Classifica personale di Gelion

Un vecchio classico sempre in forma

Personalmente potevano evitarselo. Munchkin funziona perché è un gioco semiserio e molto semplice. Munchkin Quest toglie l'aggettivo semplice, e come gioco semiserio non funziona. Troppo caotico, troppe regole per giocare con non-giocatori, i giocatori veri gli preferiranno giochi più seri.
Nonostante questo un'edizione curatissima, con dei materiali stupendi. Piacerà solo ai fan incalliti.

Molto ben fatto, edizione di ottima qualità con un tocco grafico accattivante. Regole semplici, veloce, gioco dettato dalla casualità delle carte (quindi nulla di mentalmente oneroso), ottimo per staccare tra un gioco e l'altro o quando si ha poco tempo. E' comunque un gioco molto cattivo, prono a frustrare i power gamers, va preso con stoicismo.

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Il perfetto bilanciamento tra caso (le carte e il dado) e strategia (il tabellone). Probabilmente il gioco che riesce a conciliare meglio questi due fattori, con nel mezzo un'ambientazione di grande fascino e assolutamente funzionale alle meccaniche di gioco. La competizione diretta uno contro uno aumenta la concentrazione e facilita nel trovare compagni per giocare. Potrei andare avanti, anche volendo non riesco a trovargli un difetto.

Uno dei pochi sistemi di gioco che possono tenere testa a DnD senza temere il confronto. Molto più realistico, molto più veloce, con un'ambientazione più cupa e minacciosa. La seconda edizione migliora di molto la giocabilità, il passaggio al d100 snellisce i tiri e la gestione dei punteggi e dei modificatori. Si sente un po' la scarsità di temi rispetto alla prima edizione, ma c'è da dire che le vecchie avventure di MDG si convertono piuttosto velocemente a questo sistema.

Ormai un classico, nonostante i (molti) difetti. Personalmente non mi trovo troppo a mio agio nel dover essere costretto da migliaia di caratteristiche, tabelle, modificatori per ogni minuscola cosa, ma nonostante questo come GDR funziona.

Bella meccanica di gioco, veloce e leggero, tra Cluedo e Scotland Yard. Grafica azzeccata e coinvolgente. Unico limite: il numero di giocatori fisso a 4.

Da non fanatico di wargames devo ammettere che funziona, è coinvolgente abbastanza da tenerti concentrato. Il problema è che il gioco è un po' sacrificato rispetto ad altre edizioni, e come al solito le strategie tendono a ripetersi con l'uso.

Trovo che gli vada dato più credito di quanto non sia. Come tentativo di fare un cambiamento rispetto alla 3.5 riesce, solo non nella direzione che speravano tutti. In effetti sembra orientato solo al combattimento e al power levelling, ma c'è anche da dire che per giocare di ruolo basta l'immaginazione e la fantasia del master, e non centinaia di tabelle e di numeri.

Degno compagno di Agricola. La quantità di possibilità e di segnalini differenti tende un po' a confondere il gioco e soprattutto ad aumentare i tempi di preparazione e di smontaggio. Nonostante questo un altro gioco dalla meccanica ineccepibile.

Giocato poco e rivenduto subito. Troppo aleatorio e troppo statico, interazione quasi nulla tra i personaggi, meccanica ripetitiva. L'ambientazione risolleva un po', ma per quello tantovale giocare di ruolo. Se devo contare su un sacco di espansioni per guadagnare in giocabilità, evidentemente il gioco è pensato nel modo sbagliato.

Un classico della linguistica spicciola, più adatto forse ad un pubblico anglosassone ossessionato dallo spelling che non a noi, comunque un gioco tranquillo che coinvolge anche i non-giocatori.