Classifica personale di Paoloisaac

filler carino e di pregevole impatto grafico (caratteristca che, sospetto, ha contribuito molto a gonfiarne i voti, assieme alla capillare promozione...), non banale, ma neanche molto complesso, con una discreta dose di alea.
niente di più e niente di meno.

buona espansione: scenari, mostri, eroi e tanto materiale, come sempre di ottima qualità.

assieme a Hero Quest era il mio gioco preferito da bambino. Prende un punto in meno perchè il ruolo del cattivo è meno divertente e perchè la squadra di marines mi risultava meno coinvolgente del singolo personaggio.

aggiungere 2 punti per importanza storica e valore affettivo = 8

un buon filler, con una scalabilità non perfetta. l'espansione Saboteur 2 lo migliora notevolmente.

considerato da tutti un giocone, per me lo è più per contenuto e tempo di gioco che per meccaniche. il tutto mi sembra un po' attaccato assieme a forza, slegato, volutamente mastodontico, ma spesso più complicato che complesso, più ridondante che mirato.
alcune cose (anche tra le carte) sono state inserite più per far numero che per reale necessità e la meccanica non ha quella elegante consequenzialità dei giochi da cui trae spunto.

un gioco carino per passare 40 minuti sufficientemente profondi. senza infamia e senza lode.

Un buon introduttivo per chi ha un po' paura di saltare subito ai giochi tosti ed è ancora affezionato ai dadi

bello per la ricostruzione storica delle invasioni britanniche. un po' troppo lungo nella durata e da giocare rigorosamente in 4, nè uno più, nè uno meno. le meccaniche sono semplici, dadose, ma la strategia non manca.

Vinhos viene giustamente definito un gioco per “Gamers”.
Vista la mole di regole, gli arzigogoli delle meccaniche e la selva di opzioni non si può che concordare. Tuttavia, mi chiedo, sotto tutto questo ammasso di roba che ti viene sparato negli occhi con una pletora di colori peraltro poco adatti all'autunnale vendemmia, che tipo di gioco resta?
Le meccaniche non sono certo innovative, il gioco non scala benissimo (in 2 non è davvero un granchè), le opzioni sono spesso disorientanti, talvolta nebulose, il downtime può essere importante e la lunghezza anche e alla fine chi riesce a gestire meglio i propri soldi risulta vincitore.
Il che non significa che Vinhos sia fatto male, ma che lo stesso prodotto si poteva ottenere con un 30% di regole e sottogiochi in meno.
Complesso non è sinonimo di complicato e Vinhos mi pare propenda più per la seconda fascia di giochi, pur essendo innegabilmente un buon prodotto, ben bilanciato e, in fondo, anche ben ambientato (anche se un po' asettico, rispetto al tema trattato).
Continuo a preferire la logica, lineare complessità di ragionamento che c'è dietro a un Puerto Rico, un Caylus o un Antike che non quella esasperata, complicata e iperbolica di Vinhos.
Rimane un 7 per il merito di aver saputo incastrare così tante cose tutte assieme, con una loro coerenza.

voto abbassato a 6 dopo altre partite: è un collage di meccaniche tra l'altro a volte non perfettamente bilanciate.

Aggiunge le invasioni contro i pianeti civili e la meccanica dei punti prestigio, per la verità un po' macchinosa. Non se ne sentiva il bisogno. Per il testo, vedi Race For the Galaxy.

Gioco veloce e divertente fino a 8 partecipanti. Un buon filler dall'estetica eccezionale.
Quasi totalmente incontrollabile e in mano al caso. Spensierato.

Mentre la prima espansione è necessaria per rendere il gioco completo e profondo, questa seconda, pur partenda da idee interessanti, per me si rivela più inutile e dannosa che non utile e piacevole.
In pratica trasforma il gioco (già perfetto, formato da base+prima espansione) in un altro gioco simile ma peggiore, meno bilanciato, meno immediato, più aleatorio.
Direi che non ce n'era proprio alcun bisogno.
bocciato.

poteva essere un buon gioco ma non arriva alla sufficienza (sarebbe 5,5). la contrattazione è interessante ma troppo soggetta all'influenza personale dei giocatori. il combattimento comunque aleatorio e spesso la partita si riduce ad un collezonare la combo di carte migliore (tipo risiko), anche questa soggetta a fortuna.
molto forte la componente "bash the leader".

Noiosetto. L'eliminazione giocatore può essere davvero pesante e come tempo di gioco mi pare un po' troppo elevato per il genere proposto.

giocato per tutta la 6^ e 7^ edizione.
che dire? una macchina per far soldi, oliata e lucidata a dovere, in cui l'ultimo esercito è sempre il più forte, il bilanciamento inesistente, il playtesting penoso, bachi nel regolamento, fortuna a manetta.

A 9 anni mi aveva fatto impazzire...valutato con occhi razionali è un gioco dell'oca pompato. Prende comunque qualche voto in più per l'effetto scenico assolutamente unico nel genere.

Come prendere risiko, complicarlo all'ennesima potenza e rendere il tutto mortalmente noioso.
un gioco che riassume tutti i lati negativi dei boardgames: pessima scalabilità, enorme downtime, durata improponibile, regolamento pesante, fortuna determinante.
C'è un certo affetto per il tema legato alla seconda guerra mondiale e la componentistica è buona, ma non basta.
Non ci rigiocherei neanche sotto minaccia.

Concordo col recensore. Un punto per il tabellone 3D e uno per il teschio fluorescente...

Prende un punto più di Monopoli per i materiali e l'effetto scenico.

questo era davvero brutto forte. non mi piaceva neanche da bambino.