabile da chiunque dopo una spiegazione di 5'. Il sistema di gioco in sé funziona bene, ma non mi ha soddisfatto del tutto: è in equilibrio precario tra il semplice e il semplicistico. In particolare, il sistema di combattimento alla cieca e senza possibilità di rispondere l'ho trovato un po' piatto (fatto non trascurabile in un gioco di combattimenti). L'assenza di altri obiettivi oltre all'eliminazione dei personaggi tende a ridurre il movimento su mappa a un rincorrersi continuo. Inoltre, la gestione mano è molto superficiale, dato che ogni carta è limitata sia da una funzione (attacco o difesa), sia dal personaggio che può utilizzarla; le carte versatili (attacco/difesa e "chiunque") non sono a mio avviso sufficienti a risolvere il problema. Rimane tuttavia un gioco divertente ed estremamente facile da intavolare. L'ho trovato più godibile in modalità a squadre 2 vs 2, che aggiunge qualche livello di complessità e favorisce le sinergie (in questa modalità darei anche un 8). A portarlo più in alto sono i personaggi, vero pregio del gioco: iconici, ben caratterizzati e diversificati nello stile (da questo punto di vista, credo sia davvero impareggiato). Grafica e materiali eccellenti. 7.5 Sulla scatola in particolare Personaggi affascinanti, ma sotto media riguardo al gameplay: troppo basici (hanno fatto di molto meglio in seguito). Si nota qui particolarmente, poi, il "problema" di bilanciamento che caratterizza Unmatched, con l'abisso che si spalanca tra Artù e Medusa. Un po' mi dispiace per Artù, personaggio che avrebbe meritato ben altro trattamento a livello di design. Ottima però la presenza della doppia mappa. 7+ | 14/09/2024 | |
Unmatched: Little Red Riding Hood vs. Beowulf | 7,5 | Sul sistema in generale Skirmish tattico che ha il pregio di essere approcciabile da chiunque dopo una spiegazione di 5'. Il sistema di gioco in sé funziona bene, ma non mi ha soddisfatto del tutto: è in equilibrio precario tra il semplice e il semplicistico. In particolare, il sistema di combattimento alla cieca e senza possibilità di rispondere l'ho trovato un po' piatto (fatto non trascurabile in un gioco di combattimenti). L'assenza di altri obiettivi oltre all'eliminazione dei personaggi tende a ridurre il movimento su mappa a un rincorrersi continuo. Inoltre, la gestione mano è molto superficiale, dato che ogni carta è limitata sia da una funzione (attacco o difesa), sia dal personaggio che può utilizzarla; le carte versatili (attacco/difesa e "chiunque") non sono a mio avviso sufficienti a risolvere il problema. Rimane tuttavia un gioco divertente ed estremamente facile da intavolare. L'ho trovato più godibile in modalità a squadre 2 vs 2, che aggiunge qualche livello di complessità e favorisce le sinergie (in questa modalità per me sarebbe anche da 8). A portarlo più in alto sono i personaggi, vero pregio del gioco: iconici, ben caratterizzati e diversificati nello stile (da questo punto di vista, credo sia davvero impareggiato). Grafica e materiali eccellenti. 7.5 Sulla scatola in particolare Personaggi più articolati e divertenti rispetto a BoL vol. 1. 7.5 | 14/09/2024 | |
Here to Slay | 7,5 | Gioco di carte divertente e caotico, pieno di effetti sorprendenti. E' certamente fortunoso e il bash-the-leader ne è parte integrante (può tranuqillamente rientrare tra i giochi c.d. "rovina amicizie"), ma cercando di ottimizzare le mosse e puntando a chiudere la partita con il giusto tempismo si può portarla a casa. Il difetto principale, che lo limita un po', è che le dinamiche di contrasto reciproco tra i giocatori possono ingenerare un effetto di trascinamento, rendendolo troppo lungo per il gioco che è. Non accadrà così spesso, ma quando accadrà lo maledirete. Penso che il meglio lo dia in 3/4 giocatori; in 6 temo diventi troppo lungo (forse anche in 5); in 2 penso che si ridurrebbe a un botta e risposta con un problema non indifferente di runaway leader. I materiali sono ottimi, la grafica chiara e pulita, le illustrazioni graziose e simpatiche. Si può proporre più o meno a chiunque e il successo è quasi assicurato. Nonostante i difetti, io una partita la faccio sempre volentieri. 7.5 | 12/09/2024 | |
Ankh: Gods of Egypt – Guardians Set | 7,5 | Espansione more-of-the-same, che dona con successo ulteriore varietà. Consigliata se si apprezza il gioco base, ma prescindibile rispetto a Pantheon. Miniature sempre di superba qualità. 7.5 | 12/09/2024 | |
The Quest for El Dorado | 7,5 | Buon gioco family, ha l'indiscusso pregio di essere approcciabile da chiunque rimanendo però potenzialmente interessante anche per i giocatori abituali. La dinamica della corsa è sempre tesa ed esaltante. Potrà accadere di ostacolarsi a vicenda o di rimanere bloccati. Il mercato statico delle carte, pur aggiungendo una certa dose di strategia, mi impedisce di amarlo. Suggerisco di organizzare bene le carte nella scatola o il setup potrebbe diventare un po' tedioso per il gioco che è. 7.5 | 26/09/2024 | |
Welcome to the Dungeon | 7,3 | Push-your-luck tascabile molto carino e adatto a tutte le situazioni (io l'ho giocato anche in spiaggia), si presta a delle belle bastardate e conseguenti risate. Successo molto probabile con i non giocatori e gli occasionali (il tema un po' nerd non è abbastanza rilevante da allontanare qualcuno, credo). I turni scorrono veloci, essendo le azioni possibili soltanto tre, tutte molto rapide da eseguire (rientra nel conteggio anche l'azione di passare). Peccato che non tenga al tavolo più di quattro giocatori: dati tipologia di gioco, fluidità e downtime praticamente nullo lo avrei visto bene anche con 5-6 giocatori. Per il resto, scala bene in tutte le configurazioni. La presenza di quattro eroi dona variabilità e permette di dare un'impostazione leggermente diversa a ogni round o di partita in partita, senza comunque stravolgerne il flusso. La qualità dei materiali è adeguata per il gioco che è, ma a mio avviso si poteva fare qualcosa di più per quanto riguarda le illustrazioni, che non mi sembrano troppo ispirate. Il gioco funziona bene, genera la giusta tensione e, nonostante sia intrinsecamente fortunoso e probabilistico, giocare con accortezza fa la differenza. Più che buono. 7+ | 05/11/2024 | |
Cryptid | 7,0 | Primo gioco deduttivo che provo, devo dire che questa meccanica non la sento molto nelle mie corde; il divertimento è smorzato dalla sensazione di fare un "compito per casa". A parte questo dato soggettivo, però, va detto che il gioco di per sé è molto carino e che c'è parecchio da ingegnarsi. La rigiocabilità è elevata. Capita che ipotesi plausibili si trasformino in vittorie, senza che il vincitore sia giunto a una conclusione certa. Di conseguenza, pur premiando il giocatore che sta seguendo una pista giusta, dà la sensazione di essere un po' fortunoso. Questo aspetto ha di positivo che restituisce in qualche misura il brivido e l'incertezza della caccia. Materiali e grafica molto curati. Ha vari pregi, tra i quali rientrano: tenere al tavolo davvero chiunque (e in 5 crea un'atmosfera quasi da party game), setup veloce e durata contenuta. Non abbiamo riscontrato problemi nel seguire i nostri indizi, dato che si tratta di una o due righe di testo. Se piace il genere, penso sia tra i migliori; a me il genere non piace, quindi non va oltre il... 7 | 12/02/2024 | |
Hanamikoji | 7,0 | Giochino semplice, ma molto carino ed elegante, basato sulla meccanica 'I cut, you choose'. I bei disegni colorati e i motivi floreali celano scelte sofferte e trame ingannevoli. Setup velocissimo, durata media di 15'-20' e portabilità, oltre a un'estetica accattivante, lo rendono adatto a tutte le occasioni e a partite in serie. Non lo amo perché non riesco a capire quanta portata abbia effettivamente l'agency del giocatore sul risultato finale. 7 | 12/09/2024 | |
High Society | 7,0 | Filler di aste carino, che presenta vari pregi: si spiega facilmente e velocemente (anche grazie alla diffusa familiarità della meccanica alla base), e altrettanto velocemente si conclude; si presta a essere giocato in maniera rilassata ma anche in modo più competitivo, generando picchi di tensione; è trasportabile: ideale per un aperitivo, una giornata al mare etc. Questa nuova versione, inoltre, è molto curata graficamente e richiama stilemi dell'art nouveau, in particolare Alfons Mucha. Soggettivamente, tuttavia, non mi ha conquistato. Non lo trovo abbastanza coinvolgente da mettermi a giocare seriamente, e anche se lo facessi, comunque, non credo che vincerei più spesso: riesco decisamente meglio in giochi di altro tipo. Penso che la meccanica dell'asta mi piaccia se incorporata in un gioco più ampio, entro il quale svolga funzione precisa; così, lasciata a se stessa, non mi dice granché. 7 | 02/09/2024 | |
Ashes Reborn: Rise of the Phoenixborn | 7,0 | Una produzione superlativa (qualità dei materiali, grafica etc.) ci trasporta in un universo fantasy generico ma coerente e credibile. Mazzi base interessanti ma forse con qualche problema di bilanciamento: il gioco di controllo mi sembra un po' penalizzato (1a edizione, ma non posso dare un giudizio definitivo perché non credo di averlo giocato a sufficienza). Alea molto ridotta grazie a un bel meccanismo di gestione dadi e alla composizione della mano iniziale. Il gioco dà tuttavia l'impressione di essere un po' macchinoso. La partita sembra talvolta trascinarsi con fatica nell'alternarsi dei turni. Trovo inoltre la durata eccessiva per un battler pvp a base di carte. Rimane comunque un buon gioco che consiglierei a chi predilige l'elemento strategico, rendendosi pressoché necessario pensare qualche turno in avanti, pianificando le mosse. 7 | 15/09/2024 | |
Tetrarchia | 5,5 | Piuttosto che difficile, per me un gioco frustrante e reso tale da problemi strutturali: trascinamento indefinito e insufficiente controllo (le azioni che puoi fare per controllare i dadi possono essere vanificate da... ulteriori lanci di dadi). Note di merito alla gestione dei combattimenti con punti bonus e moltiplicatori, che vanno ad alterare il risultato dell'immancabile tiro in maniera stavolta significativa; e poi alla chiarezza e all'essenzialità di grafica e materiali, che ho gradito. I problemi suddetti mi rendono comunque arduo concedere la sufficienza. 5.5 | 10/04/2024 |