Essen 2019: report di Kenparker

Essen Spiel 2019
spiel-messe

Una carrellata di giochi provati ad Essen: giochi nuovi, giochi vecchi, pochi turni o partite intere. Queste le mie primissime impressioni, non definitive, molto personali e, a volte, anche influenzate dalla composizione del tavolo.

Ma tant'é...

Report
Giochi

Giochi provati

Omerta

1. Omerta - 2019 - Helvetiq - 8

Giochino di carte molto carino da venti minuti. L'obiettivo del gioco è quello di restare con pochi punti (bottiglie) in mano. La particolarità è che la mano è coperta e non visibile nemmeno al proprietario. Gioco con molta interazione, ci sono ribaltamenti di fronte frequenti, gradita una buona memoria. Ambientazione gangster.

Bandido

2. Bandido - 2016 - Helvetiq - 7.5

Giochino del 2016 di carte che già avevo provato. Si tratta di un cooperativo dove bisogna cercare di non far fuggire il bandido senza però rivelare le carte in mano agli altri giocatori. Sebbene il gioco sia semplice da apprendere, non è così facile da battere: ci sono due livelli di difficoltà (con cinque o sei vie di fuga) per adattarsi alle esigenze di ogni squadra. Gioco dove non manca un po' di casualità, ma che resta gradevole e veloce.

Misty

3. Misty - 2019 - Helvetiq - 3

Giochino di carte abbastanza banale e senza troppa originalità. Gli elementi che lo caratterizzano sono la casualità nella pesca delle carte e il draft iniziale. La grafica delle carte riporta gli immaginari disegni di un bambino su un vetro tutto appannato, dovremo cercare di posizionare i disegni in maniera ottimale per poi spostarli (se richiesto) e quindi fare più punti possibile. Gioco poco longevo con ambientazione completamente inesistente, non mi ha per nulla conquistato.

Team Up!

4. Team Up! - 2018 - Helvetiq - 7

Rispetto agli altri giochini della casa editrice svizzera questo ha materiali più pregiati, tutti in legno, di conseguenza scatola più grande e prezzo più alto. Nel gioco viene riprodotto un pallet in miniatura su cui posizionare pacchi di varie dimensioni: bisognerà cercare di tenere tutto compatto e non troppo in alto. Cooperativo con il problema non risolto del giocatore dominante. Il meccanismo gira comunque bene e diverte. Gioco tattico e nel complesso un bel prodotto, forse poco originale (si rifà a Tetris) e un po' semplice. Anche la fortuna riveste un ruolo importante.

Control V

5. Control V - 2019 - JoyEnjoy Inc. - 6.5

Gioco koreano, astratto, di espansione territoriale. Meccanica interessante a specchio che offre differenti strategie: dall'espansione rapida a quella più ragionata. I materiali di plasticaccia non mi piacciono e lo banalizzano: in realtà il gioco è strategico e rende sia in due che in più giocatori, noi lo abbiamo provato in quattro. Astrattone di buona profondità, anche il titolo ha il suo perché.

Who am I

6. Who am I? - 2019 - JoyEnjoy Inc. - 4

Altro gioco koreano. A mio avviso dà il meglio in due giocatori, anche se viene spacciato come giocabile fino a quattro. Il gioco non è nemmeno presente su boardgamegeek (NdR: è stato inserito) e, a mio avviso, fanno bene a non mettercelo. Obiettivo del gioco è indovinare abiti e tipo di animale dell'altro giocatore/schieramento tramite deduzione e le informazioni reperite dalle prove precedenti. Ricorda, alla lontana, Mastermind, ma a mio avviso risulta meno profondo e strategico.

Dadaocheng

7. Dadaocheng 2nd edition - 2019 - Soso Studio - 7.5

Seconda versione, migliorata, di un gioco di Taiwan che già mi era piaciuto molto (ho la prima versione), uno dei migliori del 2015 a mio avviso. Anche la nuova edizione però non risolve il principale problema di Dadaocheng: la paralisi da analisi. La nuova edizione elimina moltissime carte e semplifica meccaniche e flusso di gioco. Ora risulta più elegante la seconda parte della fase azioni, quella successiva alla raccolta delle risorse, e permette notevoli combo e incastri. Gioco con buona interazione, ma che continua ad essere poco apprezzato.

Great Voyage

8. Humboldt's Great Voyage - 2019 - HUCH! - 5.5

Malgrado una stupenda partita con Pupina, Davide, Claudia e con uno spiegatore molto simpatico, il gioco si è rivelato piatto. Meccaniche semplici e lineari, ma non ho trovato idee originali. La scintilla non è scoccata anche a causa dell'interazione modesta e di un'ambientazione inesistente. Al di là delle scelte durante la fase di giocatore attivo, Humboldt's Great Voyage sembra giocarsi da solo, quindi il mio giudizio lo rilega a gioco poco gratificante e interessante. Un plauso invece alla grafica, molto chiara e gradevole sia nei colori che nei materiali.

Bruxelles 1897

9. Bruxelles 1897 - 2019 - Geek Attitude Games - 8

Splendido concentrato del fratellone Bruxelles 1893: questa versione di carte ne mantiene i principali elementi e il flavor. La versione deluxe, che però costa più del doppio, ha un tappetino molto bello e funzionale in aggiunta al Manneken-Pis in metallo (ovvero il segnalino primo giocatore raffigurante il ragazzetto che fa la pipì) e ad una carta promo. Il gioco è molto profondo e trasmette la sensazione della coperta corta. Gioco sia tattico che strategico con interazione fortissima. Mi ha conquistato perché offre anch'esso, come il fratello maggiore, diverse strategie tutte molto valide. Ottimo lavoro.

Mystery House

10. Mystery House: Adventures in a box - 2019 - Cranio Creations - 4

Altro collaborativo (sembra essere l'anno dei cooperativi) con un'idea di fondo carina. Il gioco sfrutta il supporto tecnologico di un applicazione per cellulare o tablet che sostituisce il vecchio ruolo del master. Mi sembra di aver capito che sia l'unico gioco andato esaurito della Cranio (avevano anche Barrage, per dirne uno). Detto questo, a testimonianza che i miei gusti sono decisamente personali, il gioco non mi ha per nulla conquistato. Alla simpatica fase di ricerca informazioni guardando dettagli attraverso fessure e cercando indizi vari, si contrappone il pragmatismo che mi ha fatto notare alcune falle nel gioco, soprattutto se giocato da giocatori euro (sappiate che all'estero non si chiamano german ma euro). Seppur ci siano numerosi scenari e storie, trovo poco longeve e ripetitive le dinamiche che potrebbero stancarmi già dalla seconda partita.

Electropolis

11. Electropolis - 2019 - Homosapiens Lab - 8.5

Piccolo gioiellino taiwanese con ambientazione presa in prestito da Alta Tensione. Materiali resistenti e di buona fattura, grafica gradevole: il gioco risulta semplice ma al tempo stesso profondo. Il meccanismo di scelta azioni è ben ideato e garantisce una forte interazione. Siamo dei sindaci di una città e dobbiamo valutare pro e contro di ogni soluzione energetica/fabbrica per soddisfare le esigenze della cittadinanza; al tempo stesso dobbiamo tenere sotto controllo il livello di inquinamento dell'aria. Gioco molto tattico, veloce ma al tempo stesso gratificante. Mi fa piacere averlo consigliato agli amici di Ken (l'americano) e tutti lo hanno comprato e apprezzato. Inoltre è stato divertente battere quei furbacchioni di Agz, Killa e Paolino nella sfida a casa di Anjelica.

Bat Cup

12. Bat Cup - 2018 - Mystical Games - 7.5

Questo gioco spagnolo mi colpisce grazie a una grafica vivace e colorata e per le belle miniature di automobili; si tratta di un tradizionale gioco di corse automobilistiche simile a Rush&Bash, ma con alcuni aspetti euro presi addirittura da Race! Formula 90. Il gioco fa il suo molto bene e permette di aggiungere diverse regole opzionali a seconda del tavolo e dell'esperienza di gioco. Acquisto mancato con rimpianto.

The Path of the Aventurers

13. The Path of the Adventurers - 2020 - Juegorama - 3

Ancora un cooperativo, nello specifico un dungeon crawler con predominante presenza di dadi. I nostri avventurieri (che in maniera molto originale sono un barbaro, un elfo, un nano e un semiorco), dopo essersi adeguatamente equipaggiati, dovranno esplorare nuovi ambienti, sconfiggere goblin e troll, che appariranno nel corso della partita sempre più potenti e numerosi, per poi sconfiggere il Signore Oscuro (uno dei due potenti antichi) che sta causando angoscia nel regno. Penso che il pensiero condiviso al tavolo dopo questo suggestivo scenario sia "Wow, che idea originale...". In sitesi, tutto già visto e poco coinvolgente.

Dekalko

14. Dekalko - 2019 - Happy Baobab - 6

Gioco coreano; ricorda tanto Pictionary, ma con una realizzazione che lo porta ad essere giocabile anche dai più piccoli. In sostanza bisogna ricalcare con un pennarello cancellabile l'immagine/foto ricevuta, posizionandola sotto a una pellicola trasparente. Una volta terminato il disegno (ma velocemente per fare più punti) bisogna nascondere l'immagine e farne indovinare il soggetto. Tutto molto semplice e veloce: banale se vogliamo, ma al tempo stesso funzionale, divertente e adatto a tutte le età.

Farben

15. Farben - 2018 - Pegasus Spiele - 6.5

Ottimo family game. In estrema sintesi bisogna raccontare delle storie e abbinare dei colori partendo da una parola estratta (da un mazzo di carte) e comune a tutti. Il racconto deve essere intrigante per fare in modo che venga ricordato. Infatti, dopo tutti i racconti di tutte le parole estratte, si faranno punti in base agli abbinamenti corretti che gli altri giocatori riusciranno a fare aiutandosi nel ricordare i racconti. Un gioco molto carino che ha il pregio di far conoscere tra loro le persone sedute al tavolo. Perfetto family e party game.

Second Chance

16. Second Chance - 2019 - Pegasus Spiele - 5.5

La cosa stancante di Uwe Rosenberg, autore che tra l'altro apprezzo, è che quando idea un gioco di successo poi deve farne almeno un altro paio che replichino la stessa meccanica. Ed eccoci a giocare a questo Second Chance, gioco tra l'altro gradevole, che replica parte della meccanica di Patchwork (che comunque considero superiore sia per strategia che per materiali): Second Chance permette però di avere al tavolo un numero variabile di giocatori, da due a sei.

Pictures

17. Pictures - 2019 - PD-Verlag - 6.5

Sarò onesto: a questo gioco non avrei dato un centesimo. Solo grazie alla dritta di Nonno Goblin mi ci sono avvicinato. Ogni giocatore ha un'immagine che deve cercare di far indovinare agli altri giocatori (con la stessa modalità descritta in Dekalko). In questo gioco però dovremo utilizzare oggetti differenti, ovvero:

  • cubetti colorati;
  • carte;
  • due stringhe;
  • sassi e tronchetti;
  • prismi di legno.

Le immagini sono spesso composte e articolate, il gioco è banale ma devo dire che le persone ai tavoli che ho visto e con cui ho giocato si sono divertiti molto. Party game adatto a tutti.

Yokai No Mori

18. Yōkaï no Mori - 2013 - Ferti - 5

Passiamo agli astratti (anche se con grafica graziosa e curata). Questo gioco di spostamento pedine con regole che ricordano gli scacchi (semplificandoli) sembra banale, mentre in realtà offre una buona profondità. Il gioco ha anche la possibilità di essere configurato con pedine differenti (e abilità differenti) per garantire maggiore longevità.

Sensei

19. Senseï - 2016 - Ferti - 8

Questo secondo astratto, con un paio di miniature bellissime, mi ha colpito ancora di più. Gioco per due giocatori che prevede la conquista dell'estremità avversaria, un po' come Quoridor e Kamisado. Rispetto a questi però permette in maniera alternata di fare fino a tre mosse consecutive. Il gioco mi ha conquistato e ci ho fatto subito diverse partite, alcune con Gionata. Non l'ho acquistato (costava venticinque euro) perché non ho mai modo di giocare a questi astrattoni per due giocatori, ma è un gran bel gioco.

Montmartre

20. Montmartre - 2019 - Bankiiiz - 5

Spinti da Oscar proviamo questo gioco. Le illustrazioni sono a mio avviso bellissime, ma con questa affermazione ho terminato i punti di forza di questo gioco dove la casualità, nell'uscita delle carte, la fa da padrone. Le semplici meccaniche offrono un minimo di strategia e tattica, ma nulla di speciale o innovativo. Giochino da venti minuti senza infamia e senza lode.

Yokai

21 Yōkai - 2019 - Bankiiiz - 8.5 

Tra tutti i cooperativi provati in questi quattro giorni Yokai è quello che più mi ha sorpreso e conquistato. Siamo ai livelli di Hanabi per peso, profondità e bellezza. Già fatte tre partite perché non siamo riusciti a resistere e ci abbiamo giocato subito anche a casa. In sostanza la squadra deve riuscire a posizionare le carte (coperte) dello stesso colore (ci sono quattro colori diversi) in maniera tale che siano adiacenti. Entrare in sintonia con la squadra non è immediato e spesso si tende a cercare di avere tutte le informazioni, mentre si dovrebbe provare ad intuire quanto già visto dagli altri. Molto bello!

Avalon

22. The Resistance: Avalon - 2012 - Indie Boards & Cards - 10

Non credo ci sia bisogno di altre parole, però ci abbiamo giocato anche a Essen, e Agz mi ha intortato.

Insider

23. Insider - 2016 - Oink Games - 2

Che ci posso fare, il gioco proprio non mi è piaciuto. Continuo a trovarlo casuale e senza senso anche se so che c'è chi lo apprezza molto. A mio avviso fare l'insider, specie in un gruppo numeroso, è facilissimo e sgamabile solo casualmente. Il giochino, da cinque a otto giocatori, non gira e gli preferisco i più articolati Spyfall e The Resistance: Avalon. Malgrado ciò alla fine ci abbiamo fatto tre o quattro partite.

Towers of the Sun

24. Towers of The Sun - 2019 - Quality Beast - 8.5

Mi è piaciuto molto, tanto da farci due partite di fila: si tratta di una demo di un gioco che uscirà nel 2020, ambientazione appiccicata anche se l'idea e la grafica sono gradevoli (si tratta di sopravvivenza delle razze). Si costruiscono delle torri per cercare di vedere ancora il sole, in un mondo che sta per spegnersi. Ogni turno si totalizzeranno dei punti e con il passare dei turni questi continueranno a crescere di valore. Nel gioco c'è una fortissima interazione e la partita cambia molto se si gioca in due/tre/quattro o più giocatori. Esiste la modalità cooperativa (lunare) che non ho provato. Astrattone che comunque mi ha intrigato. Lo seguirò con interesse.

Seize the Bean

25. Seize the Bean - 2019 - Quality Beast - 6.5

Stesso editore, sempre in demo, ma questa volta di un kickstarter già partito. Qui i materiali sono superbi, credo si tratti però della versione deluxe; anche l'ambientazione è sentita e gradevole. Il gioco resta simpatico per l'idea, ma non ha nulla di innovativo. Mi ha ricordato per certi versi The Pursuit of Happiness, altro gioco che mi ha conquistato per tematica e divertimento, ma in cui, guardando bene, non trovo alle spalle un gran motore.

Cooper Island

26. Cooper Island - 2019 - Capstone Games - 8

Primo gioco fatto con Ken e i suoi amici. German molto solido e arzigogolato, strizza l'occhio a Terra Mystica e ha tante idee carine, mi è parso interessante e dal buon potenziale, ma va sicuramente approfondito e rigiocato. Per ora mi piace.

Ambrosia

27. Ambrosia - 2019 - Skellig Games - 5

Ennesimo gioco con le api protagoniste (ne ho visti almeno tre): veloce, grafica gradevole e interazione (ma bisogna un po' cercarsela per essere cattivi e annullare le pedine avversarie). Un po' troppo piatto per piacermi del tutto.

Chartered the Golden Age

28. Chartered: The Golden Age - 2019 - Jolly Dutch Productions - 4

Gioco che ricorda Acquire o Metropolis, colpo d'occhio gradevole, ma il gioco è veramente basico. Azionario essenziale dove la fanno da padrone l'uscita e la pesca delle carte. Aspettativa non ripagata. Bocciatissimo.

Boogie Beasts

29. Boogie Beasts - 2019 - Jolly Dutch Productions - 6

Semi-cooperativo con grafica simpatica. Gioco di carte che supporta fino a otto giocatori e dalla durata contenuta. Bisogna sviluppare acrobazie aeree come paracadutisti e lavorare di squadra per creare dei salti nel vuoto perfetti e fare delle evoluzioni. Gioco divertente con interazione forte, possibilità di fare infamate anche se l'obiettivo sarebbe quello di cooperare il più possibile. Purtroppo l'ho giocato con Gionata (più Francesca e Oscar) che ha come unico obiettivo quello di non farmi vincere. Morale: tutti abbiamo fatto zero punti con stupore dello stesso dimostratore.

Christmas Tree

30. Christmas Tree - 2017 - Clevergreen Board Games - 6.5

Gioco ungherese dalla grafica agghiacciante. In realtà l'astrattone è un gioco per nulla banale dove, nella costruzione del proprio albero di Natale, bisogna cercare di rispettare diversi vincoli per quanto riguarda composizione e disposizione degli addobbi. Peccato per la realizzazione alquanto povera.

Florenza Dice Game

31. Florenza Dice Game - 2019 - Placentia Games - 7.5

Terzo capitolo della serie Florenza. Dopo il board game e il gioco di carte non poteva mancare il gioco di dadi. Per la verità nella scatola troviamo come materiali solo un block notes, qualche matita e cinque dadi... un po' sterile come dotazione. Giocando però fa piacere ritrovare tante cose del gioco originale: ricreate l'ambientazione, la fase di reclutamento degli artisti e la possibilità di realizzare capolavori; in sintesi, con poco sono riusciti a trovare qualche cosa di ben amalgamato concentrandolo per tempistica e profondità. Un gioco piacevole che promuovo.

Pirates Under Fire

32. Pirates Under Fire - 2019 - Explor8 - 6.5

Gioco della coppia Canetta/Niccolini che, carinissimi come sempre, mi hanno spiegato e poi asfaltato. Si tratta di un gioco per due giocatori che, per tematiche, può ricordare la battaglia navale. Siamo lontani dai livelli di ZhanGuo che rimane il mio titolo preferito tra i loro. Qui, volutamente, ci troviamo di fronte a un gioco molto più leggero, lo definirei un gioco ignorante, nel senso che si procede a testa bassa dandosi delle gran cornate, o meglio delle cannonate e piazzando mine a tradimento. Sicuramente il gioco diverte e scorre via in maniera leggera. Un po' più complesso il calcolo dei punti finali che, oltre che a essere accumulati durante il gioco, andranno a premiare terzetti e scale fatte con le carte nave pirata giocate. 

Godzilla Total War

33. Godzilla Total War - 2019 - Gen-X Games - 3

Gioco di carte e di combattimenti tra Godzilla con poteri asimmetrici: nel gioco ci si picchia replicando, a grandi linee, le regole di Uno. Gioco banalotto e molto fortuito. Non il mio genere.

Goblin

34. Due Goblin in una parola - 2019 - La Tana dei Goblin - 2

Come creare un gioco con una carta di credito. Partendo da questa sfida la Tana dei Goblin ha ideato questo giochino distribuito a Play 2019. Abbiamo provato a giocarci e per i primi minuti sembrava anche girare: già al termine del primo giro di tavolo però è venuto a noia, non so se per le scelte dei termini riportati sulla plastica oppure perché il gioco stesso non diverte. Trattandosi di una sfida non mi aspettavo molto di più. Però non posso dire che il gioco mi sia piaciuto. Secondo gioco (giustamente) non presente su Boardgamegeek.

Nova Luna

35. Nova Luna - 2019 - Pegasus Spiele - 5

Cosa avevo scritto a proposito di Second Chance "La cosa stancante di Uwe Rosenberg è che quando idea una gioco di successo poi deve farne almeno un paio che replichino quella meccanica". Ecco, Nova Luna è il secondo gioco che attinge, in maniera spudorata, da Patchwork. Il gioco di per sé è anche carino, molto tattico, decisamente astratto e un paio di partite ogni tanto si lasciano anche giocare velocemente. Un family game onesto che però non aggiungerebbe nulla alla mia collezione.

Offshore

36. Offshore - 2019 - Aporta Games - 6.5

Gioco con discreta profondità. Per prima cosa un complimento alla copertina che trovo molto bella, la grafica del tabellone invece è meno suggestiva, ma ha il vantaggio di essere estremamente chiara. Il gioco offre sviluppi strategici, fasi diplomatiche e di contrattazione tra i giocatori (penso che il gioco renda il meglio in quattro proprio per questo aspetto) e non manca la componente fortuita e di azzardo che però è ben calata nell'ambientazione. In sostanza, al proprio turno ogni giocatore ha la possibilità di scegliere un'azione tra tre opportunità:

  • sviluppare delle tecnologie;
  • costruire una nuova piattaforma petrolifera, se vuole facendosi aiutare;
  • vendere il petrolio.

Nel complesso l'ho trovato gradevole, indipendente dalla lingua, ma senza particolare originalità. Partita fatta con Ken e i suoi amici americani.

Trails of Tucana

37. Trails of Tucana - 2019 - Aporta Games - 5.5

Nell'attesa di trovare posto al tavolo di The Magnificent provo questo giochino di tessere e connessioni. Foglio di carta a matita mi serviranno per collegare le principali attrazioni dell'isola e permetterne la visita ai turisti. Un giochino gradevole per passare il tempo, ma non migliore dei tanti che ho già. Ken e i suoi amici lo hanno preso perché comprando gli altri due titoli di Aporta Games praticamente lo regalavano.

The Magnificent

38. The Magnificent - 2019 - Aporta Games - 9

Probabilmente il gioco che più mi ha colpito in questa edizione di Essen: non conoscevo il titolo e forse questo ha contribuito a farmelo apprezzare, sorprendendomi. In realtà non è così però mi ha interessato. In sostanza è un gioco di gestione dadi da un pool comune, un po' come Troyes. Flavor e gestione degli spettacoli mi rimandano a Trickerion, altro titolo che apprezzo, il tutto condito da una grafica molto coerente e da dadi e gemme brillanti. Un gioco stretto con interazione. Una piccola sorpresa che voglio al più presto approfondire. Ultimo gioco giocato con Ken e i suoi amici.

Chartae

39. Chartae - 2019 - XVGames - 7.5

Giochino di Knizia, nove tessere da piazzare. Profondità massima. Come sempre questi giochi mi sorprendono e mi affascinano, regolamento di quattro parole, grafica molto bella e profondità. Massima ammirazione per questo gioco editato tra l'altro da italiani. Rimpiango di non averlo acquistato, ma sono certo che provvederò.

Greener

40. Greener - 2017 - XVGames - 6.5

Conquistato da questo editore italiano mi fermo a scoprire gli altri giochi della sua serie e trovo questo astratto, Greener, che ricorda un po' la dama, un po' Avalam e, come questi, si rivela profondo e veloce da giocare. Questi giochini, spesso rivolti a due giocatori, mi piacciono molto anche se poi in realtà faccio fatica a trovare qualcuno che li giochi con me. In Greener i due giocatori si dividono le pedine bianche e nere e devono cercare di far incetta di pedine verdi (neutrali); per far questo però è bene controllare (e mangiare) quelle avversarie muovendosi in linea retta. Anche questo gioco è semplice da spiegare ma estremamente profondo. Il sacchetto portatile lo rende ideale da trasportare e giocare in ogni occasione.

Wizard's Garden

41. Wizard's Garden -  2004 - XVGames - 6.5

Mi concedo un ultimo gioco, seppur datato, della XVGames. Come i due predecessori è un gioco compatto, astratto, per due giocatori e dai materiali gradevoli; mi fa sorridere leggere il tentativo di ambientazione in quanto ci troveremmo in un giardino circondati da piante di Alesalitis, una pianta che ha la tendenza a cambiare colore se viene piantata vicino a un'altra pianta. Il gioco in realtà è una variante di Forza 4, la particolarità sta nel fatto che nessuno è in possesso di un colore, ma semplicemente piazzando una tessera verranno girate quelle già in gioco e collegate ortogonalmente alla nuova. Qualora, facendo questa azione, un giocatore riuscisse a formare una linea di quattro pezzi uguali, anche diagonalmente, sarà decretato il vincitore. Altro gioco molto gradevole che però, più dei precedenti, potrebbe prestarsi alla paralisi da analisi.

Free Market

42. Free Market: NYC - 2020 - Unique Board Games - 5

Mi stupisce che il gioco viene indicato come in uscita nel 2020 da boardgamegeek quando in realtà a Essen mi sembrava fosse già in vendita: probabilmente ho visto male e stavano solo raccogliendo i preordini; esiste anche una campagna kickstarter iniziata ad agosto. Sono molto in difficoltà a dare un voto a questo gioco perché butta molta carne al fuoco: buona interazione, piazzamento lavoratori, fase azionaria, sviluppo. Insomma, un concentrato di opportunità anche abbastanza fluide da non lasciarmi spiazzato. Ciò che non mi convince è che sembra un gioco ingovernabile e quindi casuale, specie con l'aumentare del numero di giocatori. Il gioco è fin troppo tattico e le mosse degli altri giocatori stravolgono rapidamente il piano d'azione rendendo il tutto quasi imprevedibile. Da riprovare se si verifica l'occasione ma ho il sospetto che sia un gioco di cui non sentirò più parlare. Chiudo menzionando le tantissime (troppe) icone indispensabili per rendere il gioco indipendente dalla lingua.

Masters of Renaissance

43. Masters of Renaissance: Lorenzo il Magnifico: The Card Game - 2019 - Cranio Creation - 5.5

Scelta originale della Cranio che mette in secondo piano, nel nome del gioco, il riferimento al fratellone Lorenzo il Magnifico: personalmente penso avrebbe portato più curiosità verso questa reimplementazione a base di carte. Provando il gioco comunque presto si arriva a riconoscere caratteristiche e meccaniche di Lorenzo. Certo, se lo avessi dovuto classificare avrei detto che già il primo era principalmente un gioco di carte, ora scoprire che ne hanno fatto un surrogato chiamato Il Gioco di Carte mi spiazza. Masters of Renaissance è un gioco leggero, veloce, ma non privo di profondità. Sostanzialmente bisognerà cercare di creare un adeguato motore di gioco senza perdere di vista la track del clero. Un gioco che può piacere e scivola frizzante, ma personalmente non trovo un motivo valido per scegliere Masters of Renaissance al posto di Lorenzo il Magnifico (gioco che tra l'altro ho già rivenduto): la durata lievemente più contenuta mi pare l'unica leva.

Viking

44. Tal Der Wikinger - 2019 - HABA - 6.5

Giocato subito lunedì con i bimbi che si sono divertiti prima a costruire le navi vichinghe e poi a giocarlo. Giochino di tattica e abilità, vincitore ance del Kinderspiel des Jahres Kritikerpreis. Si tratta di cimentarsi nella tradizionale gara di "butta giù il barile". Due regolette e si inizia a giocare. Un gioco che fa molto bene il suo anche se non passerà alla storia.

Terramara

45. Terramara - 2019 - Quined - 7.5

Tanta aspettativa per questo gioco, da molti già apprezzato. Al mio tavolo il gradimento è stato freddino, un buon gioco che non ha entusiasmato; a me invece è piaciuto e voglio farci presto una nuova partita. Tante le cose da approfondire come la forte asimmetria con i poteri iniziali che determinano poi la strategia da seguire; simpatica anche la scelta di perdere il proprio bonus trasformandolo in versione adulta. Le tante tessere non utilizzante mi fanno pensare anche a un gioco molto longevo e lo studio delle varie track mi affascina perché mi paiono tutte molto importanti. Un gioco non semplice, ma che diventa fluido una volta compresi flussi e iconografia.

Sprawlopolis

46. Sprawlopolis - 2018 - Quined - 6

Gioco di carte compatto che inaugura una nuova serie della Quined: giochi veloci, tascabili e prezzi contenuti. Si tratta di un mazzo di poche carte con un regolamento e dei segnapunti. Cooperativo, si può giocare fino a quattro giocatori; personalmente lo trovo altrettanto valido e interessante in solitario. Le prime tre carte determinano le regole del gioco, che ogni volta saranno diverse e questo fornisce un po' di longevità; inoltre le stesse regole potrebbero tra loro ostacolare la strategia da seguire. In modalità cooperativo vige solo la regola di non far vedere la carta in mano, ma viene stimolato il dialogo e il confronto tra i giocatori. 

Circle the Vagon

47. Circle the Wagons - 2017 - Quined - 6

Mentre leggevo le regole sono rimasto incredulo nel constatare che si trattasse di un gioco identico a Sprawlopolis: unica differenza, questo è competitivo e si gioca solo in due giocatori. Approfondendo ho scoperto che, anche se nella nuova collana della Quined viene dopo Sprawlopolis, in realtà è un gioco più vecchio. Strategicamente lo trovo anche più interessante perché a ogni turno mette i giocatori di fronte a una scelta che determina non solo il proprio risultato, ma anche quello dell'avversario. Un giochino da pochi minuti con pochissima ambientazione, ma che richiede un minimo di valutazione. Già fatte tante partite in famiglia.

Era of Tribes

48. Era of Tribes - 2019 - Black Beacon Gams - 8

Fantastico gioco che richiama il vecchio Advanced Civilization, ma che elimina le tante carte (sviluppi tecnologici e commercio) e aggiunge una parte di combattimento molto più articolata che, a mio avviso, strizza l'occhio all'idea di Cry Havoc. Un concentrato di civilizzazione che rimane comunque bello lungo, eliminando la parte di contrattazione commerciale e inserendo una meccanica di sviluppo tecnologico molto interessante e originale. Un gioco che necessita di molte partite per essere padroneggiato, ma che ha tutto per piacere agli amanti del genere, anche se l'inserimento di tre dadi potrebbe far storcere il naso a qualcuno.

Considerazioni

Dopo aver descritto i giochi provati a Essen passiamo al contorno.

L'edizione 2019 è stata personalmente impegnativa ma molto positiva.

Come ogni post-fiera sto leggendo commenti del tipo "è stata un'edizione sotto tono", "sono mancati i capolavori", più o meno le stesse frasi di ogni anno, spesso pronunciate o scritte da chi non c'era.

Io ho riempito il bagagliaio della macchina con tanti giochi, alcuni per me ed altri per amici meneghini. Nel complesso sono soddisfatto di tutto: viaggio, compagnia, serate e giochi acquistati.

Il viaggio

Per il secondo anno consecutivo optiamo per la soluzione in auto. Certo faticoso, ma al momento mi pare ancora la scelta migliore: viaggiando di notte si evita il traffico (ma non i tanti cantieri) e inoltre si possono portare a casa tanti giochi. I cambi alla guida (grazie ad Anto e Claudia) hanno reso il tutto fattibile (grazie anche a Maria per l'intrattenimento). Per l'occasione abbiamo anche passato gran parte del viaggio ascoltando i podcast di Radio Goblin, a qualcuno sono venuti anche a noia...

La compagnia

Come detto ho condiviso il viaggio con Claudia (seconda Essen), Maria e Anto (esordienti). Una bella scommessa viste le  esigenze differenti. Al gruppo si è aggregato Oscar (esordiente), mentre completavano l'appartamento di Anjelica i gobin Agz, Killa, Tania e Paolino (quarto classificato al torneo di Carcassonne, complimenti!). La convivenza (malgrado i soli due bagni) è stata perfetta e colorita dalle dirette sul vlog de La Tana dei Goblin di Agz e Killa che si chiudevano in cucina. In fiera poi ognuno per la sua strada: i primi giorni ho fatto un po' da traduttore e cicerone per gli esordienti, col tempo sono invece diventati autonomi.

Sabato mi sono perso la tradizionale foto di gruppo Goblin perché impegnato al tavolo di Cooper Island; nel complesso comunque mi sembra di aver incontrato meno amici del solito. I più incrociati sono stati Pupina e Davide, GrandeMu, Pennuto e il suo team. Qualche incrocio con Plombiers e Nonna Papera, un saluto a Iago, Omopelo, 1bez e TexWiller. Tra i meneghini ho incrociato Gionata e Francesca, Pierino, Inzi e i torneisti: BlackIndy, Fedone e Alberto (sesti agli European Master, complimenti!), infine Ilaria e Sante. Ho incrociato di sfuggita il Giullare Barbuto mentre non ho visto Damiano e Luca ma nemmeno MDM e Giulio (quest'ultimo era nell'appartamento sotto al nostro). Mi ha sedotto e abbandonato il buon Aibi che mi aveva promesso una toccata e fuga. Ho visto da lontano anche Matteo di Brescia.

Ultimo, ma sempre piacevole incontrarlo, è Ken (quello vero) from USA. Ci si vede una volta all'anno, sempre qui ad Essen, ma è sempre una festa! Con lui sono riuscito a intavolare quattro partite a quattro giochi.

Le cene

Quest'anno tutte le cene in posti diversi. Partiamo con Don Camillo, classico e comodo perché sotto casa di Anjelica, cucina italiana e la possibilità di ridere e scherzare facendo il solito casino. Le cozze iniziali sono sempre derise ma poi apprezzate da tutti.

Le altre serate in posti tipici tedeschi cominciando dal periferico e tranquillo (almeno prima che arrivassimo noi) Zum Bluechertum; adoro questo posto crucco fino al midollo, nessuno al suo interno parla inglese, gli orari sono tipici tedeschi, alle 21 chiude la cucina, e il menù tipico è scritto solo in crucco.

Sabato passiamo al centralissimo Balkanhof, posto ormai storico per noi della Tana perché è uno dei pochi che ci accoglie anche se siamo in tanti e chiamiamo all'ultimo momento: l'ambiente è accogliente e ha salette che permettono di ritrovaci raccolti; l'acustica è migliore degli altri due posti e sembra di far meno casino. Qui ho rivisto con piacere Nicola (TdG Cagliari) ormai trasferitosi in Finlandia.

Ultima sera, già sulla strada di casa, in un posticino molto grazioso che se capiterà tornerò a visitare: Gasthaus: Au den 12 Uhren, locale trovato da Claudia, non lontano dall'autostrada e a una trentina di minuti dalla fiera: ambiente familiare, caloroso, cucina tipica, gestito da marito e moglie sorridenti. Indimenticabile la mia forella, non so perché ero convinto fosse una cotoletta invece forella in tedesco è trota.

Giochi acquistati

Anche quest'anno la lista non è corta: qualche gioco vecchio recuperato a buon prezzo, diverse promo ed espansioni, ma soprattutto molte novità che spero di giocare a breve. Faccio una rapida carrellata:

GIOCHI

  • Chicago 1875: City of the Big Shoulders - 2019, con espansione Burden of Destiny - 2019 (ho grandi aspettative per questo ferroviario anche se da qualcuno già bocciato, MasterPrint Quined);
  • Circle the Wagons - 2017 (fillerino della Quined);
  • Code 777 - 1985 (edizione stra-bella dei coreani Dicetree Games che stanno diventando i miei editori preferiti);
  • Electropolis - 2019 (taiwanese provato e piaciuto);
  • Isaribi - 2014 (giapponese molto carino che cercavo da un po');
  • Hanamikoij - 2013 (per completare la serie giapponese EmperorS4);
  • The Magnificent - 2019 (sorpresona norvegese);
  • MeowMeow Mia - 2018 (taiwanse suggerito da Killa, dovrebbe essere un Avalon dove si discute a gesti);
  • Mystery of the Temples - 2017 (ultimo gioco pocket della serie giapponese EmperorS4);
  • North American Railways - 2016 (gioco della Spielworxx svenduto a 10€ per insuccesso: io lo trovo invece un gioco con idee e dinamiche interessanti);
  • Sprawlopolis - 2018 (fillerino Quined);
  • La Stanza - 2019 (MasterPrint Quined);
  • Stew - 2018 (fillerino Quined);
  • Valley of the Vikings - 2019 (gioco Haba che ho preso con l'idea di giocarci con i bimbi, ha vinto il Kinderspiel des Jahres);
  • Terramara - 2019 con promo e mini espansione (MasterPrint Quined).

ESPANSIONI, PROMO e ACCESSORI

  • Empires: Builder Expansion - 2011 (espansione di Age of Empires III che cercavo da tempo);
  • Agra: Mini Expansion 1 -2018 (nulla di imperdibile);
  • Iberian Rails Promo Pack - 2017 (che già avevo e quindi ho regalato a Eurek, che però ora ho scoperto che aveva già anche lui);
  • Le due scatolette inutili con le capitali di Mega Civilization (Eastern Empires: The Special Buildings Expansion - 2019 e Western Empires: The Special Buildings Expansion - 2019);
  • Carson City: Metal Turn Marker (altro oggetto indispensabile - ironia);
  • Keyflower: Keymelequin - 2016 (mini esspansione);
  • Keyflower: Lieferant - 2019 (promo);
  • Carcassonne: Die Zollner - 2019 (The Toollkeeper, mini espansione);
  • Carcassonne: Bonusplattchen Spiel 2019 - 2019 (ammetto che è puro collezionismo e un po' un ricordo);
  • Bruxelles 1897: Manneken-Pi (no comment, le ho sentite su anche da Clauda quando l'ho preso).

Spunti

Ho perso il conto delle volte che sono stato alla fiera di Essen, ma ormai ho le mie convinzioni, una di queste è l'interesse verso i padiglioni 4 e 5. Qui passo la maggior parte del tempo controllando gli editori minori, quelli orientali, quelli esotici e quelli che probabilmente non sbarcheranno nel mercato italiano. Gli inflazionati e affollati padiglioni 1, 2 e 3 li passo velocemente per rapide commissioni, ormai anche gli sconti Heidelberg e Spiele Offensive mi lasciano freddino, senza parlare del tunnel dell'amore che ormai ha perso tutto il suo fascino: quest'anno ci sono entrato e l'ho girato in trenta secondi, un attimo prima della chiusura della fiera, quando ha messo il 50% su prezzi già molto bassi... ma nulla, ormai solo invendibili. Nel padiglione 6 invece troviamo principalmente miniature e anche qui ci passo di sfuggita. Quest'anno hanno riaperto l'entrata Nord e questo ha dato un po' più di respiro a tutto l'ambiente.

Guardaroba, spedizioni, galleria e bagni: devo dire che, per essere una fiera, la SpielMesse di Essen è proprio ben organizzata; da quest'anno il guardaroba offre anche il servizio di deposito giochi appena acquistati, una bella comodità che ha ridotto il numero di carrelli che avevo visto negli altri anni. Altro supporto per i visitatori è il servizio di spedizione: in fondo al padiglione 4 infatti c'è uno stand che raccoglie e spedisce scatoloni in tutto il mondo. All'interno della fiera poi ci sono diversi bagni, non tantissimi per la verità, ma costantemente puliti dal personale predisposto. Anche se i prezzi non sono bassissimi troviamo, specie nella galleria, diversi chioschi dove poter mangiare, bere e il giusto spazio per sedersi un attimo.

Altro tema dibattuto è quello dell'ultim'ora della domenica: il momento dove si possono fare affari, non ovunque e non sempre, sia ben chiaro. Spesso però facendo offerte in gruppo, al momento giusto e al posto giusto, si riescono a portar via giochi a prezzi pazzi. Ricordo gli acquisti di gruppo per Oilfield nel 2016 o per Verona Twist lo scorso anno dove ci siamo fatti fare degli sconti incredibili (pazienza se ne ho dovute comprare venti copie e molte mi sono rimaste sul groppone per mesi). Quest'anno si è provato a fare un acquisto di gruppo da Capstone Games (Bus, Maracaibo e Cooper Island) chiedendo il 50%, ma logicamente ce lo hanno negato, mentre con orgoglio sono riuscito a portarmi a casa il ricercato Isaribi e l'espansione di Age of Empires III a venticinque euro.

Come sempre a Essen si possono trovare giochi vecchi, cioè dal 2018 e precedenti, in super offerta (alcuni anche a due/tre euro). Mentre i giochi nuovi hanno prezzi alti, consapevoli che il prossimo anno molti si potranno ritrovare a molto meno.

In questi giorni di fiera ho anche sentito dire che ormai il kickstarter, e in generale gli ordini su Internet, faranno morire le fiere come Essen. Personalmente trovo la cosa impossibile, o per lo meno non nel breve. Ogni anno il numero di metri quadrati, di visitatori, di editori e di giochi (oltre 1200 nel 2019) presenti in fiera è in aumento. Senza sottovalutare che il mercato retail a volte è più tempestivo dei kickstarter il che permette la prova del gioco e la verifica della componentistica.

Anche quest'anno non potevano mancare un paio di peripezie. La prima ha rischiato di non farmi arrivare ad Essen perché, un'ora prima di partire, quando ho prelevato, il mio portafoglio è caduto dentro una grata non rimovibile. Per fortuna ho chiamato rinforzi (il Socio) che con i pali delle lanterne da orienteering è riuscito a recuperare il portafoglio. La seconda disavventura riguarda il flash che ci ha abbagliato in autostrada in Svizzera e che di solito si traduce in letterina dal tal Cantone con relativa multa.

Un momento simpatico è stato quando, camminando per i padiglioni, ci siamo imbattuti in una scatola del gioco Essen the Game: non ricordo chi mi strattona per un braccio, mi ferma e mi dice "quel gioco ha rubato l'immagine della nostra manifestazione Essen@Milano".

Cose utili da appuntarsi

  • Un marsupio (ormai ho abbandonato carrelli Ikea e zaini, specie quando si ha la macchina sotto la fiera);
  • una ricarica per il cellulare;
  • la compagnia giusta;
  • un thermos per il caffè;
  • un panino fatto fuori dalla fiera la mattina (meglio evitare code e prezzi da fiera, portarsi un panino dalla bäckerei sotto casa è la soluzione migliore).

Commenti

Ottimo report ?

Grande Ken, è stato un piacere rivederti e giocare con te. The Magnificent già ordinato.

Bravo Kenparker, ottimo report finale! Sono curioso di vedere come sarà Cooper Island.

Tipo il miglior report di sempre, affidabilissimo! Grazie Ale!

Ottimo report, dei citati ne ho provati solo tre Bandido, Bruxelles 1897 e The Magnificent e mi sembra tu abbia esagerato coi voti, mi lascia molto perplesso il giudizio positivo nei confronti della grafica di Magnificent gioco in cui l'ambientazione non si sente per niente e le carte delle locandine e degli artisti che avrebbero dovuto e potuto dare un po' di ambientazione sono al limite dell'illegibile da quanto sono scure, non riesco poi a capire cosa tu intenda per gioco stretto, visto che non manca mai nulla, non mancano i soldi non mancano le carte e neppure i dadi creano problemi grazie agli innumerevoli modificatori presenti. Insomma bel gioco con qualche pregio e qualche difetto, sicuramente da giocare, ma se è il meglio che hai provato forse chi ha definito la fiera sottotono non ha tutti i torti.

p.s. finora il miglior gioco provato di Essen è stato Barrage, che però ho giocato prima della fiera stessa :):):)

Tipo il miglior report di sempre, affidabilissimo! Grazie Ale!

 

Esagetato.

Grazie a tutti. 

 

Per quanto riguarda i voti credo che molti potrebbero trovare valutazioni troppo alte ed altre troppo basse, ma mi sforzo sempre di utilizzare la scala decimale anche verso i suoi estremi per non fossilizzarmi nei voti tra il 6 e il 7 dove mediamente comunque confluiscono la maggior parte dei giudizi.

Non ho commentato bei giochi usciti ad Essen come Barrage, Nemesis, Mysthea, Pipeline, Tapestry e Black Rose Wars perché ero riuscito a provarli prima. Questi, insieme a quelli che ho commentato e insieme a molti altri che spero di provare a breve (Crystal Palace, Cloudspire, La Stanza, City of the Big Shoulders, Escape Plan, 1822MX, MAracaibo, Marco Polo II, Paladins, 1941 Race to Moskow, Aquatica, Dreamscape, Reavers of Midgard, Coloma, Paladins of the West Kingdom per citare i primi che mi vengono in mente) mi fanno affermare che è stata un'edizione che per lo meno non sono ancora in grado di etichettare come scadente. Già solo i primi tre che ho provato e citato mi fann parlare di grande annata!

The Magnificent ho provato solo i primi due turni in fiera, per quanto convenga che non sia ambientato come Trikerion, gemme, dadi luccicanti, colori cupi e grafica hanno contribuito a farmi piacere il gioco che trovo ben pensato. I primi turni l'ho trovato stretto per via delle monete che non erano molte e mi hanno costretto a scegliere dadi meno buoni perché non avrei potuto pagarli, con il proseguire dei turni ho visto che non è un problema fare soldi.  

Barrage, Nemesis, Mysthea, Pipeline, Tapestry e Black Rose Wars+Escape plan                                                   non penso si possano annoverare tra le uscite di Essen.

Tra sottotono e scadente c'è una bella differenza

 

Bel report, complimenti. Mi trovo però in disaccordo sulla tua prima valutazione di the magnificent. L'ho giocato sabato per la prima volta, in tre, mi è sembrato davvero poca cosa, sicuramente non stretto dato che già da metà partita hai soldi per fare praticamente quel che vuoi, ed anche con poca interazione visto che nessuno di noi si è mai trovato in crisi per un dado preso da un altro o per un artista sfuggito. Anche la grafica è davvero confusa e oscura, ma lì forse è più gusto soggettivo. Ma nel complesso anche le meccaniche mi sono sembrate trite e ritrite con quella plancetta stile tetris da riempire con tesserine che dovrebbero rappresentare il "palco" dove si esibiscono gli artisti...proprio no. Per noi bocciatura totale.

Per scrivere un commento devi avere un account. Clicca qui per iscriverti o accedere al sito

Accedi al sito per commentare