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Tzolkin: The Mayan Calendar presents a new game mechanism: dynamic worker placement. Players representing different Mayan tribes place their workers on giant connected gears, and as the gears rotate they take the workers to different action spots.
During a turn, players can either (a) place one or more workers on the lowest visible spot of the gears or (b) pick up one or more workers. When placing workers, they must pay corn, which is used as a currency in the game. When they pick up a worker, they perform certain actions depending on the position of the worker. Actions located "later" on the gears are more valuable, so it's wise to let the time work for you – but players cannot skip their turn; if they have all their workers on the gears, they have to pick some up.
The game ends after one full revolution of the central Tzolkin gear. There are many paths to victory. Pleasing the gods by placing crystal skulls in deep caves or building many temples are just two of those many paths...
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Gioco molto "intenso", nel senso che ti prende, ti appassiona, ti impegna, ti diverte. Bello, piacevole ed impegnativo. Pensate sempre alle conseguenze delle vostre azioni per non rimanere incartati dopo uno o due turni! Quindi un ottimo gioco, con alcune meccaniche note ed altre molto originali (le ruote combinate).
Ottimo gioco strategico, che colpisce subito per la presenza delle ruote.
Le regole sono semplici, le scelte limitate (metti o togli i lavoratori) ma comunque molto profonde.
A parte la strategia dominante, quello che forse paga un po' è il fatto di avere poche strategie alternative realmente valide da perseguire.
Worker placement originale, che ha nella trovata delle ruote e nella gestione del timing un grande punto di forza.
Soffre tuttavia la presenza di una strategia dominante: una volta vista all'opera (leggi: subìta) durante una partita e sperimentata altre volte in seguito, non sono più riuscito a intavolarlo con piacere. Un vero peccato.
Un classico "worker placement" con il sistema scenografico e innovativo delle ruote dentate. Semplice dal p.d.v delle meccaniche, ma profondo e impegnativo per quanto riguarda l'aspetto strategico. Interazione alta (non alle prime partite), aumenta nel momento in cui si prende dimestichezza con la gestione dei lavoratori e ci si può concentrare a mettere i bastoni tra le ruote (letteralmente) agli avversari (tramite posizionamento, costruzione, avanzamento del calendario, corsa ai templi). Longevità buona, garantita dalle combinazioni dei monumenti disponibili, dall'ordine d'uscita degli edifici, dalle tessere iniziale e nelle partite a meno di 4 giocatori dalla posizione dei "lavoratori fittizi". Componentistica di ottimo livello. L'unico dubbio riguarda il bilanciamento dei monumenti, a mio avviso hanno un costo troppo simile, considerando che il potenziale di PV che possono dare è molto diverso. Scalabilità: valido in 3, dà il meglio in 4 (in 2 mai provato).
EDIT: Per ora abbasso il voto di mezzo punto a causa della strategia dominante emersa di recente. Per me rimane un piccolo neo in un gioco ben strutturato, ma va comunque corretto con una house rule.
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