Semplicemente, sua maestá. Condivido in pieno il tema della complessità di molti giochi attuali. Si pensa che aggiungendo strati di ciccia si dia profondità; quando invece l unico risultato é una pesantezza ingiustificata. Sono difatti sempre più rari i giochi asciutti
- Genere: eurogame, competitivo.
- Target: per giocatori assidui e per giocatori esperti.
- Scalabilità: 2-5, ottimale 4.
- Meccaniche principali: azioni/ruoli condivisi.
- Meccaniche secondarie: draft di azioni, aumentare il valore delle risorse non scelte.
- Importanza storica: se nel 1995 Catan aveva dato il via al processo che andò poi a costruire tutto il mondo degli eurogame, è con Puerto Rico, nel 2002, che questo genere vede la definitiva e assoluta consacrazione. Il gioco scala le classifiche di gradimento sia di critica che di pubblico, come prima solo Tigris & Euphrates (1997) di Knizia aveva saputo fare, ma in modo ancora più saldo e duraturo. Rimane in testa alla classifica di Board Game Geek per sei anni, divisi tra il 2002 e il 2010, ed è ancora oggi uno dei giochi più apprezzati e consigliati.
- Elementi di innovazione/twist: crea le azioni/ruoli condivisi e pochi giochi dopo di lui sono riusciti a implementare altrettanto bene tale meccanica; il sistema per cui i ruoli non scelti aumentano di valore è un modo intelligente per modificare l'appetibilità delle azioni e rendere le scelte più difficili per i giocatori; il modo in cui le varie azioni si incastrano tra loro logicamente e funzionalmente rende ogni scelta sempre pesante e con conseguenze future.
- Longevità e alternative: trovare un'alternativa a Puerto Rico è impossibile, perché rimane non solo unico nel suo genere, ma anche in vetta, come qualità, tra gli eurogame. Dello stesso peso e con meccaniche in qualche modo simili, il giocatore interessato può provare Race for The Galaxy (con almeno la prima espansione e con al massimo la seconda, non di più).
Commento
Oggi siamo abituati ad avere eurogame molto complicati, in cui la complessità viene raggiunta aggiungendo strati su strati di regole e sottogiochi, più o meno scollegati tra loro, allargando a dismisura il ventaglio di opzioni e strade da percorrere. Nel periodo di Puerto Rico c'era invece maggiore attenzione a due fattori: trovare una meccanica originale, che rendesse il proprio gioco unico e riconoscibile; creare la complessità attraverso semplicità ed eleganza, non facendo proliferare il numero di opzioni, ma legando le poche disponibili tra loro con implicazioni tattiche e strategiche pesanti e difficili.
Questa seconda via di creare giochi di stampo euro si è un po' persa, strada facendo, anche perché molto più difficile da realizzare con efficacia.
Le regole abbordabili e digeribili da tutti danno sempre l'impressione che questi giochi siano dedicati anche a un pubblico più casual: in effetti tutti possono giocare a Puerto Rico, ma il punto è sempre che pochi possono davvero giocarlo bene, perché la complessità è nascosta nel gameplay, non ricreata da regole macchinose.
Nella sua storia, Puerto Rico ha visto diverse riedizioni, a partire dall'originale scatola Alea, tra cui ricordiamo la Limited Anniversary Edition (2011), la nuova edizione Alea del 2020 (quella con i famigerati coloni viola), Puerto Rico 1897 (2022) che a livello di regole è identica all'originale ma cambia di qualche anno il periodo storico in cui è ambientato il gioco.
Postilla
Si è parlato di giochi con la meccanica di azioni/ruoli condivisi. Non è stata sfruttata molto, nel mondo del gioco da tavolo, probabilmente per la difficoltà di usarla bene e realizzare un gioco valido, tanto che molti hanno fallito, nel tentativo. Tra i titoli che potete provare con tale meccanica e che valgono la spesa annoveriamo: Race for the Galaxy, Glory to Rome, Carnegie. Altri giochi la hanno come meccanica accessoria e non principale: Twilight Imperium IV, Concordia Venus, Rising Sun.