Biografia apocrifa del Signor Darcy
Vladimír Chvátil nasce a Jihlava, nell’odierna Repubblica Ceca, durante l’anno 1971 della terza era.
Dopo una decina di anni di rodaggio, l’autore ceco fa il botto nel 2006 con Through the Ages, gioco palesemente ispirato al videogioco Civilization di Sid Meier, dal quale si discosta per l’assenza di mappa e di imprecazioni quando si interrompe l'installazione. L’anno successivo esce Galaxy Trucker, frenetico gioco in cui bisogna costruire la propria astronave in fretta e furia e poi sperare che rimanga in piedi nonostante le avversità - che detta così sembrerebbe il governo Draghi. Nel 2008 esce Space Alert, cooperativo che permetteva di giocare in tempo reale grazie a una VHS – da cui l'indicativo.
Tra gli altri titoli, seguono un mega-tamagochi da tavolo come Dungeon Petz; Mage Knight, un lunghissimo gioco di esplorazione che regge benissimo anche in solitario (che magari fosse così anche per vostra moglie al centro commerciale di Arese); e Nome in Codice, che ha vinto lo Spiel des Jahres quando ancora quest'ultimo premiava giochi complessi.
Chvátil è anche autore di videogiochi: il suo titolo più celebre è Original War, strategico in tempo reale in cui si narra di una spedizione statunitense che in Siberia scopre un giacimento di siberite, minerale che consente grazie a un artefatto di un’evoluta razza aliena di viaggiare nel tempo. Così da correggere gli errori delle prime edizioni dei giochi da tavolo.
Vlaada Chvátil antepone l’ambientazione alle meccaniche, scegliendo tra queste ultime quelle che meglio si adattano al tema (che poi è quello che faceva la Fiat con i motori per le carrozzerie di design). I suoi titoli spesso si inseriscono nel solco che esiste tra i tedeschi e gli americani – così da coprire le zone dove non arriva facebook. Autore poliedrico, Chvátil è in grado di spaziare dal molosso di civilizzazione al party game che fa incetta di premi – come chiunque adori i giochi impegnativi e al tempo stesso voglia fare soldi.
Spesso ci si riferisce a Chvátil con l’appellativo di genio; ci sta: in fondo il genio è fantasia, intuizione, decisione e coraggio di usare i cubetti marroni come merda.
Vlaada Chvatìl è noto non solo per i suoi giochi, ma anche per condurre con lungimiranza e capacità la CGE, casa editrice che riesce a sfornare ogni anno giochi di buona qualità.
Non ha fatto tantissimi giochi, Vlaada, non è di quelli che devono per forza tirar fuori qualcosa ogni anno per vivere e non è un designer che reimpasta sempre la stessa meccanica dieci volte, una volta trovatane una funzionante. Certo, i suoi giochi hanno espansioni, ma difficilmente si diverte a produrre doppioni.
Di Prophecy (2002), non si ricorda giustamente nessuno, ma almeno il gioco conteneva nel nome il destino dell'autore: già nel 2006, con Through the Ages, Vlaada sbanca, vincendo premi e arrivando nei posti più alti delle classifiche di tutto il mondo, mettendo d'accordo critica e pubblico e gettando anche inconsapevolmente le basi per una generazioni di giochi ibridi euro-american che sarebbe arrivata negli anni a venire.
Tutti si aspettano un altro gestionale impegnativo e lungo e lui sorprende tutti con una sorta di party game in cui si lotta letteralmente con le mani per mettere assieme le astronavi più sgangherate di tutta la galassia: Galaxy Trucker (2007). Qui emerge una cosa già venuta fuori con Through the Ages: gli piacciono le meccaniche procedurali e non ha paura di usarle. Fa del bookkeeping un suo alleato e piazza nei suoi giochi lunghe sequenze di cose da risolvere in sequenza, con regole precise ma senza alcun controllo da parte dei giocatori. O meglio, i giocatori controllano il gioco prima, sapendo bene o male cosa accadrà dopo, ma non potendo più intervenire in un secondo momento.
Questo è ben evidente in Space Alert (2008), in cui una squadra di astronauti deve fronteggiare, in tempo reale una serie incredibile di minacce e sfighe che si abbattono sulla loro nave spaziale. Dopo l'adrenalinica fase in real time, si passa a una procedura di risoluzione in cui si vede se davvero i calcoli e i rimedi messi in atto hanno avuto effetto positivo.
I gestionali tanto attesi arrivano nel 2009 e 2011, con Dungeon Lords e Dungeon Petz, due euro games in cui però Vlaada non rinuncia ad un'ambientazione scanzonata e particolare.
Il 2011 può anche essere considerato il suo anno d'oro, perché dà alle stampe due giochi che più diversi non si può, confermando il suo game design eclettico: Mage Knight Board Game, un pachidermico adventure game che fa ancora una volta dell'ibridazione tra german e american il suo punto di forza e Codenames, un vero party game a squadre che miete premi, consensi e successive espansioni, oltre che imitazioni più o meno riuscite.
Il 2013 vede la luce il suo gioco forse meno riuscito: Tash-Kalar, una sorta di arena in cui si scontrano mostri di vario genere, rappresentati da figure astratte. Paga lo scotto di essere qualcosa a metà tra due mondi, forse però stavolta troppo, rispetto ai suoi precedenti ibridi: troppo fortunoso per essere un astratto, troppo astratto per essere simulativo, troppo calcoloso per essere coinvolgente.
Chiude la carrellata Pictomania, seconda edizione, un altro party game ottimamente riuscito, nel 2018.
Se vogliamo provare a racchiudere il game design di questo autore con tre termini, potremmo definirlo:
Eclettico. Vlaada non si adagia mai sugli allori, anche quando probabilmente potrebbe farlo (e ha avuto tante occasioni), pensa sempre qualcosa di nuovo, spesso agli antipodi rispetto al suo gioco precedente.
Trasversale. I giochi di Vlaada Chvatil sono spesso fonte di dibattito tra gli appassionati, perché difficilmente incasellabili e se i fan cercano di tirarli dalla loro parte, i detrattori tentano di affibbiarli all'altra, con risultati a volte ilari. Il fatto è che probabilmente, nella sua libertà creativa, finisce per metterci dentro semplicemente quello che gli piace, sfornando degli splendidi ibridi ante litteram.
Sfidante. Anche nei party game, il design di Vlaada non è mai banale. Non lascia mai al giocatore il tempo di respirare e deconcentrarsi, non c'è mai qualcosa che “va da solo” nei suoi giochi. O meglio c'è, a volte anche troppo, sconfinando nel bookkeeping, ma arriva sempre dopo una fase in cui il giocatore ha dovuto spremere le meningi al massimo, spesso anche in un lasso di tempo limitato.
Ah, nota a margine, i regolamenti di Chvàtil, almeno quelli dei giochi più scanzonati, oltre ad essere scritti molto bene, sono anche parecchio spiritosi.
Through the Ages
Va fatto un disclaimer, per Through the Ages, TTA per gli amici: è un gioco che alle prime partite non solo è spiazzante per la quantità di opzioni offerte, ma anche da giocare bene, faticoso da portare avanti e devastante in quanto a durata.
Il sistema migliore per impararlo è, ahimé, l'ottima APP. Peraltro c'è in Tana una nutrita comunità di appassionati che fa tornei tutto l'anno, con una vera e propria classifica e graduatoria: trovate maggiori informazioni qui (e qui).
Una volta impratichiti col gioco, ecco che anche le partite fisiche diventeranno più scorrevoli e meno faticose.
> recensione
Perché dovreste giocarlo:
Perché semplicemente è il miglior gioco di civilizzazione esistente. Dove hanno provato ad imitarlo semplificandolo, hanno miseramente fallito. TTA prende la vostra civiltà dall'antichità e la porta fino al futuro, attraverso cultura, tecnologia, politica, guerra, leader, governi, meraviglie e quant'altro. Nessuno riesce a replicare allo stesso modo la sensazione di crescita costellata da decisioni difficili che lo domina.
Perché potrebbe non fare al caso vostro:
Perché ha una parte german che è calcolosa, lunga, difficile e non perdona gli errori. E una parte american in cui ti attaccano, ti tolgono cose, ti dichiarano guerra. Soprattutto, al tavolo con la copia fisica, richiede tanto, tanto tempo, per diverse partite di seguito.
Mage Knight Board Game
Se quello per TTA era un disclaimer, questo per Mage Knight è un Parental Advisory. Siamo di fronte a una chimera che da una parte è un adventure game con una missione, una narrazione, incontri e quest, dall'altra una specie di puzzle, in cui incastrare ottimamente tutte le cose che si possono fare in un turno non solo non è facile, ma rischia di farti perdere tutta la partita, se fatto con superficialità.
> recensione
Perché dovreste giocarlo:
Perché rappresenta una delle sfide più alte per il giocatore. Hai un mondo da esplorare e devi farlo con un'accortezza e una capacità che danno una soddisfazione ineguagliata, se riuscirete a padroneggiarlo.
Perché potrebbe non fare al caso vostro:
Perché dà il meglio solo in solitario o al massimo in due (due veloci però), perché potrebbe fondervi il cervello, perché la parte di fortuna comunque c'è e potrebbe vanificare tre ore di partita e calcoli.
Space Alert
Lo so che al terzo posto vi sareste aspettati Codenames. Un po' anch'io, ma alla fine ho scelto Space Alert per due motivi: Codenames è geniale, indubbiamente, ma Decrypto lo ha superato; Space Alert è un gioco troppo spesso passato in sordina, nella sua unicità, per non dargli questa vetrina.
Non è solo il tempo reale, ma tutta la programmazione delle azioni, che sono gestite in un modo fantastico, teso, complesso. Viene risolto il problema del giocatore alpha e il bookkeeping diviene un elemento di gioco che attira l'attenzione del tavolo tanto quanto la parte attiva del gameplay.
> recensione
Perché dovreste giocarlo:
Perché è una specie di geniale corso di sopravvivenza con tappe sempre più ostiche. Space Alert metterà davvero alla prova il vostro affiatamento, il vostro essere squadra, il vostro trovare soluzioni rapide a problemi improvvisi.
Come in tutti i giochi di Vlaada: vincere è davvero duro, ma se si vince la soddisfazione è immensa.
Perché potrebbe non fare al caso vostro:
Perché è un affanno. Il tempo reale ti prende alla gola e non la molla più ed assistere poi a quella fase di risoluzione, impotenti, mentre tutto NON va secondo i piani, può avere due effetti: o ci riprovate subito, o lo mettete via per sempre. Ho visto persone veramente in affanno andare completamente nel pallone, a questo gioco.
Soprattutto perché richiede un gruppo stabile, affiatato e disposto a spenderci più di una partita di seguito.
Giochi principali:
2002 Prophecy
2006 Through the Ages: A Story of Civilization
2007 Galaxy Trucker
2008 Space Alert
2009 Dungeon Lords
2011 Dungeon Petz, Mage Knight Board Game, Pictomania
2013 Tash-Kalar: Arena of Legends
2015 Codenames, Through the Ages: A New Story of Civilization
2016 Codenames: Pictures, Star Trek: Frontiers
2017 Codenames: Duet
2018 Pictomania (Second Edition)