Titolo | Voto gioco![]() | Commento | Data commento | |
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Power Grid | 9,0 | Questo gioco è in assoluto il gioco dei giochi, il re delle meccaniche di piazzamento, superiore a mio avviso a titoli come Puerto Rico e Le Havre. L'interazione tra i giocatori è continua, ed ogni errore può essere pagato a caro prezzo. Gli amanti delle meccaniche tedesche devono possedere questo gioco. Il fattore fortuna è pressoché nullo. | 26/06/2014 | |
Power Grid | 8,0 | [voto 8] Gioco dalle dinamiche interessanti, che mischia aste ed abilità del giocatore. Non è semplice giocarci e va giocato con giocatori che sono disposti a dare il meglio di se! Sconsiglio questo gioco a chi vuole provarlo tanto per provarlo, oppure a chi vuole passare una serata al cazzeggio. Giocare ai Principi significa programmare le mosse con 2-3 turni di anticipo, non è un gioco da serata soft. Non trovo difetti evidenti ma il mio voto si ferma ad 8 perché la componente fortuna, dacché se ne dica, c'è, eccome. Il pescaggio carte, seppur non del tutto casuale perché si possono vedere più carte prima di scegliere quali tenere, sarà determinante ai fini della vittoria, soprattutto se prendiamo in considerazione le carte "prestigio", che avranno un peso enorme ai fini delle tattiche da adottare. Morale: se il prestigio è semplice da realizzare, allora le tattiche non verranno troppo compromesse; di contro, pescare un prestigio difficile da realizzare comprometterà tutte le scelte del giocatore. | 26/06/2014 | |
The Pillars of the Earth | 8,0 | Veramente il giocone! Un mix bestiale di strategia, fortuna, piazzamento. La fortuna, che per molti - me compreso - è una componente negativa dei giochi, qui potrà essere gestita al meglio, a seconda delle proprie strategie: anche un qualcosa di "sfortunato", se ben gestito, non creerà troppi danni. Dinamiche tedesche, ma non del tutto, materiali ben fatti (plancia, carte illustrate molto bene...). Più difficile da giocare che da capire, riempie bene qualsiasi serata, ed anche chi non si è mai avvicinato ai giochi da tavolo potrà trovare interessante sia l'ambientazione che le dinamiche. Lo scambio di carte tra giocatori (rintracciabile in altri giochi come Notre Dame, Citadels ecc.) è una componente vincente per questo tipo di gioco. Consigliatissimo. | 26/06/2014 | |
Le Havre | 8,0 | Le Havre da molti è considerato "il gioco". Anche da me è considerato "il gioco", anche se ci ho giocato una sola volta. Intrigante, meccaniche complesse, come la buona tradizione tedesca insegna. Mi ricordo che ci giocammo in 5 giocatori e il gioco andò molto per le lunghe. Ho idea che giri meglio in 2-4.Tuttavia fino ad ora il prezzo proibitivo me ne ha sempre impedito l'acquisto, e questa cosa mi ha dato ai nervi non poco! | 27/06/2014 | |
Catan Card Game | 8,0 | A mio avviso il meglio riuscito della saga di Catan. Il gioco è solo per due, vero, ma è bello anche per questo. Naturalmente la fortuna influisce come da buona costituzione dello stile Catan, ma può essere gestita con la possibilità di cambiare frequentemente le carte. Inoltre, non mi sembra di aver costatato che esistano delle risorse "inutili". Anche l'oro, che sembra non servire, risulterà essere la moneta di scambio perfetta per convertirlo in altre risorse, oppure per scambiare carte direttamente dai mezzetti. Bello, poi, le colonie e le città "contate". Chi si sbriga avrà la meglio. Certo... serve un tavolo bello lungo, quindi attrezzatevi, ma giocateci assolutamente! | 27/06/2014 | |
Le Havre: The Inland Port | 8,0 | Considerando che il gioco nasce (e muore) per due persone, sfido a trovare un gioco migliore. Ben bilanciato, soprattutto se si gioca con persone sempre differenti le strategie cambiano. L'unico neo del gioco, a mio avviso, è da cercare nei primi 3 turni: le scelte saranno pressoché obbligate, visto che il gioco inizierà sempre con la possibilità di acquistare gli stessi, e soliti, edifici. Ma già dal turno "b" il gioco si "infiamma". Sconsigliato per i neofiti, consigliato invece per chi ama gestire risorse. Un consiglio? Fate finta che questo gioco si chiami semplicemente "Ancora in porto", e non "Le havre, ancora in porto". Pensare a Le Havre confonderà semplicemente le idee, oltre a creare ingiusti ed inutili paragoni. | 21/08/2014 | |
The Princes of Florence | 8,0 | Gioco dalle dinamiche interessanti, che mischia aste ed abilità del giocatore. Non è semplice giocarci e va giocato con giocatori che sono disposti a dare il meglio di se! Sconsiglio questo gioco a chi vuole provarlo tanto per provarlo, oppure a chi vuole passare una serata al cazzeggio. Giocare ai Principi significa programmare le mosse con 2-3 turni di anticipo, non è un gioco da serata soft. Non trovo difetti evidenti ma il mio voto si ferma ad 8 perché la componente fortuna, dacché se ne dica, c'è, eccome. Il pescaggio carte, seppur non del tutto casuale perché si possono vedere più carte prima di scegliere quali tenere, sarà determinante ai fini della vittoria, soprattutto se prendiamo in considerazione le carte "prestigio", che avranno un peso enorme ai fini delle tattiche da adottare. Morale: se il prestigio è semplice da realizzare, allora le tattiche non verranno troppo compromesse; di contro, pescare un prestigio difficile da realizzare comprometterà tutte le scelte del giocatore. | 01/09/2014 | |
I Signori dei Draghi | 8,0 | Premetto che ci ho giocato una sola volta all'interno di una manifestazione ludica (quindi magari in versione "demo" per far giocare poi più gente possibile). Il gioco mi è stato spiegato personalmente dai creatori, ed ho apprezzato che il tutto fosse un made in Italy. Alla fine delle dimostrazioni vedevo che buona parte della gente si andava a comprare il gioco, e mi chiedevo il perché visto che io non lo trovai poi così entusiasmante. O meglio, magari qualche partita si può anche fare, ma come tutti i giochi di carte di questo tipo l'ho visto molto "ripetitivo" nel tempo. Inoltre non riuscivo neanche a vedere quali carte avessero dall'altra parte del tavolo, ed ogni volta ero costretto a farmi dare le carte dagli altri. Insomma non mi ha preso, peccato perché per me il made in Italy sarà sempre e comunque da incoraggiare. Apprezzo l'ambientazione e - presumo - l'automaticità che si sarebbe poi venuta a creare nel corso del tempo, se avessi avuto modo di fare più partite. Voto 5 | 26/06/2014 | |
Dixit | 8,0 | Poco da dire su un gioco che è riuscito ad appassionare tutti, persino i miei familiari che si sono sempre tenuti alla larga dai miei giochi da tavolo! Le illustrazioni delle carte sono splendide, la loro grandezza (in formato) è inevitabile per rendere ancora più bello il gioco, ma ricordate di tenerle sempre strette a voi, perché l'occhio degli altri giocatori (ma anche il vostro!) tende ad andarci! E' importante, in ogni caso, giocarci con le persone giuste, e possibilmente cambiare il più possibile i vari giocatori. Se si continua a giocare con le stesse carte e con gli stessi giocatori a lungo andare può diventare ripetitivo. In ogni caso le espansioni non sono necessarie, basta avere un po' più di fantasia! :) | 26/06/2014 | |
Shear Panic | 7,0 | Avrei dato un 6.5, ma la bellezza dei materiali ha fatto salire il voto a 7. Vedere, toccare queste pecore e questi caproni probabilmente ricopre una buona parte di divertimento. Il resto è tutta tattica, ed è un gioco che va giocato con le persone giuste. Sinceramente non saprei se consigliarlo a neofiti, per via di quelle mosse "contate" che non possono essere ripetute. Ciò comporta un "dosaggio" importante e tattico delle mosse che si fanno, "abilità" che un neofita probabilmente non possiede. Giocato 3 volte, è riposto in bacheca già da più di un anno ormai. | 26/06/2014 | |
Space Hulk: Death Angel – The Card Game | 7,0 | C'avrò giocato una mezza dozzina di volte, fossi riuscito a vincere una volta! Questo paradossalmente è un punto a vantaggio del gioco, così come il background: l'ambientazione, infatti, è rispecchiata abbastanza fedelmente (difficilmente si sarebbe riuscito a far meglio traslando space hulk a gioco di carte), anche se quella fila di marine dopo un po' risulta confusionaria (inoltre, forse è successo solo a me, giocare con la fila davanti è ben diverso che giocare stando ad un lato!). Il voto si ferma solo a 7 per due motivi essenziali: 1) dopo un po' necessita di espansione; 2) il gioco può portare all'eliminazione di uno o più giocatori (esattamente come i giochi di vecchia generazione). | 26/06/2014 | |
Citadels | 7,0 | Citadels è un gioco che ti prende sempre, anche se a mio avviso gira davvero bene con almeno 6 giocatori (e questo è il motivo del mio voto "solo" a 7). Pur avendo l'espansione nessuno del mio gruppo ha mai mostrato l'esigenza di adoperarla. Ciò significa che è un gioco che va alla grande anche da se. Da avere assolutamente in collezione. | 26/06/2014 | |
Kahuna | 7,0 | Il gioco è molto interessante, tattico, veloce, per alcuni semplice, per altri per nulla semplice da giocare! Una distrazione potrebbe costare cara. Ottimo il fatto che sia da due. Attenzione a quelle carte che a causa della "foga" del gioco potrebbero rovinarsi presto. | 27/06/2014 | |
Saboteur | 7,0 | Un gioco che può appassionare anche neofiti, ma è più bello se si gioca con dei giocatori già "avviati". Le tattiche di richiesta e scambio dei fagioli è la chiave, a mio avviso, del divertimento e della riuscita di questo gioco. L'effetto fortuna, tuttavia, risulterà fin troppo rilevante. | 27/06/2014 | |
CATAN | 7,0 | Cos'altro dire sul gioco dei Coloni di Catan? Niente, è stato già detto tutto, è stato giocato in tutti i modi, si sono fatti tornei di tutti i tipi. Simpatiche anche alcune espansioni (anche se io non sono un amante delle espansioni in generale). Tuttavia come negare il potere della dea bendata? E' troppo, delle volte davvero troppo. Però il mio voto è comunque positivo perché le 200 serate che ho "buttato" a giocare a questo gioco dimostrano che comunque mi prendeva. Mi prendeva, appunto. Saranno 6 anni che non ci gioco più. In ogni caso lo consiglio come PRIMO gioco da far provare a chi mai si è avvicinato a questo genere di giochi da tavolo. | 27/06/2014 | |
Elder Sign | 7,0 | Il voto in realtà è 7.5. Materiali buoni, carte buone, preparazione rapida. Un A.H. più soft, da far provare magari anche a chi non ha mai provato giochi di questo tipo (a differenza di A.H.). Perfetto da 1 a 3 giocatori, in più giocatori (anche se non l'ho ancora provato) potrebbe perdere a causa della lentezza dei turni. Interazione tra i giocatori vicina allo zero, ognuno si fa il proprio turno in santa pace, come ogni collaborativo che più o meno si rispetti. In ogni caso vince l'ambientazione, ben rappresentata dai materiali. | 24/07/2014 | |
Ticket to Ride: Europe | 7,0 | Il gioco è semplice, intramontabile, ma mai banale. Le dinamiche più o meno sono le stesse del TTR classico, con l'aggiunta di un paio di modifiche che possono rendere meno "a rosico" il gioco (come ad esempio la possibilità di costruire stazioni per sfruttare percorsi già occupati da altri). Tuttavia, un gioco così semplice non è detto che debba essere un capolavoro, ed infatti per me non lo è. TTR non è il gioco da tavolo come io lo intendo, ma vista la necessità quasi impellente di "ricercare" sempre giocatori nuovi, TTR è uno di quei titoli che dovrebbe viaggiare sempre con noi. | 24/07/2014 | |
BANG! | 7,0 | Il gioco è ben fatto e anche ben bilanciato. Ci sono, però, almeno due pecche: 1) risulta divertente solo se giocato almeno in 5-6 persone; 2) può dare noia il fattore "eliminazione", portando il giocatore eliminato a guardar gli altri giocare. | 05/03/2007 | |
Room 25 | 7,0 | Premessa: ci ho giocato una sola volta in modalità "blanda", ossia collaborativa. In due ha girato alla perfezione. Non è nulla di eccezionale, chiariamo, siamo lontani dal capolavoro, ma ha dalla sua almeno 4 PRO vincenti: discreti materiali e miniature; facilmente intuibile e giocabile anche da neofiti; molte varietà di gioco (dal collaborativo, al competitivo, alla squadra, al solitario); partite sempre diverse date dalle varie combinazioni delle tessere (le tessere non si useranno mai tutte, quindi ogni partita avrà proprio tessere e combinazioni sempre diverse). Voto 7,5. | 26/06/2014 | |
Munchkin | 6,0 | La presa per culo delle ambientazioni fantasy è un qualcosa che ogni tanto si può rispolverare. Le prime partite sono uno spasso, poi annoia inesorabilmente, e senza espansioni il gioco finisce nel cassetto, pronto per essere scambiato o venduto. Lo spasso, però, può essere per me, che conosco le ambientazioni fantasy. Non lo sarà per un neofita che non sa neanche chi sia Gandalf. Gioco dunque limitante in un certo senso, che non può divertire chiunque (stessa cosa che potrei dire per "Si oscuro signore!"), inoltre ha una componente fortuna che la fa da padrona. Carina l'idea di difendere ed allearsi temporaneamente con gli altri giocatori al fine di sconfiggere mostri. I pregi, purtroppo, terminano qui. | 26/06/2014 | |
Shear Panic | 6,0 | [Voto 6] Gioco di carte piacevole, non ha particolari ambizioni. Può giocarci chiunque, e questo è un punto a favore. Il punto a sfavore è che dopo una serie di partite si avrebbe la voglia di usare l'intelligenza, un po' di tattica, oltre alla preghiera della buona sorte. Invece se non ti esce una mano buona puoi bluffare quanto vuoi, alla fine ti ritroverai comunque con un pugno di mosche in mano. | 26/06/2014 | |
Anno Domini | 6,0 | L'idea di un territorio che non possa essere occupato da più di "tot" reggimenti è un'idea non male, perché impedisce quell'accozzaglia di truppe che aveva fatto in parte la fortuna di giochi come Risiko. Insomma, in questo gioco nessun territorio potrà mai essere davvero al sicuro! Tuttavia, sembra proprio che questo genere di giochi non possa fare a meno di "spingere" ben presto qualcuno verso la vittoria. E così, il primo che pesca una buona combinazione di carte (ad es. genio+eroina) è praticamente destinato alla vittoria. La fortuna, naturalmente, muove tutto. In ogni caso simpatico per passare una serata con quei vecchi nostalgici di Risiko che abbiano voglia, una volta tanto, di provare qualcosa di simile ma di diverso allo stesso tempo. | 27/06/2014 | |
Saboteur | 6,0 | Non possiamo pretendere troppo da un gioco come Saboteur. Ottimo comunque per far "affiliare" dei neofiti, che subito si troveranno con delle identità nascoste da dover proteggere il più a lungo possibile. Gioco veloce, snello, che spesso ha salvato le nostre serate. Le serate quelle con gli amici non giocatori intendo, non le serate con i giocatori veri. | 27/06/2014 | |
Caribbean | 6,0 | Di regola mi piacciono i giochi basati sulle aste, ma se volessi fare bella figura non porterei con me questo gioco. E' buono comunque come introduttivo per chi non ha mai masticato questo tipo di dinamiche. E' molto semplice, non so dire se divertente. In ogni caso lo sconsiglio per due giocatori (voto 5), meglio in tre (voto 6), molto meglio in quattro (voto 7), dove tutte le decisioni dei giocatori si fondono in risultati spesso inaspettati. | 24/07/2014 | |
Biblios | 6,0 | L'ambientazione è molto interessante, la confezione anche, i materiali sono sufficienti, la grafica non è male. Anche la velocità del gioco (massimo 20 minuti direi) è un punto a favore per chi vuole passare una serata "soft". Ottimo per i neofiti. Non è il giocone, non è neanche lontanamente paragonabile ai giochi di aste più gettonati, ma qualche partita la si può comunque fare. "Piacevole" è il termine che mi viene in mente per questo gioco. Piacevole, nulla più. | 15/09/2014 | |
BANG! | 5,0 | Questo è un voto di incoraggiamento. Il gioco, che inizia bene coi ruoli nascosti (anche se dopo poco tempo si rivelano praticamente tutti) ha una serie di PRO, ma ha troppi CONTRO. I PRO per me sono da cercare nella velocità dei turni. Anche se è un "american game" i turni scorrono veloci, e comunque si può lo stesso venire coinvolti anche se non è il proprio turno. Il CONTRO più grande risiede nella "medioevicità" di questo gioco: ancora una volta, e mi sorprendo che a proporlo siano stati italiani, non abbiamo imparato la lezione, e abbiamo sfornato un gioco ad eliminazione. Per carità, ottimo quando si tratta di giocare un torneo, ma palesemente insufficiente quando si tratta di portare avanti una serata, soprattutto con persone che non hanno mai giocato, che vengono eliminate e che pensano "e ora che dobbiamo fare?". Niente, aspettate che gli altri finiscono di giocare. | 26/06/2014 | |
Shear Panic | 5,0 | [Voto 5] Un gioco che non ti salva la serata, ma ti fa fare due risate. Un gioco adatto a tutti, ai bambini in modo particolare. Proprio per questo raggiunge il suo apice di "demenzialità" e divertimento solo se giocato dagli adulti. | 26/06/2014 | |
Shear Panic | 5,0 | [Voto 5] Un gioco che può salvare una serata (anche più di una!). Un gioco adatto a tutti, ai bambini in modo particolare. Proprio per questo raggiunge il suo apice di "demenzialità" e divertimento solo se giocato dagli adulti. Dopo 30 partite le carte si conosceranno a memoria, e la mossa sarà quasi automatica. Non ho giocato all'espansione quindi non so dire se il gioco ci guadagna. So, però, che la mia copia del gioco è riposta nei miei scaffali a prendere polvere ormai già da più di un anno e mezzo. | 26/06/2014 | |
Citadels | 5,0 | [Voto 5] Se mi fossi fermato alla prima partita, a questo gioco avrei dato un bell'8 secco! Però purtroppo sono andato a rigiocarci altre volte, e ogni volta trovavo sempre qualcosa che mi convinceva sempre meno: forse era il numero minimo di giocatori, forse era il fatto che, purtroppo, dopo neanche due giri si riusciva ad intuire chi fosse in squadra con te e chi contro di te. Forse non mi convincevano entrambe le cose. Sono solito comprarmi i giochi che veramente mi piacciono (anche se ce l'ha qualcun altro del mio gruppo). Questo non me lo sono mai comprato, né scambiato. | 26/06/2014 | |
Dylan Dog | 5,0 | Giocare una volta a questo gioco, tanto per rivivere per un istante l'ambientazione nel quale si muove l'indagatore dell'incubo, va bene. Una volta sola, però. Poi non vale più davvero la pena. Rimane, in ogni caso, un pezzo da collezione. | 01/09/2014 | |
The Castle of the Devil | 5,0 | Se mi fossi fermato alla prima partita, a questo gioco avrei dato un bell'8 secco! Però purtroppo sono andato a rigiocarci altre volte, e ogni volta trovavo sempre qualcosa che mi convinceva sempre meno: forse era il numero minimo di giocatori, forse era il fatto che, purtroppo, dopo neanche due giri si riusciva ad intuire chi fosse in squadra con te e chi contro di te. Forse non mi convincevano entrambe le cose. Sono solito comprarmi i giochi che veramente mi piacciono (anche se ce l'ha qualcun altro del mio gruppo). Questo non me lo sono mai comprato, né scambiato. | 01/09/2014 | |
Catan Dice Game | 4,0 | Oggi mi sento buono e gli do un bel 4, ma solo perché l'ambientazione era quella di Catan. In ogni caso mi sento di dire che è un "gioco da spiaggia" (tuttavia la sera è meglio andarsi a prendere una bella pizza o un buon gelato. Giocate a questo gioco solo, e sottolineo solo, se siete disperati). Non voglio sentir parlare di tattiche e cavolate simili: chi ha più fortuna vince, chi ne ha di meno perde. Il gioco è tutto qui. Stop. | 27/06/2014 |