Classifica personale di Orca

Il gioco è governato dalla fortuna, anche se qualcuno potrebbe definirlo più propriamente azzardo. Ogni tanto comunque una partita non la disdegno. Carine le tessere coi vermi.

Rivedo il mio voto in giù dopo alcune partite.
Il gioco rimane sufficiente, a parte il discorso soldi (il cui bilanciamento non mi convince pienamente), quello che mi fa dubitare è la possibilità di recuperare, se si sbaglia i primi turni si compromette la partita, per recuperare bisogna investire, ma poi si sa già che saranno punti in meno. Sono sempre più convinto che l'asta doveva determinare tutto l'ordine del turno, molto spesso anche non spendendo niente si è secondi a giocare (e proprio per il fatto che alcuni punti si fanno in base alla velocità - vedi obbiettivi delle carte - genera ulteriore sbilanciamento) La prevedibilità di alcune carte (soprattutto in combinazione) rischia poi una longevità decrescente.
L'ambientazione è sicuramente ben sviluppata e i materiali sono ottimi (non ho mai visto una plancia così grossa!).

Nella sua banalità tanti anni fa mi ha regalato momenti di divertimento in famiglia, per questo la sufficienza ci sta.

6,5 per la precisione.
Gioco abbastanza immediato, forse manca un po' di profondità ma è anche comprensibile considerato che è un gioco di carte.

Il 6 politico lo indico perché a mio giudizio la validità del gioco è direttamente proporzionale ai giocatori: se non c'è un minimo di interpretazione è di una noia mortale, se ci sono "ruolisti" ci si piega dal ridere.

6,5 per la precisione.
Il gioco di per sé non è malvagio, ma mi è sembrato fin troppo immediato. Penso che sia fondamentale giocare con le regole avanzate di combattimento (cubi) per aumentare il coinvolgimento e la "tattica".
Ovviamente fantastici i componenti!

Eredita tutto Transamerica, eppure non mi convince appieno, preferisco il sopracitato titolo.

Mi ricordo quando l'ho ricevuto tanti anni fa per Natale, ero strabiliato. Regolamento banale, è indubbio, ma l'effetto scenico era stupendo, divertentissima l'ansia della discesa delle palle di fuoco (ovviamente con lo sguardo di bambino). Plancia di gioco pressoché unica nella storia dei giochi.

Componenti molto belli per un gioco influenzato dalla fortuna e di cui ho qualche dubbio per quanto riguarda la longevità.

Sufficiente gioco di piazzamento. Non mi convince il fatto che molto spesso un giocatore vince non tanto per le sue capacità strategiche ma per pura combinazione tramite il piazzamento degli avversari, soprattutto verso la fine della partita.

Il gioco è abbastanza piacevole, ma non brilla certo per originalità. Il piazzamento e relativo calcolo delle maggioranze ne fa un astratto ovviamente.
Alcune carte mi sembrano un po' troppo vantaggiose se capitano in mano, ma potrebbe essere solo un'impressione.

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Inizialmente può sembrare abbastanza interessante, ma alla fine risulta poco strategico e noioso. Non è immediato a mio modo di vedere come fare punti e la plancia è abbastanza scarna.

Consueto sistema ad aste, ambientazione slegata dalle regole... il solito gioco già visto mille volte. Discreti materiali.

Il gioco non mi è piaciuto, mi sembra che più si gioca a caso più aumentano le possibilità di fare punti. Davvero poco coinvolgente.

Per tutta la partita si fa sempre la stessa identica cosa, prendi gemme completi missione, prendi gemme completi missione... Alquanto mediocre

Dopo avermi suscitato un discreto interesse, sono rimasto abbastanza deluso nel provarlo, mi sembra un gioco dell'oca con solo qualche spunto tattico, ma veramente niente di più.
Edizione davvero molto bella ed illustrazioni accattivanti, lo trovo per questo motivo e per la semplicità indicato per giocatori alle prime armi. I gamers invece lo troveranno decisamente vuoto.

Aggiunge qualcosa ma non è determinante nel migliorare il gioco base.

Ho fatto solo una partita per ora, ma dalle prime impressioni non so proprio se è un gioco che mi può appassionare (pur piacendomi molto i cooperativi). Mi lascia qualche dubbio la totale disponibilità di informazioni (a parte il mazzo, ok) e il fatto che effettivamente i giocatori non danno un vero contributo alla partita (nel senso che se c'è un giocatore "leader" si segue la corrente, oltre al fatto che se si trova una combinazione favorevole di potere/tessera su cui un personaggio si trova si rimane fermi lì perché non c'è modo/vantaggio di fare altro).
Infine i dadi, mi sembrano davvero troppo determinanti nel corso della partita sulla vittoria (o perdita) finale.

L'ho provato dopo un po' che ci giravo intorno, e alla fine mi ha deluso. I motivi sono almeno tre:
1) la plancia è molto dispersiva e la visione globale di gioco ne risente, quando si inizia ad avere molte "costruzioni" bisogna stare attenti a non perdersi qualche produzione;
2) la pianificazione giocando le carte è molto aleatoria, posso anche non giocare una carta che mi serve sperando che l'abbia giocata qualcun altro, e se non accade sono fregato;
3) la carta del commercio è abbastanza una farsa, nessun giocatore è portato a scambiare per favorire l'altro (come molto spesso avviene in Coloni per esempio) e praticamente è sempre più conveniente scambiare 2 a 1 con la banca.

Carina l'ambientazione, ma alla seconda partita mi ha già stufato, regolamento troppo banale.

Non mi ha convinto, troppo astratto per i materiali (belli) che ha e mi lascia perplesso il fatto di non poter recuperare. Le "carte" offrono poche possibilità, oltre al fatto che una volta scoperte possono essere fin troppo facilmente annullate da quelle degli altri giocatori.

Non mi considero assolutamente un teorico del gioco, ma per quanto riguarda la mia esperienza di gioco a questo titolo devo dire che lo trovo abbastanza noioso. Come già ha detto qualcuno non vedo il motivo per cui divinizzarlo.

Il gioco non mi ha convinto. Sotto la grafica molto curata ci sono solo le solite meccaniche basate sulle maggioranze. Il gioco risulta perciò molto ripetitivo ed in conclusione davvero poco avvincente.