Classifica personale di il_mago

Classico gestionale tedesco, che introduce l'interessante meccanica della morte dei "lavoratori", come elemento sia di positività che di negatività. Per il resto un gioco sostanzialmente di calcolo, che lega poco con l'ambientazione, in cui sembra che alcune strategie siano decisamente migliori di altre.

Gioco complesso e profondo, destinato a giocatori incalliti, amanti sia dei gestionali che dei boardgame di guerra. Richiede impegno e attenzione, perché molti sono i fattori da tenere in considerazione, ma premia lo sforzo con i risultati. Irritante ma geniale il meccanismo di lancio dei cubetti nella torre.

Astrattone tedesco, dalle meccaniche indubbiamente solide e ben testate, ma che risulta, nel complesso, un po' freddo. Forse per questo è stato ambientato in Russia.

Espansione di Carcassonne, che peggiora il gioco base.

Espansione, che non convince troppo, del ben noto Carcassonne.

Un Coloni di Catan più strategico, ma senza la leggerezza e la semplicità del predecessore.

Complesso e lungo. Non lascia la voglia di riprovarlo.

Gioco che è un insieme di molte meccaniche, non tutte immediatamente comprensibili. Facile distruggere le straegie altrui… e veder distrutte le proprie.

Tabellone e regolamento molto vintage, per un gioco che sembra uscito pari pari da un negozio degli anni '80. Ha comunque un suo fascino.

Troppo in balia del caso, specie al crescere del numero di giocatori. In due o tre, forse un po' più di bluff.

Si vede l'impegno messo per cercare di superare i limiti di Bang! (non c'è più l'eliminazione dei giocatori, non è possibile colpire chi non ha più carte in mano, il Ronin/Rinnegato ha maggiori possibilità di vittoria) ma, forse anche per l'ambientazione, non ha il fascino ingenuo ed accattivante del predecessore.

Troppe cose già fiste, in questo gestionale dall'ambientazione western ben poco percepibile. Freddo e poco avvincente.

Eccessiva la componente fortuna, per un gioco di questa complessità e, soprattutto, di questa durata. Bella l'ambientazione spaziale.

Giocato in quattro, il tabellone è risultato troppo dispersivo e ognuno ha fatto partita a sé. Notevole la componente d'aleatorietà, per un gioco che si è mostrato troppo lungo e ripetitivo.

Molto bella la simulazione dello scorrere dell’acqua in un fiume, tramite l’inserimento, a monte, di dischi trasparenti. Il gioco in sé, non è eccezionale.

Non riesce ad appassionare, malgrado alcune interessanti meccaniche.

Come abbia potuto vincere lo Spiel des Jahres 2012, resta un mistero. Ampiamente influenzato dalla fortuna, capita di dover giocare una tessera assolutamente inutile, così come di pescare quella che ti fa vincere la partita.

Carcassonne in un’originale ambientazione preistorica. Ma è meglio l’altro.

Qualche tessera di espansione di Carcassonne, creata per vendere qualcosa in più.

Alla ricerca di indizi in un'ambientazione punk gotica. Una sorta di Cluedo, abbastanza ripetitivo nei vari turni.

Il gioco dell'oca per i più piccoli, dove è stato tolto anche il dado con i numeri, sostituito da uno con i colori. Variante non sufficiente a giustificarne l'acquisto, se si possiede già il primo.

Una versione semplificata di Power Grid, ambientata nell'età della pietra. Non regge il confronto col predecessore, riducendone le caratteristiche strategiche, unicamente a vantaggio della minor durata.

In passato, la principale alternativa al Risiko. Ma non gli si avvicina minimamente.

L'obiettivo è quello di evadere da un labirinto. Cooperando, ma col rischio che ci sia un "infiltrato" nel gruppo. Come tutti i cooperativi, va giocato con le persone giuste, ma devo dire che non mi ha appassionato.