I 100 Giochi – Dominion

Quanti sono i debitori di questo gioco? Quanto ha cambiato e influenzato il modo di fare giochi da tavolo dopo di lui?

Approfondimenti
Giochi
  • Genere: eurogame, competitivo
  • Target: per occasionali
  • Scalabilità: 2-4, ottimale 2-4
  • Meccaniche principali: deck-building
  • Meccaniche secondarie: gestione mano, draft
  • Importanza storica: Dominion mette la meccanica del deck-building al centro del gioco da tavolo, rendendola protagonista come mai prima. Grazie a lui la meccanica esprime improvvisamente tutto il suo potenziale e da lì in avanti sarà sfruttata in mille modi da altrettanti giochi.
  • Elementi di innovazione / twist: all'interno del gioco il twist principale è rappresentato dalle carte Punteggio, che vanno acquistate al pari delle altre, ma non hanno una funzione in gioco, andando perciò a rallentare il mazzo del giocatore, ingolfandone la mano. Comprarne troppe troppo presto significa limitare precocemente il proprio gioco.
  • Longevità e alternative: difficile dire se Dominion sia un gioco valido ancora oggi. Da una parte, è ancora uno dei migliori per far capire come sfruttare al meglio la meccanica, dall'altra il suo sistema di separazione tra soldi, azioni e punti vittoria porta a una certa rigidità e si espone alla strategia dominante. D'altro canto è anche uno dei pochi giochi che sfrutta il deck-building puro, praticamente senza associarlo ad altre meccaniche principali.

    In ogni caso, alternative valide e meccanicamente più moderne in cui c'è il deck-building come meccanica principale sono: 

    • Aeon's End (questo è in realtà hand-building), che è una boss-fight di sole carte, in cui gli scarti non si rimescolano mai, dando al giocatore la possibilità di controllare come pescherà le carte in futuro;
    • G.I.Joe Deck Building Game, in cui si arruolano uomini e mezzi per sconfiggere il nemico;
    • Apex Theropod Deck Building Game ci mette nei panni di predatori preistorici alle prese con la sopravvivenza, con scaltre prede e con predatori più grossi di noi.

    Quelli in cui invece la meccanica di deck-building si combina ad altre sono molteplici, tra i quali:

    • Mage Knight Board Game, in cui il deck-building serve ad affrontare sfide sempre maggiori esplorando un mondo fantasy;
    • Food Chain Magnate associa l'hand-building a un gioco di tipo economico in cui ci si fa concorrenza per mettere in piedi la migliore catena di fast food;
    • Clank! Un dungeon crawler, molto semplice in cui avventurieri vagano per un sotterraneo in cerca di tesori, prima che il drago si risvegli;
    • Dune Imperium associa deck-building a piazzamento lavoratori, in un gioco ibrido tra gestione risorse e battaglie;
    • Lewis & Clark associa stavolta hand-building e piazzamento lavoratori, in quello che è un fine gioco di gestione risorse che sfocia in una gara, in cui vince chi arriva primo al traguardo.
    • Tyrants of the Underdark, in cui il deck-building è combinato col controllo territorio. Qui le carte hanno anche un doppio valore in punti vittoria: minore quando le si usa nel mazzo, maggiore quando le si accantona in un'apposita riserva (non potendo però più sfruttarne l'effetto per il resto della partita).
       

Commento

Dobbiamo specificare una cosa: prima di Dominion, il deck-building esisteva già. Solo che era un deck-building fatto prima della partita, per creare un proprio mazzo, con cui poi si giocava. Magic è l'esempio maggiore e più famoso per questo genere di giochi. In questi specifici casi, il termine più adatto ed usato è quello di deck-construction (termine creato a posteriori proprio per differenziare la meccanica dal deck-building alla Dominion).
Dominion rende il deck-building centrale durante la partita, mentre si sta giocando, mettendo a disposizione dei giocatori una serie di carte tra cui scegliere. È il primo a farlo? In realtà no: l'anno prima (2007), il geniale Corey Konieczka, assieme al coautore Christian T. Petersen, inserisce il deck-bulding in StarCraft: The Board Game, tratto dall'omonimo videogioco. Qui, sei fazioni aliene si danno battaglia di pianeta in pianeta, usando appunto un mazzo di carte modificabile in base alle truppe scelte e alle tecnologie ricercate, personalizzando così l'aspetto bellico del gioco. 
StarCraft rimane però un prodotto per appassionati, ostico e impegnativo, mentre Dominion è alla portata di tutti e usa praticamente solo il deck-building, senza null'altro attorno.

Il successo è immediato, tanto che le espansioni uscite negli anni successivi sono davvero moltissime e vanno ad aumentare enormemente il già considerevole numero di carte e combinazioni a disposizione del giocatore.

Al di là del suo essere o meno superato, Dominion rimane uno dei giochi più influenti ed importanti nel panorama del gioco da tavolo moderno.

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Commenti

Dominion pietra miliare dei deckbuilder senza dubbio. 

Tra le alternative avrei messo sicuramente Ascension, che è il gioco che io di solito propongo. Ha alcuni vantaggi rispetto a Dominion, pur mantenendone i tratti di deckbuilder puro competitivo dalla durata contenuta:

1- La scelta delle carte da un River sempre in movimento, anziché dai mazzetti fissi

2- la rimozione delle carte punti vittoria

Per quanto entrambi fossero punti di forza di Dominion per me, che sono un hard core gamer che ama strategie profonde,risultavano ostici per i nuovi giocatori. In particolare proprio il twist geniale dei punti vittoria che ti vanno ad ingolfare il deck era fastidioso perché portava a turni poco soddisfacenti e a un'interruzione di quella sensazione di crescita che, a mio parere, la meccanica del deckbuilding esprime così bene.

Ma al posto di Food Chain Magnate e Lewis and Clark che c'entrano davvero poco col deckbuilding... non sarebbe stato piu opportuno indicare un titolo più adatto tipo Tyrants of the Underdark?

Dr Houserules scrive:

Ma al posto di Food Chain Magnate e Lewis and Clark che c'entrano davvero poco col deckbuilding... non sarebbe stato piu opportuno indicare un titolo più adatto tipo Tyrants of the Underdark?

sai che me lo sono scordato? aggiungo

Thunderstone è il vero alterego di Dominion (secondo me a vantaggIO di quello citato da me).

 

Meccanica che piace a molti (a me purtroppo molto poco)

Oltre a Tiranni (per sempre nel cuore) aggiungerei anche i mitici Living Forest e Lacrimosa . In ogni caso non ho mai giocato a Dominion ma lo ringrazio per essere stato apripista ad una delle mie meccaniche preferite.

Lewis&Clark è un piccolo gioiello ed uno dei miei giochi preferiti però concordo che non è un esempio molto calzante in quanto il deck building si limita in realtà all'aggiunta di poche carte essenziali dal momento che si tratta di una corsa. Vedrei meglio El Dorado di Knizia dove peraltro è molto simile a Dominion la sensazione di esser rallentato dalle dimensioni del mazzo nel poter usare le carte più funzionali al movimento che si sono accumulate nel corso del gioco. 

Ad ogni modo credo che gli esempi che hanno attinto da Dominion siano parecchi, di qui la sua grandezza. 

W StarCraft, W Tiranni, W Dune!

Per me.il deckbuilding è la meccanica più sopravvalutata in assoluto. Mai capito la sua popolarità  

per la combinazione con altre meccaniche: Trains e Trains Rising Sun.

Purtroppo, come fai notare nell'articolo, il termine deck-building, dagli inizi degli anni 90, per tutta la comunità di giocatori di Magic, e altri giochi simili, sta ad indicare tutt'altro rispetto a quello che nel ambiente dei GdT, probabilmente per convenienza e opportunismo, é stato chiamato deckbuilding. La cosa crea confusione e a poco serve che per indicare i giochi che utilizzano l'originale meccanica di deckbuilding in mondo dei GdT stia utilizzando il termine deck-construction. Temine che non verrà mai riconosciuto e accettato dalla vasta comunità di giocatori di Magic in riferimento al loro gioco, che per antonomasia é sfrutta meccaniche di deckbuilding.

@Pizza.mystica di quale tipo di deckbuilding parli? 

In Magic e altri giochi "deck-construction" l'importanza del costruirsi il proprio mazzo ha una forte commistione con tutto quello che viene indicato come Metagame, cioé tutte quelle attività percepite come esterne o periferiche al gioco, pur essendo importanti per l'esperienza di gioco. Questo in parte si riversa in giochi come Dominion, dove la conoscenza delle carte, delle loro combinazioni e sinergie, tattiche e strategie, é un fattore importante associato con l'abilità di attuarle durante la partita adattandosi in corsa.

Probabilmente sono fattori che tu non reputi interessanti per il tuo stile di gioco, dove ricerchi altre situazioni e stimoli.

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