Agricola | 8,0 | Sempre vario utilizzando le carte. Giocando in 5 tende ad essere un po' lungo. Scala benissimo con qualsiasi numero di giocatori. Ottimo in 2 anche se l'interazione diminuisce molto. Grafica e materiali molto belli. Non proprio un gioco semplice, anche giocato nella versione base, forse un giocatore occasionale potrebbe trovare qualche difficoltà. Piace molto anche alle donne! | 09/12/2016 |
Age of Empires III: The Age of Discovery | 8,0 | Pregi: - Regolamento abbastanza semplice - Meccaniche di gioco ben rodate anche se non particolarmente innotive - Grafica curata e bel colpo d'occhio della plancia con tutte le miniature colorate - Ambientazione, secondo me, ben riuscita - Diverse le strategie da seguire e ad ogni turno le scelte sono molte - Durata abbastanza contenuta, considerando che comunque si tratta di un gioco per gamers Difetti: - Alcune tessere degli sviluppi sono decisamente migliori di altre. Alcune tendono a servire davvero a poco. Questo non è del tutto un difetto, perché in realtà le tessere sono visibili a tutti e chi posiziona per primo le sue pedine, avrà la possibilità di scegliere per primo, però forse alcune tessere restano ancora troppo potenti rispetto ad altre. - Può esserci una certa aleatorietà nella fase di esplorazione che può anche premiare troppo o penalizzare troppo. E' però vero che questa è l'unica intrommisione della fortuna in un gioco che per il resto è un perfetto tedesco. Inoltre la fase di esplorazione, così realizzata, è attinente al tema: la scoperta di nuovi territori era rischiosa anche se redditizia, ma solo potenzialmente. - Avrebbero potuto mettere dei segnalini per il punteggio (non è però un gran difetto) Nel complesso un bel gioco che consiglio a tutti di giocare. Come detto, quel pizzico di aleatorietà nell'esplorazione può dare fastidio, ma non credo che penalizzi eccessivamente il gioco e in fondo fa parte dell'ambientazione. | 06/07/2011 |
Quietville | 7,0 | Parlare di strategia in questo gioco mi sembra un po' eccesivo. E' sicuramente un gioco carino, in cui le mosse vanno in tanti casi pensate, ma la componente fortunosa è presente e abbastanza importante. Tendo a concordare con chi dice che con certe configurazioni di giocatori c'è un malcapitato che si becca tutti gli scarti, ma non ho giocato così tante volte da poter esserne certo. In definitiva, visto il basso costo, la buona qualità delle carte e della grafica, il tema azzeccato, il tempo di gioco limitato e il sistema di punteggio che ti costringe a fare delle scelte, credo si meriti un 7. Ovviamente è un 7 relativo al suo genere. E' chiaro che se lo confronto a Puerto Rico, gli rifilo un 3 e gioco a Puerto! | 25/02/2012 |
Keltis: Das Kartenspiel | 7,0 | Bel gioco di carte. Pregi: - Ottimo giocato in 2 giocatori, dove la fortuna conta, ma in modo abbastanza marginale. Ad ogni turno le scelte possono anche essere decisive. - Materiali molto buono. Le carte sono chiare e resistenti. - Scatola piccola che si può portare ovunque. Difetti: - In 3 e 4 giocatori la fortuna ha un peso maggiore e il gioco perde un po'. - E' molto astratto (ma non necessariamente è un difetto e questo vale soprattutto nei giochi di carte). Consiglio l'acquisto e vi suggerisco anche di provare Keltis Das Orakel, che presenta lo stesso meccanismo di base nella gestione delle carte, ma aggiunge interessanti elementi che aumentano le possibilità di scela. | 26/06/2011 |
Through the Desert | 7,0 | Gioco un po' vecchiotto che però non è niente male. Simpatica la meccanica e veloce il turno di gioco. Si gioca in scioltezza. La qualità dei materiali non è eccelsa: la grafica è bruttina e il colore dei cammelli è pessimo e si rischia di confonderli. Completamente slegato dall'ambientazione, anche se non sempre è un gran difetto. Zero fattore fortuna, buona la rigiocabilità anche perché il gioco è veloce. In 5 è piuttosto difficile pianificare qualcosa. | 15/07/2011 |
Dominant Species | 7,0 | Bel gioco dalla meccanica interessante anche se non particolarmente innovativa. Piacevole l'idea della lotta per la sopravvivenza che però si rivela essere un'ambientazione un po' appiccicata e a parte le glaciazioni che fanno "morire/migrare" le specie presenti sui territori, direi che c'è poco altro di tematico a parte il potere di qualche specie, come i mammiferi, che giustamente hanno la capacità di sopravvivere in qualsiasi territorio, o gli uccelli che possono migrare di due spazi invece di uno. La lunghezza del gioco si aggira sulle 4 ore (anche qualcosa in più). Forse un po' troppo, essendo i turni sostanzialemente molto simili tra loro, anche se le azioni da fare sono molte e devo dire di non esseremi annoiato. Di sicuro sarebbe stato meglio qualche turno in meno. Le carte sono sbilanciate, ma è anche vero che lo sono per tutti. Dopo la prima partita, si sa che le carte sono molto diverse tra loro e ci si deve regolare di conseguenza. Kingmaking che c'è, ma con cui si può convivere. Un po' difficile da controllare in diverse situazioni, ma nel complesso si riesce a dare un senso alle proprie scelte. La grafica è assolutamente funzionale, come già ribadito da altri, ma è anche vero che assolutamente schifosa. Il gioco è già di suo molto astratto, se poi non si impegnano nemmeno a fare una grafica decente, allora è ovvio che la sensazione che si ha è quella di giocare con un prototipo. Insomma, buon gioco, materiali buoni, grafica pessima e prezzo assurdo, direi ingiustificato rispetto ad altri giochi. | 18/10/2011 |
K2 | 7,0 | Secondo me un gioco riuscito piuttosto bene. La meccanica si amalgama bene con l'ambientazione e si avverte sempre il rischio di lasciarci le penne. Tuttavia è tra il 6.5 e il 7 perché l'impressione è che il gioco tenda ad essere un po' troppo ripetitivo e perché comunque la fortuna nella pesca delle carte e la combinazione del tempo favorevole e del turno da primo giocatore tendono a farsi sentire. Non che sia una problema molto pesante, ma alla lunga può dare fastidio in un gioco in cui la tempistica è molto importante. Bella la grafica anche se le caselle sono un po' piccole. Nel complesso un buon gioco. | 16/01/2012 |
The Speicherstadt | 7,0 | Un bel giochino, con diverse scelte da ponderare bene. Bello il meccanismo dell'asta. L'alea non manca, ma direi che non disturba troppo, anche considerando il tipo di gioco e il suo target. In 2 non rende benissimo. Credo che sia un buon riempitivo dopo una partita a qualcosa di più impegnativo, data la breve durata, però non lo userei come introduttivo, nonostante le regole abbastanza semplici: il tema non è molto accattivante ed comunque un po' freddino, e secondo me questo è un difetto se devi invogliare a giocare delle persone che di solito non lo fanno. | 07/05/2012 |
Trajan | 7,0 | Davvero difficile gestire al meglio la rotazione dei segnalini colorati nelle ciotole e c'è sempre il rischio di incartarsi. L'ambientazione è del tutto assente, ma il gioco scorre bene e le azioni sono parecchie e ci sono diversi modi di fare punti. Il gioco è forse più piacevole in 2 che in 4, data la durata che inevitabilemente si dilata giocando in 4. Sono presenti diversi elementi aleatori anche se nelle partite che ho fatto non mi sono sembrati troppo determinanti. La fortuna può però dar fastidio a molti. La grafica poteva essere sicuramente curata un po' di più anche se è comunque accettabile. Nel complesso un buon gioco che rigiocherei volentieri. | 13/09/2013 |
Seasons | 7,0 | Ho fatto diverse partite su BGA, ma ancora non ho avuto modo di provarlo dal vivo. Nel complesso il gioco mi è davvero piaciuto. Pro: - l'aleatorietà (vedi anche i Contro) può in qualche modo essere controllata e le probabilità di uscita di un simbolo sui dadi sono ben determinate. - ogni carta ha un suo perché e può essere usata in modo intelligente. - finora mi ha dato la sensazione di avere un'alta rigiocabilità e ogni partita è stata in qualche modo differente. - ottima la presenza di tre livelli di difficoltà. - bellissima la grafica che non ritengo IL motivo per cui giudicare bene un gioco, ma è sicuramente UN motivo per cui giudicarlo male. Con quello che costano i giochi vorrei che anche l'occhio avesse la sua parte. Contro: - unica pecca per quanto riguarda l'alea sta nel fatto che a volte una pesca fortunata può davvero regalare molti punti, ma questo nel complesso non mi ha dato così fastidio. - scala bene da 2 a 4 anche se devo ammettere che è quasi da considerarsi un gioco da 2, perché in 3 o 4 può esserci perecchio tempo di attesa tra un turno e l'altro. Avendo giocato solo on-line, non mi esprimo sui materiali. EDIT Dopo circa 50 partite abbasso il voto a 7. In effetti il gioco regala raramente partite combattute fino alla fine e spesso la fortuna influisce davvero troppo. Resta un bel gioco, ma non eccelso e forse poteva essere meglio ponderato in alcuni aspetti. L'espansione poi introduce carte ancor più sbilanciate (alcune utili solo in determinate combo, altrimenti del tutto inutili), pur aumentando la longevità. | 28/10/2013 |
Spyrium | 7,0 | Oggettivamente non è un brutto gioco, ma non presenta nulla di nuovo. La partita è tiratissima e ogni mossa va ben calcolata perché gli errori si pagano caro. Ho molti dubbi sulla longevità: le carte sono poche e sono sempre quelle ogni partita ad eccezione di qualche carta che non entra in gioco. Credo che giocato in 5 sia eterno. Un 7 pieno, anche 7,5, ma non ne consiglierei l'acquisto. | 03/11/2013 |
Rise of Empires | 7,0 | Gioco dalle maccaniche davvero interessanti e che, nonostante la lunghezza, lascia la voglia di rigiocarci. Premetto che non vado pazzo per i giochi di maggioranza, però qui le possibilità di far punti sono diverse. Pregi: - Molto interessante la meccanica di andata e ritorno dell'esecuzione delle azioni dei singoli giocatori in ogni epoca. E' Difficile imparare a gestire e a pianificare questa fase che è il fulcro del gioco. Ogni scelta deve essere ben ponderata. - Diverse possibilità di fare punti vittoria. - Materiali buoni, tessere e soldi di un bel cartone spesso. Difetti: - Grafica sufficiente. Per essere un gioco di Wallace, la grafica non è male anche se l'iconografia sulle tessere è un po' confusionaria sulle tessere città. - Mi lascia perplesso il rapporto costo/benefici delle città e delle meraviglie. Le prime costano parecchio in cibo e in cubetti per il mantenimento, mentre le seconde, pur avendo un costo alto, danno tanti punti vittoria subito e senza spendere in cibo per il mantenimento (cosa che, all'ultimo turno con la regola del raddoppio della produzione e del consumo di cibo, può davvero far perdere parecchi punti vittoria). - Alcune tessere città e tecnologia sono decisamente inferiori ad altre. E' vero che chi prima arriva, meglio alloggia, però il sistema delle fasi A e B può creare situazioni in cui non ha davvero alcun senso prendere una tecnologia o una città. - L'ambientazione è resa piuttosto male. Non è una cosa gravissima in generale, però in un gioco di civilizzazione sarebbe auspicabile che l'autore si impegni per lo meno per farti calare nel'idea di una civiltà che si sviluppa. E' tutto un po' posticcio e alcune cose non hanno tematicamente senso. - Diverse lacune nel regolamento e difficoltà nella comprensione di alcune regole. La traduzione in italiano ha diversi errori (grammaticali e nel significato). Il mio voto è un 7,5 perché, nonostante le buone idee e la giocabilità comunque buona, credo che il gioco abbia parecchie mancanze. Giocato solo in 4, ma credo che in 2 sia un gioco inutile e in 5 sia lunghissimo (in 4 è già piuttosto lungo). | 01/07/2011 |
Caribbean | 6,0 | Giochino semplice che in qualche caso permette di fare dei ragionamenti che poi però potrebbero anche non avverarsi a causa dell'alta aleatorietà. Non è malissimo e mi sento di dargli un 6, anche se forsee ha una durata eccessiva per il tipo di gioco. Non certo un gioco da avere assolutamente. Come filler c'è di meglio. | 15/10/2012 |
Timeline | 6,0 | Io ho 2 scatole dell'edizione francese. Si può giocare benissimo anche in francese, non è poi così impossibile. Se poi c'è qualcuno del gruppo che conosce il francese, tanto meglio. Sono d'accordo col recensore sul fatto che le carte sono poche e che la longevità del gioco ne risente. D'accordo anche sul fatto che applicando il regolamento di Anno Domini, il gioco potrebbe acquistare più mordente. Un ben giochino, ma che costa parecchio per le poche carte presenti in ogni singola scatola, se parliamo dell'edizione francese e che comunque anche nell'edizione italiana non migliora sotto questo aspetto. Sarebbe sicuramente un 7 per la bellezza delle illustrazioni e per l'immediatezza del gioco, ma rimane un 6 per lo scarso rapporto costo/longevità. | 26/10/2012 |
Olympus | 6,0 | Non è male, ma è solo un 6.5. Alcuni edifici sono palesemente più forti e altri sono praticamente obbligatori. Il gran numero di edifici disponibili se da un lato rende possibile attuare diverse strategie, dall'altro rende il gioco dispersivo. Soprattuto alla prima partita ci si trova disorientati e si deve leggere continuamente le carte edificio e il loro costo. Gioco non molto originale e i materiali non sono molto buoni: le carte sono davvero leggere. | 03/03/2011 |
Power Grid: Factory Manager | 6,0 | Gioco freddo e non molto divertente. Molti calcoli da fare turno per turno. Di difficile interpretazione la fase di scelta delle tessere per il nuovo mercato (che non è necessariamente un difetto): a volte si scelgono le tessere un po' a caso. Dopo un paio di partite alcune dinamiche sono più chiare, ma nel complesso resta un gioco ripetitvo e non lascia una gran volgia di rigiocarlo. | 03/03/2011 |
Evolution: The Origin of Species | 5,0 | Carino e veloce, ma decisamente inutile. Con il sistema di punteggio originale non prende la sufficienza. Modificandolo raggiunge il 6. Materiali scarsi. Grafica essenziale. | 03/10/2011 |
At the Gates of Loyang | 4,0 | Non all'altezza di Agricola e Le Havre, anzi decisamente inferiore. La fase di scelta delle carte che è forse l'unico momento di interazione vera (a parte possibili aiutanti che possono rubare le verdure dai banchi del mercato o carte qua e là) lascia a bocca asciutta. E' completamnete priva di tensione. Non ha quasi mai grande importanza iniziare il turno per primo e per ultimo e le carte che girano sono sempre quelle. Non è brutta la gestione dei campi, bellissimi i pezzi e la grafica, però il gioco è noioso, senza un minimo di interazione, senza tensione e con l'aggravante della lunghezza. Se fosse lungo ma interesante non lo criticherei, ma, così, non prende la sufficenza. In 2 è forse anche peggiore che 3. | 23/08/2011 |
Dakota | 4,0 | Giocato 2 volte e continua a non piacermi. Alcune considerazioni in breve: - Alcune buone idee, ma il gioco non è molto bilanciato. In particolare quando una delle due fazioni è composta da un solo giocatore, possono esserci dei problemi, perché il giocatore che si trova da solo può fare la sua partita indisturbato. Inoltre nella maggior parte dei casi, il secondo giro di posizionamento degli omini neutrali, risulta, in molti casi, abbastanza inutile. La situazione migliore se le fazioni sono bilanciate, come per esempio nel caso "2 contro 3". Forse c'era bisogno di più playtesting. - Se un giocatore non riesce a raccogliere risorse per uno o più turni è automaticamente fuori dai giochi, considerando anche il fatto che i turni non sono molti. - I sistemi per fare punti sono davvero pochi. A volte può non convenire investire risorse negli edifici che non danno punti, anche perché raccogliere le risorse non è sempre facile e per comprarle si spendono molte azioni e soldi, che comunque si ottengono dalla vendita delle risorse raccolte e quindi si crea un circolo vizioso. Magari si vince di un punto solo perché l'avversario è stato bloccato in un turno e non ha raccolto quelle risorse con le quali avrebbe potuto ottenere i soldi necessari a comprare il punto vittoria mancante per pareggiare. - Grafica accettabile, anche se non certo bellissima. - Materiali buoni ma che non giustificano il prezzo piuttosto alto. | 23/08/2012 |
Warlords of Europe | 4,0 | Premetto che il mio voto è di parte in quanto non sono un amante dei wargames. Il gioco si presenta bene, con una plancia dalla grafica evocativa (anche se alcune regioni hanno confini poco distinguibili, vedi per esempio le due regioni nel nord Italia) e belle miniature. Lo spazio sul tabellone mi è sembrato adeguato, anche se spesso il numero di miniature per territorio può essere alto. A parte l'aspetto estetico, il gioco ha diversi tempi morti. Quando il giocatore di turno decide le sue mosse, gli altri devono attendere (annoiandosi un po'). La quantità di dadi da tirare è assurda, tanto che spesso non ci sono abbastanza dadi e si è costretti a fare più tiri per un unico attacco...con i soldi che costa non potevano aggiugere qualche dado in più? Si tira il dado perfino per stabilire l'ordine di gioco ad ogni round. Si poteva fare un'asta invece di tirare l'ennesimo dado! Sarebbe stato anche più tattico. E' vero che si può pagare per avere il dado più "ciccione" per aumentare la possibilità di scelta dell'ordine di gioco, ma si tratta pur sempre di un tiro di dado! Mancano poi degli utili segnalini per capire di quale giocatore è un condottiero preso in ostaggio, cosa del tutto trascurabile se il gioco non costasse quello che costa. Le condizioni di vittoria poi sono potenzialmente infinite. Altro che risiko, qui non finisce davvero più! In definitiva, se vi piacciono i wargames, vi consiglio di giocare ad altro. Pur non essendo particolarmente appasionato, ho giocato a giochi più veloci, più vari e anche molto più strategici. Questo è un risikone (vedi la regola della carta strategia che puoi pescare se conquisti almeno un territorio) con le carte e un sacco di dadi in più. | 26/05/2011 |
Granada | 1,0 | L'ho venduto dopo aver fatto un'unica partita in 5, quindi il mio parere non è di sicuro del tutto completo, però per quanto mi riguarda questo gioco mi ha così deluso che non meriterebbe nemmeno un commento! 1) Ingestibile. Non puoi pianificare niente. Va di c**o in modo esagerato. Forse in meno di 5 giocatori la cosa si attenua, ma non oso immaginare in 6. 2) Gestione delle scelte inesistente. In pratica a ogni tuo turno sei di fronte quasi sempre a un'unica scelta. Se poi nel frattempo escono carte che non ti servono o ti fregano gli edifici, anche quell'unica scelta diventa inutile. 3) Non ho mai giocato ad Alhambra, ma gli altri giocatori si meravigliavano di come si possa fare un gioco con un nome diverso (e senza nemmeno usare la fantasia per cambiare l'ambientazione) e praticamente lo stesso regolamento. Senza contare che poi Alhambra ha già un sacco di espansioni, quindi è davvero assurdo creare un altro gioco-espansione. Insomma, in una parola INUTILE! Sconsiglio a tutti l'acquisto anche a chi non ha Alhambra, perché probabilmente comprando Alhambra almeno ha a disposizione tante espansioni che possono migliorare o ampliare il gioco. | 23/08/2011 |
King of Tokyo | 1,0 | Vedo voti assurdi. Questo gioco è semplicemente inutile! La fortuna imperversa e le strategie o le tempistiche c'entrano poco. Dipende tutto dai dadi. Le carte non mitigano molto questa caratteristica del gioco e anzi molto spesso è impossibile prenderle, perché, ancora una volta, dipende dai dadi e magari non c'è nemmeno il tempo per prenderne una. La longevità è nulla: le carte servono a poco se tutto ciò che conta è il tiro che fai. Forse può essere divertente per dei bambini, ma un gruppo di adulti lo scarta subito anche solo come filler. Piuttosto gioco a Perudo. Tra l'altro non c'è davvero niente di nuovo. Lasciatelo dove sta! | 07/06/2012 |