Titolo | Voto gioco![]() | Commento | Data commento | |
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Crokinole | 10,0 | Un gran gioco di destrezza. | 25/05/2012 | |
Gears of War: The Board Game | 10,0 | Credo che la mia recensione come commento possa bastare :p | 18/02/2020 | |
Puerto Rico | 10,0 | Concordo con le problematiche espresse da Fungo ed El-Dox (specialmente la componentistica non certo eccelsa) ma ritengo comunque quello di Portorico un ottimo regolamento poco migliorabile. | 05/11/2005 | |
Go | 10,0 | La base di tutti i giochi di maggioranza e piazzamento. | 20/10/2005 | |
Mice and Mystics | 9,0 | Il voto sarebbe un 8 mezzo che approssimo a 9 perché trovo non abbia concorrenza a livello di cura dei dettagli narrativi e nell'ambientazione. Vale decisamente l'acquisto per godersi tutte le chicche di cui il gioco è pieno mentre vi godete il "romanzo" attraverso cui passerete con le vostre partite. Fossero anche in solitaria perchè i vostri amici si sentono stupidi a giocare con dei topini! | 12/08/2013 | |
San Juan | 9,0 | Ad una prima impressione mi pare decisamente un buon gioco di carte. | 21/09/2006 | |
Ruzzle | 9,0 | Il concorrente più diretto per Ruzzle è il Paroliere, che ha dalla sua lo stesso sistema di ricerca delle parole e un set-up decisamente più snello del titolo in oggetto che richiede di piazzare 16 token in ordine, possibilmente senza che nessuno li guardi per non creare un vantaggio temporale, e porvi sopra successivamente da 2 a 4 moltiplicatori. | 19/11/2013 | |
Mare Nostrum: Mythology Expansion | 9,0 | Se avete Mare Nostrum e vi piace almeno un poco DOVETE avere questa espansione. Insomma, al livello attuale sono per cambiare le condizioni di vittoria al possesso di 3 delle 4 carte ruoli però devo ancora sperimentare. Il 9 è perchè il gioco originale è comunque enormemente migliorato in divertimento, abbasserò il voto se non trovo la giusta risposta strategica ai nuovi problemi insorti... | 19/11/2005 | |
Concordia | 9,0 | Io non amo i giochi di Gerds ma questo mi piace decisamente. Sembra avere parecchie scelte strategiche fra cui giostrarsi in partita e, soprattutto, tutte le carte per ottenere partite sempre diverse semplicemente attraverso il diverso abbinamento di risorse con le città fatto in fase di set-up. L’interazione fra i giocatori è presente ma per la maggior parte involontaria, almeno nelle prime partite, visto che ognuno sembra già abbastanza impegnato a gestire il suo gioco da avere il tempo di considerare cosa stanno facendo gli altri. Il sistema di punteggio, conteggiato solo alla fine e in base alle carte comprate (che non è così facile ricordare), aiuta molto lo stimolo a pensare solamente al proprio gioco, non potendo veramente calcolare quale avversario è quello da battere al momento. | 11/12/2013 | |
Brass: Lancashire | 9,0 | Un gran bel gioco, intenso e per buoni giocatori. Necessita di dosi di pianificazione a lungo termine basata sulle carte possedute. Io poi amo questi giochi di Wallace dove l'indebitamento fa veramente parte del gioco e non è solo una mossa da non farsi o un segnale di crisi. | 28/09/2009 | |
Memoir '44 | 9,0 | Pur essendo un gioco dove la fortuna conta tantissimo reca con sè parecchie decisioni difficili e una molteplicità di scelte che, comunque, non fanno perdere tanto tempo in riflessioni lunghissime perchè GUIDATE dalle carte possedute che aiutano a diminuirle. Se parecchio sfortunati purtroppo le carte invece di guidare possono rovinare la partita di un giocatore. Ho comunque provato a vincere una partita anche giocando almeno 5 turni con una sola carta usabile su 5. | 09/11/2004 | |
Railways of the World | 9,0 | Uno dei pochi titoli che sfrutta appieno il mio tavolone quasi-quadrato comprato apposta per i boeardgame. | 28/11/2007 | |
Le Havre | 9,0 | Prima impressione. Unica partita giocata in cinque. Sono veramente colpito. Il gioco si spiega in maniera veramente semplice nonostante le possibilità appaiano infinite: costruire edifici tramite altri edifici e le materie prime necessarie, comprarli semplicemente, utilizzarli anche senza possederli (purchè non occupati da altri), acquisire merci, trasormarle anche ripetutamente e magari bruciando altre merci per ottenere l'energia necessaria, costruire navi di varia stazza e spedirci le merci in eccesso con il miglior valore economico. | 03/01/2009 | |
Evo | 9,0 | Un gioco con il fattore fortuna decisamente limitato e diverse strategie per arrivare alla vittoria accessibile anche ai giocatori non proprio assidui! Eccezzionale! | 17/04/2004 | |
Snow Tails | 9,0 | Trovo sia un giusto bilanciamento fra leggerezza e impegno. Correre sbandando a destra e sinistra (perchè andare dritto ed acquistare velocità è quasi sempre un suicidio) è molto divertente. Veramente delizioso. | 17/09/2009 | |
Amun-Re | 9,0 | Mi ricorda molto EVO per quanto bisogna essere accorti nella gestione dei crediti se si vuole vincere. Questo è uno dei 2 giochi fra i tanti che ha fatto Knizia che mi piacciono (l'altro è Mercanti di Amsterdam). | 28/11/2007 | |
A Feast for Odin | 9,0 | Questo gioco mi “puzzava” tanto di Caverna: una rielaborazione di qualcosa già fatto ficcandoci dentro i vichinghi al posto dei nani e l’ho inizialmente ignorato. Ma in fondo anche Caverna mi piaceva quindi l’ho provato. E riprovato. E riprovato a raffica. L’impatto iniziale col gioco è da stordimento, con più di 40 azioni subito visualizzate e pezzi di gioco con plancette da riempire a parte come case e isole da esaminare a parte. Anche senza contare le carte occupazione che ci mettono ulteriore carico. Poi ti accorgi che le cose da capire veramente per giocare sono poche (le risorse con le loro possibilità di passare facilmente al “colore superiore” e le limitazioni nel modo di riempire le plancette), soprattutto se già sei abituato ai giochi di Rosenberg . E quindi ti si apre la possibilità di giocare con 42 risorse diverse, ognuna ottenibile in modo diverso a seconda di quello che rappresenta ma quasi tutte utili a riempire gli spazi sulle varie plancette per ottenere nuove rendite o togliere malus ai punti a fine gioco. Nonostante tutto lì confluisca non è questo “giocare a tetris” a piacermi del gioco, ma esattamente quello che mi piace quando gioco ad Agricola, Le Havre (e Caverna, Ora et Labora in misura minore): il giocare con le risorse passando dall’una all’altra per arrivare a farne esattamente ciò che mi serve. E il ciò che serve non sono direttamente punti vittoria, che si ottengono con azioni paradossalmente semplici, ma tasselli per coprire malus agli stessi che compaiono su quegli oggetti/plancetta che i punti vittoria te li forniscono. I modi di ottenere punti vittoria in “La festa di Odino” sono molti di più che in qualsiasi altro gioco di Rosenberg. Possono sembrare simili: a prima vista un’isola può assomigliare ad un’altra e una casa può sembrarvi anch’essa non troppo differente da un’isola, ma la realtà è che ogni scelta comporta un percorso diverso da compiere e far rendere al meglio. Cacciare le balene, commerciare o razziare? Esplorare una o più isole, costruire case per riempirle di generi alimentari o accontentarsi della plancetta base e far punti con l’allevamento (di pecore, fornitrici di lana o mucche, fornitrici di latte) o l’emigrazione di vichinghi su navi costruite in serie? Nell’indecisione io mi faccio sempre guidare dalle carte occupazione e dai piccoli vantaggi che concedono quando vi approcciate ad una azione oppure all’altra. E vi consiglio di fare lo stesso per godervi questo gioco in ogni sfaccettatura: è un gioco da esplorare a fondo. Anche in solitario, se i vostri amici non ne apprezzassero le molte possibilità. | 02/02/2017 | |
Age of Empires III: The Age of Discovery | 9,0 | Dopo 2 sole partite mi pare un gioco rapido e che propone con un'ottima componentistica un sistema di gioco valido, seppur non particolarmente originale. | 28/11/2007 | |
Agricola | 9,0 | Un gioco adatto a tutte le serate, giocabile a più livelli. | 28/09/2009 | |
Magic: The Gathering | 9,0 | Una pietra miliare nella storia del gioco. Un regolamento validissimo e, tutto sommato, semplice da apprendere nelle sue linee generali (anche se ci sono cavilli a migliaia se lo si gioca a livello da torneo) supportato da una grafica che, con l'andare del tempo ha raggiunto i massimi livelli. Peccato l'abbiano sfruttato commercialmente in modo inusitato ed eccessivo. | 05/11/2005 | |
Axis & Allies Anniversary Edition | 9,0 | La migliore reincarnazione di un grande classico. Pare correggere tutti le incoerenze dei suoi predecessori (e ci mancherebbe, con tutto quel playtest). Difficilmente migliorabile senza snaturarlo. | 28/09/2009 | |
Saint Petersburg | 9,0 | Da quando l'ho comprato (prima delle vacanze) ci ho giocato veramente tanto, sia con giocatori esperti, che con giocatori occasionali, che con i miei genitori (che fanno categoria a parte visto che finora non ero mai riuscito a schiodarli dalle loro partite a scala 40). | 19/09/2005 | |
A Game of Thrones: A Clash of Kings Expansion | 9,0 | Giocando in sei con le nuove regole il gioco mi sembra molto più bilanciato, risolvendo i problemi della versione prima. | 18/05/2005 | |
Carcassonne: Hunters and Gatherers | 9,0 | Un gran gioco per iniziare i neofiti... meglio, a mio parere, del Carcassone originale perchè è più facile gestire il numero degli animali con i cacciatori piuttosto che le città da chiudere con i contadini. | 01/02/2012 | |
Race for the Galaxy | 9,0 | Un gioco con una varietà impressionante. Ci sono così tante combinazioni da provare e testare che sembra di trovarsi di fronte ad un collezionabile! E tutte le possibilità sono spiegabili da simboli... una volta che avete preso la Laurea in questo titolo. | 03/05/2010 | |
Olympus | 9,0 | Mi aspettavo un buon gioco un filo troppo astratto per i miei gusti (visto che mi costringe a costruire edifici con grano, pesci e cacciagione), invece ne ho trovato uno eccellente, che punta soprattutto sullo sviluppo dei tracciati per legare l'immaginazione dei giocatori all'ambientazione. La mia civiltà è più evoluta, la tua militarista, l'altra c'ha un sacco di gente... | 12/12/2010 | |
Agricola: Farmers of the Moor | 9,0 | L'espansione contiene abbastanza elementi da essere interessante, prime fra tutte la simpatica gestione di boschetti e paludi nel proprio territorio. | 01/02/2012 | |
A Game of Thrones | 9,0 | Il regolamento mi pare il giusto mix fra semplicità e possibilità strategiche. I giochi di combattimento senza dadi (pochissimi) fanno sempre breccia nel mio cuore. Ha sì qualche minimo problema di bilanciamento che si sente se si gioca con gente seria ma, una volta che sai quali casate sono sfavorite la puoi sempre prendere come una sfida e lasciare agli altri (magari quelli che l'hanno provato meno) le più facili. Se avessero buttato dei dadi nel regolamento probabilmente nessuno se ne sarebbe accorto ma sono strafelice che non l'abbiano fatto. | 04/11/2005 | |
Keyflower | 9,0 | Amo le meccaniche di questo gioco. Il dover decidere se rischiare un'offerta superabile in un colore in cui non potrei rilanciare o se mettere direttamente il massimo. O se aspettare col rischio che offrano con un colore che non ho. Mi piace pianificare anche solo dove usare quell'unica pedina inutile per le aste di quel colore. O essere in dubbio sul cercare il piazzamento per l'utilizzo del miglior edificio oppure ipotecare una buona tessera col colore giusto. | 27/02/2013 | |
Aeon's End | 8,7 | Il gioco che più abbiamo intavolato, nelle sue varie versioni, negli ultimi due anni. La varietà delle Nemesi rende difficile stancarsi del gioco, anche se gli effetti sulle carte non hanno poi così tanti elementi con cui interagire per differenziarsi in maniera significativa. Il gioco sembra così ben calibrato da far finire molte delle partite sul filo di lana, aumentando la soddisfazione per ogni partita vinta. Le partite con tanti giocatori talvolta danno l'impressione di non avere il tempo di sviluppare bene i propri mazzi, lasciando un senso di incompiuto... se non lo si sa dall'inizio e ci si adatta al fatto che giocheremo ognuno meno turni. La partita a 3 giocatori con la wild card è forse la soluzione migliore. | 19/07/2019 | |
Cry Havoc | 8,6 | Nel panorama scarno dei giochi di conquista moderni, con tempi di gioco accettabili, Cry Havoc non può che spiccare. Elegante, originale, con un manuale che grida "leggimi" invece che allontanare il lettore e una combinazione di grafica ed ergonomia di gioco che apprezzo tantissimo. Un eccellente design. Ovviamente come tutti i giochi ha il suo target e può non piacere. In particolare è un gioco dove lo scontro, sebbene sia il fulcro di tutto il gioco, è solo, o dovrebbe esserlo, il risultato finale di una buona pianificazione delle proprie mosse. Giocato istintivamente facendosi trascinare dalla ricca ambientazione non regala al giocatore quello che visivamente promette. Invece è un gioco che può appagare chi con la pianificazione è abituato ad avere a che fare e la apprezza... e magari è invece poco portato ai giochi di conquista dove l'attrito fra i giocatori è in evidenza. Lo consiglierei insomma a chi apprezza il Trono di Spade più che a chi ama il Risiko! in tutte le sue declinazioni. La differenza fra le 4 razze è molto sentita e obbliga i giocatori che vogliono vincere a imparare 4 diversi modi di giocare: uno per ogni razza. Tanto sono differenti le razze che è difficile stabilire se ve ne sono alcune più forti di altre: basta tenere l'approccio sbagliato sopravvalutare un avversario sottovalutando l'altro per spostare l'ago della bilancia e rendere vano ogni confronto. Quasi sicuramente ci sono edifici più o meno utili e abilità di razza (se ne usano max 3 sulle 5 possibili) che possono variare dal "sembra troppo forte" al "sembra poco utile". Quello che è sicuro è che di cose da sperimentare ne avrete prima di poterlo dire con sicurezza e che la conoscenza di questi vantaggi e svantaggi potrà essere bilanciata proprio dall'esperienza che acquisirete nel frattempo. | 19/01/2017 | |
Topoum | 8,3 | Un gioco vario e sempre impegnativo che riesce però a farsi spiegare in maniera rapida per essere giocato da un pubblico parecchio ampio. L'ambientazione è quel tocco in più che lo stacca dagli astratti facendolo diventare simpatico a tutti gli effetti e apprezzare talvolta anche a chi lo gioca in modo più disimpegnato, godendo semplicemente nell'eliminare le talpe altrui in modi disparati. Consigliatissimo. | 07/04/2017 | |
Automobiles | 8,2 | Un gioco geniale. Praticamente un deckbuilding dove i punti si segnano su un percorso automobilistico e interagiscono col segnapunti altrui: giocandolo la gran parte dei giocatori sente comunque le sensazioni di una corsa, sfruttando scie e trovando le ligliori traettorie per sfruttare i cubetti nel loro motore. Cambiando solo 5 carte a partita si è creato un gioco dove anche i neofiti non perdono troppo tempo a studiarsi ogni carta e si assicura al contempo una quantità di combinazioni adeguate a dare qualcosa da "leggere" al giocatore esperto ad inizio partita. Il mio voto sarebbe parecchio più alto se certe combinazioni di carte non creassero partite dove le scelte sono obbligate, o non obbligassero i giocatori a confidare nella fortuna nella pesca dei cubetti per giocarsi la vittoria. Un design non perfetto, insomma, ma comunque un'idea geniale ben applicata che non ha concorrenza nel genere (per ora). | 04/05/2017 | |
Grand Prix | 8,0 | Forse 8 è un filo eccessivo, ma al tempo in cui lo giocavo era un gioco veramente avanti. Al tempo pensavo che DANNI e DEGAS fossero i due piloti di una delle scuderie :-D | 22/10/2008 | |
Tomb | 8,0 | Prima impressione in attesa di giudicarlo meglio. | 05/11/2008 | |
Merchants of Amsterdam | 8,0 | In genere i giochi di knizia mi danno i nervi perchè hanno ambientazioni poco legate ai meccanismi. | 06/07/2004 | |
Axis & Allies | 8,0 | Con qualche piccolo ritocco ad hoc sono riusciti a migliorare il grande classico senza stravolgerlo nella sostanza. Ora è possibile giocare con strategie più varie. | 04/11/2005 | |
UR | 8,0 | Un ottimo gioco con uno sviluppo della partita sempre diverso dove ogni scelta deve essere ponderata. La propria posizione (tipo di tessere occupate e numero di cubi) aiuta però molto ad indirizzare le scelte limitandole ad un numero gestibile, dando la possibilità agli altri giocatori di valutare le vostre possibilità e muoversi di conseguenza. | 10/04/2008 | |
Chaos in the Old World | 8,0 | Condizioni di vittoria diverse, approccio diverso alla partita per fazione, concetto di gioco a metà fra un gioco di maggioranze e un gioco di stampo americano... | 01/02/2012 | |
Ticket to Ride | 8,0 | Dopo aver letto la recensione non l'ho considerato per niente perchè semplice e basato decisamente sulla fortuna nella pesca. Dopo averlo provato però sto valutando di regalarmo al mio nipotino di 6 anni per la semplicità del regolamento, l'assenza di roba da leggere (a parte i nomi delle città), e la possibilità di divertirsi anche giocando contro chi è più esperto di lui (con un pò di culo qualche risultasto lo potrà ottenere pure lui) | 14/10/2004 | |
BANG! | 8,0 | Un gioco semplice e divertente, alla portata di tutti. Leggermente frustrante se giocato in tanti: capita di essere uccisi senza poter effettivamente far niente se un pò di giocatori si coalizzano. | 04/11/2005 | |
Funny Friends | 8,0 | Se ti metti davanti a questo gioco come ti metteresti davanti a Caylus o a Portorico probabilmente troveresti un gioco che fa acqua da tutte le parti per quanto riguarda il bilanciamento: è fondamentalmente una questione di fortuna nel pescare gli obiettivi la vittoria o la sconfitta. | 17/07/2007 | |
Carson City | 8,0 | Interessante variazione dei meccanismi di Caylus che rende più concreti gli elementi simulati, ambientandoli su una mappa e facendo valere le adiacenze. Ci ho giocato poche volte e il voto potrebbe essere abbondante di un punto. Non credo scarso. | 01/02/2012 | |
The Castles of Burgundy | 8,0 | Uno dei migliori giochi di Feld. Però che barba separare e preparare tutti quei talloncini...! | 13/12/2016 | |
Conflict of Heroes: Awakening the Bear! – Russia 1941-42 | 8,0 | Bel gioco. Con leggerezza e equilibrio mette in campo un gran numero di fattori, riuscendo nel suo intento simulativo senza divenire un gioco dalla gestione pesante. Le partite non durano neanche tantissimo... anche se molto spesso quel "non tantissimo" è comunque troppo, soprattutto se si tenta l'approccio multigiocatore invece che la classica sfida uno contro uno. | 01/02/2012 | |
Tempus | 8,0 | La nostra prima impressione (non è plurale maye statis, parlavo anche dell'impressione dei miei amici) è molto positiva per come il gioco scorre via bene e le possibilità che ci vengono poste davanti. Forti note di demerito, invece, per quanto riguarda la funzionalità dell'apparato grafico. | 28/10/2006 | |
Dungeons & Dragons Set 3: Companion Rules | 8,0 | Nessun commento | 04/11/2005 | |
Galaxy Trucker | 8,0 | Un gioco dalle tempistiche perfette! | 20/11/2008 | |
Vasco da Gama | 8,0 | Al contrario di gran parte di quelli che apprezzano VdG io NON apprezzo il sistema di risoluzione delle azioni in 2 tempi con costi differenziati che è il fulcro del gioco. Non lo apprezzo perchè la maggior parte delle azioni vanno fatte necessariamente con un certo ordine per essere utili, se si vuol tentare di ottimizzare i pochi turni di gioco. Ciò mi porta a scegliere comunque le azioni del turno con un certo ordine che nel mio caso è: prima il progetto con un numero che mi fa rischiare qualche soldino (la differenza costo valore delle navi è molto importante), poi gli omini/capitano, poi la spedizione. L'unica vera libertà è dove infilare l'azione di scelta dei personaggi/soldi. Normalmente però la scelta del posto per la quarta azione è obbligata: molto bassa di numero e rischiosa. Così finisce che pago soldi e la uso per prendere qualche soldo in più dei pagati, giusto per far torto a quelli che la attivano dopo. | 05/10/2010 | |
Sid Meier's Civilization: The Board Game | 8,0 | Un gioco ben progettato e riuscito. Al momento il mio voto è volutamente tenuto basso. Ho una gran paura che delle strategie miratissime verso un tipo di vittoria risultino così tanto vincenti da costringere anche gli altri a scelte estreme. E trovo che il gioco dia il meglio se si tenti di tutto un pò con lievi preferenze verso un tipo di approccio. Se questo modo di giocare diventasse "da sicura sconfitta" mi piacerebbe meno. Il voto è quindi una media fra quanto vorrei votarlo ora e quanto lo voterei se scoprissi il peggio... | 22/02/2011 |