Classifica personale di wallover

Gran gioco semplice: coinvolgente, sempre teso dall'inizio alla fine, fa ridere un sacco. Ogni volta che viene riproposto e' sempre un successo tra grandi e piccini. Peccato non poterci giocare in piu' di quattro. Un voto in piu', anche per correggere la votazione iniziale, troppo bassa nonostante la recensione estremamente positiva.

Grande gioco, dalle regole semplici e dalla strategia profonda. Il sistema di conteggio per la vittoria poi e' una chicca, come in molti edi giochi di Knizia. Grande l'eleganza del meccanismo e dei materiali. Da non giocare assolutamente con i giocatori lenti.

Mi fu di enorme conforto nel vincere la noia del dover attraversare il Mare della Tranquillita' rinchiuso nella pancia di un pesce lunare di dimensioni spropositate. Raccomandabile, ma non per tutti.

Il gioco di corse che rende inutili tutti i suoi successori. Messa da parte la forma esteriore il gioco e' una elegante e sintetica rappresentazione di tutte le tematiche della corsa: simulativo e preciso al punto giusto, un classico che va giocato senza stare troppo a riflettere sulla pianificazione della mossa per non perdere il feeling della velocita'. Esemplare nella sua semplicita' ed efficacia la messa a punto della macchina.

Semplice e geniale

Gran bel gioco di corse, lontanamente imparentato con "La lepre e la tartaruga". Tornare indietro per andare avanti. Dietro l'apparenza di un giochino semplice si celano scelte interessanti dovute al movimento e alla posizione degli altri giocatori. emozionante dall'inizio alla fine e anche quando non si gioca il proprio turno.

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Bel gioco ricco di opzioni e scelte non facili. La posizione dell'imperatore e' redditizia e quindi appetita dagli altri giocatori, creando una situazione sempre dinamica. Un giocatore inesperto puo' sbilanciare il gioco, ma questo e' un fatto che accade spesso in questo genere di giochi. Da non trascurare la componente diplomatica fatta di promesse, accordi e intrighi che ovviamente ben si addicono al clima del gioco. Ogni regione ha le sue peculiarita' e le carte azione rappresentano una continua miniera di possibilita', almeno per i primi turni; poi si assottigliano e il gioco diventa ancora piu' interessante. Peccato per la difficolta' di imparare le regole, colpa di un regolamento non all'altezza degli standard HIG, e per una curva di apprendimento medio-alta.

Bello, genialmente semplice e coinvolgente.

Ancora una volta un ottimo gioco dalla premiata ditta K&K. Apparentemente semplice, presto ci si immerge in una profondita' inaspettata, e studiare come e dove mette i pezzi dalla forma particolare lo rende quasi un topologico. Non consigliabile da giocare con giocatori troppo riflessivi, visto che alla propria mossa la situazione puo' essere cambiata. Belle le componenti, e una volta tanto anche il tema si adegua alla meccanica.Le varianti aggiungo parecchia rigiocabilita'.

Gran bel gioco facile da capire e complesso da giocare. Le mosse sono veloci ed elementari, le strategie che portano alla vittoria no. Una via di mezzo tra il famoso HEX e Durch Die Wuste. Peccato per l'edizione malamente realizzata dalla EG, che l'ha giustamente inserito nella sua linea Brainstorm: il gioco meritava sicuramente una miglior realizzazione ma rimane apprezzabile da chi ama i giochi di piazzamento.

Si gioca sempre volentieri, e trovo un pregio e non un difetto il fatto che cambi il modo di giocarlo e la potenza di certe carte a seconda del numero di giocatori. Fare bei giochi di carte non e' affatto semplice, soprattutto con un simile genitore alle spalle. Eppure Andreas ci e' riuscito.

Molto molto carino e immediato, ma non banale. Veloce, impegnativo al punto giusto, e con tutti i giocatori attivi (uno dei pochi con giocata segreta a non essere dominato dalla fortuna). Il twist dell'eliminazione tra le carte uguali rende il meccanismo perfetto e col giusto grado di imprevedibilita', avendo ogni giocatore la stessa dotazione di carte. I punti negativi da -1 a -5 vanno evitati ma al tempo stesso con le stesse carte bisogna prendere quelli positivi, da 1 a 10. Originariamente ambientato con avvoltoi e topolini, l'ambientazione con Lupo Alberto e' la ciliegina sulla torta.

Un gioco veloce, intenso, dalle regole semplici, coerente con il mondo di Warangel e che fa ridere la gente che finge di prendersi sul serio. Cosa volete di piu'? Nel gioco si trovano in giusta dose i tipici elementi "porazziani": un mix di humour e ironia, regole e codici in parte ereditate dai giochi precedenti, con un occhio alla giocabilita', evitando la trappola di diventare un gioco ad eliminazione. L'alto numero dei giocatori e' un plus non da poco. Un intero gioco di societa' in un pacchetto di carte, piu' vicino ad uno stile di gioco "americano", ma in grado di piacere anche agli amanti degli eurogames.

Una scelta stilisticamente azzeccata per un tema che non vede da molto tempo nuove proposte. Il paragone con Blue Max salta all'occhio, come pure la voglia di immediatezza e accessibilita' senza danneggiare troppo l'aspetto simulativo (quando si introducono le regole aggiuntive il gioco acquista maggior spessore). La veste grafica poi e' molto bella, per non parlare dell'effetto che fanno le carte sul tavolo. Rispetto al suo anziano precedessore c'e' da dire che spesso ci si limitava a "cercare l'esagono", riducendosi a mero calcolo statistico e previsione tattica. Qui il feeling si sente! E ha un sistema di gioco il cui motore promette interessanti sviluppi. Il prezzo? E' l'identico discorso di tutti gli altri giochi: il fatto che la casa sia italiana non svincola dai costi che toccano tutto il settore. Altri giochi analoghi come materiale, ad es. la linea per due della Kosmos, hanno gli stessi prezzi in italia e praticamente dimezzati in Germania.

Grande gioco che ha principalmente tre pregi: semplicita', varieta' e velocita'. Dal punto di vista del design colpisce il fatto di iniziare a giocare praticamente gia' durante il setup, tallone d'Achille di molti altri giochi + blasonati. Chi setta x primo gioca per primo, ed e' un vantaggio. Altra chicca: le mappe individuali, connesse da esagoni che permettono il teletrasporto da una mappa all'altra. Le rgole sono ben spiegate e si puo' iniziare a giocare in 10 minuti. La varieta' di mappe e razze permette moltissime combinazioni, senza risentire particolarmente del fattore sbilanciamento. Ha il pregio di avvicinare al wargame nuovi giocatori e riavvicinarne di vecchi. Il fatto di riuscire a completare una partita in meno di due ore e' certamente un ulteriore grosso pregio.

Gran bel giochino, dallo spessore insospettato a prima vista. I materiali sono belli, il sistema di gioco avvincente e sfaccettato, dovendo ad ogni turno decidere se partecipare e come utilizzare le tessere Zoo che si acquisteranno. Spesso conviene acquisirle anche solo per non lasciarle ad altri. Il sistema di punteggio, differenziato a seconda si punti su animali, alberi o panchine, lo rende vario e profondo, come anche la decisione di come proseguire i sentieri. Le 25 aste non sono fini a se stesse ma appassionanti e fondamentali per gestirsi un cammino verso la vittoria. Anche bello da vedersi, peccato per l'atroce gioco di parole del titolo.

Grande gioco di deduzione, vario e sempre interessante. Peccato non si trovi piu' se non a prezzi proibitivi sui siti di aste.

Gran bel gioco, giustamente premiato come gioco dell'anno in Germania. Sempre vario e con l'aiuto delle espansioni riesce a mantenersi tra i piu' venduti. Ideale anche per i non-giocatori. Con le espansioni guadagna un punto i piu'. Peccato solo l'influenza della fortuna nella pesca delle carte, ma e' un tributo che si paga volentieri in cambio della sua' grossa giocabilita'.

Bel giochino veloce e sempre vario. Si gioca e rigioca sempre volentieri, le situazioni di stalo che a volte si creano fanno parte del giocoe a volte si possono vaforire per tentare di bloccare l'avversario in vantaggio, in attesa di una situazione migliore.

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Un gioco ben concepito, con la giusta dose di calcolo e interazione. Il tiro del dado non da fastidio e aggiunge un pizzico di imprevisto. Ottima la qualita' dei materiali, ricorda vagamente Nuggets nel principio, ma nell'altro si dividevano i territori, qui si uniscono. Nulla di nuovo nelle meccaniche, altrimenti anche un 8 ci sarebbe scappato. Giocato una sola volta, ma avrei voluto giocarci ancora.

Due fasi molto atipiche per un gioco originale. Nella prima occorre un po' di pianificazione ma il tutto e' molto casuale, essendo il suo scopo principalmente il far distribuire il piu' possibile gli omini per la citta'. Il divertente arriva quando erutta il Vesuvio, le meccaniche sono naturali e sembra di vedere i gruppi misti che si aggirano per la citta' cercando una via di fuga per la salvezza. Qui le bastardate si sprecano, alla faccia dei german games l'interazione c'e' ed e' molto "calda" e diretta. Gioco adatto ai neofiti , senza pretese strategiche. Non sempre avere molti uomini vuol dire vincere, visto che poi bisogna anche portarli fuori e spesso le partite si decidono contando quelli finiti nel Vesuvio. Diciamo un 7 e mezzo, peccato per la noia e la ripetitivita' dei piazzamenti sugli edifici migliori della prima fase.