Classifica personale di Angiolillo

Il gioco è stato selezionato dai detentori dei diritti della trilogia cinematografica fra prototipi provenienti da tutto il mondo, incluso uno di Richard Berg (autore di War of the Ring). Questo è risultato il migliore. Una vera bandiera per il gioco italiano nel mondo. Lo trovo divertente e ricchissimo di bei materiali. IMHO, ovviamente...

Sistema semplice e geniale, di tale efficacia che lo rigioco sempre volentieri anche a distanza di anni e anni senza aver poi davvero mai sentito il bisogno di passare alle regole avanzate. Purtroppo è l'unico titolo della serie che ad oggi ho in collezione; l'asimmetria fra i due aerei (manggevolezza contro campo di tiro più ampio) lo rende particolarmente interessante.

Bellissimo e assai intrigante, anche se preferisco versoni in legno (una me la sono autocostruita) alla brutta versione in plastica della Dal Negro.

Il primo boardgame italiano su mappa esagonata. Un pezzo di storia, dell'Italia ludica e non solo. E quanto ci ho giocato...

Un vero capolavoro, che coniuga sapientemente l'immaginario dei giochi Games Workshop con meccaniche ben più potabili. Una brella prova d'autore da parte di Stephen Baker.

Un capolavoro del pensiero moderno, spassosissimo.
Un solo dettaglio: perché recensire l'edizione straniera e non quella italiana, della Nexus Editrice, che ne ha curato regolamento base e supplementi?

Io l'ho giocato. E' divertente e ci siamo fatti un bel po' di risate e di dispetti. Certo, non ci cercherei una strategia: ma mica tutti i giochi ce la devono avere, una strategia! Anche se non vi voglio rompere le scatole con tutte quelle storie di alea, mimicry, agon e vertigine con cui i teorici giustificano ciò.
Certo, non va preso come un giocone. Sarebbe come pretendere che gli scacchi fossero il vecchio Alexander the Great della Avalon Hill, che Stratego fosse Wellington's Victory, che Wings of War fosse Blue Max, che il gioco dell'oca fosse Formula Dé. O no?

Semplice, dispettoso, efficace, adatto anche ai "babbani". Granbel lavoro.

Spassoso! Molto adatto a coinvolgere i "babbani".

Spassoso!

Grandissimo successo con mia figlia che aveva 3 anni scarsi. Ottima iniziazione ai concetti di dado, turno, vittoria...

Un capolavoro. Non sempre amo i giochi tedeschi impegnativi, ma questo è tra i più vicini ai miei gusti.

Divertente e assai scalabile. L'edizione daVinci è economica, graficamente graziosa e aggiunge interessanti variazioni.

Un gioco ben progettato, divertente, adatto ai non ludomaniaci. Merita il successo mondiale che sta riscontrando.

Un successo internazionale decisamente meritato. Come prendere un gioco tradizionale e dargli davvero nuovo appeal e nuove meccaniche.

Un grande classico! Un po' troppo lungo per i miei gusti, ma giocato con grande piacere anche per posta e per telefono.

E' vero che le regole non le ho lette, me le hanno spiegate. E' vero che non l'ho giocato molto, per cui non so della longevità. Però mi è sembrato originale e mi ci sono divertito parecchio. Eravamo in tanti, giocatori appassionati e "babbani", e ci siamo divertiti assai. Dico davvero.

Efficacissimo gioco introduttivo della S.P.I. ai propri sistemi: raggiunge perfettamente lo scopo.

Giocato tanto in passato (ma credo fosse la prima edizione). Un po' eccessivo come regole e lunghezza, ma fonte di grande divertimento.

Semplice, efficace e spassoso!

Un grande classico, ispiratore di vari altri titoli del filone. Non agilissimo, ma in ciò in linea con i boardgame dell'epoca.

Molto divertente, già nel 4 x 4. nesun bisogno di passare al Maxi-Paroliere.

Un grande classico, uno dei pochi giochi di carte non collezionabili pre-Magic veramente degni d'attenzione (erano altri tempi). Giocato con grande divertimento fino all'usura.

Molto bello, ma richiede troppo tempo e allenamento per essere giocato come si deve e io preferisco sfarfallare tra altri titoli... ;)